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Quanto pesa il food & beverage nel mercato degli influencer: compensi in calo ma indotto in crescita

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Il settore degli influencer continua a mostrare segnali contrastanti nel 2025. I compensi medi su molte piattaforme sembrano ridursi, ma l’indotto complessivo resta solido e in aumento. Tra i comparti più rilevanti, il food & beverage si conferma protagonista nelle strategie di marketing digitale italiane, mantenendo una posizione di rilievo nonostante alcune fluttuazioni nei cachet. Vediamo come si muove questo mercato e quali tendenze emergono.

Fonte articolo: dissapore.com.

Analisi delle variazioni tariffarie degli influencer tra Italia, Inghilterra e piattaforme social come instagram e Tiktok

Le variazioni nei compenssi riflettono mutamenti nella percezione da parte delle aziende riguardo al valore reale dei contenuti prodotti dagli influencer. Non conta solo la quantità dei follower ma soprattutto la capacità della persona scelta di generare coinvolgimento autentico attraverso messaggi credibili ed empaticamente efficaci.

I microinfluencer dimostrano spesso migliori risultati nelle conversione grazie alla loro vicinanza percepita dal pubblico target; hanno rapporti diretti con comunità ristrette dove ogni consiglio viene valutato attentamente dagli utenti realisti interessati agli argomenti trattati.

Questo spiega perché molte imprese preferiscono investire somme crescentii proprio su queste categorie “minori” piuttosto che affidarsi esclusivamente alle star digital dal seguito enorme ma meno profilato oppure percepito come distante o troppo commerciale.

Inoltre emerge un interrogativo sulla sostenibilità dell’autenticità quando gli accordii economici diventano frequenti: alcuni esperti inglesii mettono già in dubbio se certii volti notii riescano davvero a mantenere credibilità parlando entusiasti senza compromettere quella spontaneità necessaria ad attrarre davvero fan fedeli.

Analisi del mercato influencer in Italia: trend attuali e ruolo di macro, micro e nano influencer nei settori food, travel e tech

Nel corso dell’ultimo anno, il mondo degli influencer ha vissuto un periodo di aggiustamento dei compensi medi su diverse piattaforme social. Secondo DeRev, società specializzata in comunicazione digitale che aggiorna regolarmente il listino dei prezzi per campagne con creator italiani, quasi tutti i canali mostrano un calo nei pagamenti medi per post o video sponsorizzati. Facebook ha registrato una diminuzione del 5,5%, TikTok è sceso del 2%, mentre YouTube segna un taglio superiore al 6%. L’unica eccezione è Instagram che vede un lieve aumento dello 0,43% nella media dei cachet.

Questi dati indicano che le aziende stanno rivedendo i budget destinati agli influencer o selezionando profili più mirati e meno costosi per le proprie campagne pubblicitarie. La riduzione delle tariffe può riflettere anche una maggiore offerta di creator sul mercato o una maggiore attenzione alla qualità rispetto alla quantità delle collaborazioni.

Nonostante ciò l’interesse verso l’influencer marketing rimane elevato: la spesa complessiva continua a crescere attestandosi attorno ai 385 milioni di euro nel solo settore food & beverage . Questo indica che le aziende puntano ancora molto su questo strumento per raggiungere i consumatori attraverso contenuti sponsorizzati capaci di coinvolgere direttamente gli utenti.

L’ impatto del Food & Beverage nel marketing influencer tra Italia e Inghilterra su instagram e Tiktok

Il comparto food & beverage rappresenta oggi circa il 18% dell’intero investimento italiano nell’influencer marketing ed è secondo solo al fashion & beauty . Seguono gaming e tecnologia con poco più del 15%, mentre travel e lifestyle occupano poco meno del 13%. Questi numeri sottolineano quanto sia strategico questo segmento soprattutto per marchi alimentari e bevande interessati a creare relazioni autentiche con potenziali clienti attraverso contenuti visivi appetitosi e storytelling legato allo stile di vita.

I brand scelgono spesso microinfluencer con follower compresi tra diecimila e cinquantamila perché riescono a garantire tassi d’engagement superiori rispetto alle celebrity tradizionali o ai grandi nomi social con milioni di seguaci ma minor interazione reale. Su Instagram infatti questa fascia cresce addirittura del +33% nelle tariffe richieste dai creator stessi; anche la categoria mid-tier segna incrementi importanti intorno all’8%.

TikTok premia invece maggiormente gli account mid-tier e macroinfluencer , mentre YouTube registra aumenti tariffari tra i macro fino ai mega influencer . Le fasce più piccole come nano-influencer perdono terreno insieme alle celebrity sopra i tre milioni: entrambe subiscono cali consistenti sui principali social network .

Tendenze emergenti e strategie di influencer marketing per il Food & Beverage in Italia e Inghilterra

Guardando avanti sarà interessante osservare se questa seconda posizione occupata dal settore alimentare continuerà ad essere stabile oppure subirà variazioni dovute sia alle scelte strategiche delle aziende sia all’evoluzione stessa della comunicazione online fra creator e pubblico finale.

Il successo futuro dipenderà dalla capacità dei brand alimentari non solo d’investire denaro ma anche d’identificare figure capacii davvero d’incarnare valori genuini legati al prodotto promozionato senza apparire forzate o esclusivamente orientate al profitto immediatoo.

In Italia così come altrove lo scenario resta aperto : ci sono segnali positivi dall’aumento complessivo dell’indotto , accompagnatii però da sfide sulle modalità stesse coi cui si costruisce fiducia fra consumatore ed opinion leader digital.

L’equilibrio fra autenticità , engagement concreto ed efficacia commerciale rimane dunque centrale negli sviluppii prossimi , specie nel delicatissimo campo del cibo dove emozioni sensorialiii giocanoi ruolo decisivo.

Personalmente, ritengo che il settore food & beverage nell’influencer marketing rappresenti un esempio significativo di come il mercato digitale stia evolvendo verso una comunicazione più autentica e partecipativa. Io penso che la crescente attenzione verso micro e mid-tier influencer sia un segnale positivo, perché valorizza la qualità del rapporto con il pubblico piuttosto che il mero numero di follower. La mia riflessione è che, soprattutto in un ambito così sensibile come quello alimentare, dove le emozioni e le esperienze sensoriali sono fondamentali, il successo futuro dipenderà dalla capacità di coltivare fiducia reale e genuinità. Questo equilibrio tra autenticità e strategia commerciale, a mio avviso, rappresenta la sfida più stimolante ma anche l’opportunità più concreta per un influencer marketing sostenibile e rispettoso delle aspettative dei consumatori.

Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Andrea Ricci

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Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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