Il 22 ottobre ha segnato un nuovo capitolo nella storia d’amore tra Paolo Ciavarro e Clizia Incorvaia. Nessuna festa mondana, nessun riflettore: la coppia ha preferito vivere il compleanno di lui in modo intimo e riservato, lontano dai social rumorosi e dai flash delle cronache rosa.
I due hanno scelto un ristorante stellato di Roma, un luogo elegante e raccolto dove si respira calma e tempo sospeso. Qui, tra portate curate e un calice di vino, hanno brindato a un anno che li ha messi alla prova ma che li ha anche uniti più che mai.
Seduti l’uno di fronte all’altra, circondati da un’atmosfera ovattata, Paolo e Clizia hanno condiviso sorrisi, ricordi, frammenti di quotidianità. Nessun gesto eccessivo, nessuna ostentazione: solo il linguaggio silenzioso di due persone che si conoscono a fondo.
Le parole di Clizia: un amore che si fa rifugio
Poco prima della cena, Clizia Incorvaia, 45 anni, ha affidato ai social un messaggio che non è una semplice dedica ma un atto d’amore consapevole e adulto. “Quando il rumore della vita diventava assordante, tu eri il mio silenzio buono. Bastava una mano nella mia, e tutto tornava possibile. Sei l’uomo che sceglierò ancora domani: gentile, paziente, forte. Grazie per l’amore che mi insegni. Non sei solo il mio compagno: sei il mio pezzo di cielo. Ti amiamo oltre le parole.”
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Una dichiarazione intensa, scritta con quella tenerezza che solo chi ha attraversato il dolore sa trasformare in gratitudine. Clizia parla di gentilezza e forza, due qualità che riconosce in Paolo e che diventano il centro della loro relazione.
Il loro amore non vive di eccessi ma di gesti quotidiani, di mani intrecciate, di silenzi condivisi. Il figlio Gabriele, oggi tre anni, è il filo che tiene uniti i loro mondi, ma anche la misura della maturità con cui i due affrontano la vita.
La cena è stata il riflesso di questo equilibrio ritrovato. Niente inviti, niente feste affollate: solo una tavola apparecchiata con cura, una bottiglia di vino pregiato, luci basse e la voce discreta del personale che accompagna ogni portata.
Tra un piatto e l’altro, Clizia e Paolo si scambiano parole brevi, sguardi complici. Lui, con quell’eleganza naturale e un sorriso che tradisce emozione, sembra più sereno. Lei, accanto a lui, lo osserva in silenzio, come a custodire la sua calma.
Al termine della cena, il cameriere arriva con un dessert su cui brilla una piccola candelina accesa. Clizia sorride, Paolo chiude gli occhi per un istante, poi soffia piano, come chi affida al vento un desiderio che non ha bisogno di essere detto.
Quel gesto semplice racchiude il senso di un anno intenso, segnato anche dalla perdita di Eleonora, dolore ancora vivo ma trasformato in forza silenziosa. Non servono discorsi: basta lo sguardo di Clizia, che nel suo silenzio sembra dirgli che l’amore, quello vero, non chiede rumore per farsi sentire.
Il compleanno di Paolo Ciavarro è così diventato un piccolo rito privato, un modo per ritrovare equilibrio dopo la tempesta. La Incorvaia, che da sempre ama raccontare la verità dei sentimenti senza maschere, ha voluto mostrare come anche la normalità possa essere straordinaria se vissuta con autenticità.
Nella quiete di quel ristorante romano, tra luci soffuse e stoviglie d’argento, due persone hanno celebrato la vita nel modo più semplice: ringraziandosi a vicenda.











