
Un video pubblicitario ingannevole su TikTok che promuoveva un tablet Teclast P30T a prezzo scontato è stato rimosso dopo la segnalazione del Codacons, evidenziando la necessità di trasparenza e controlli nelle offerte online e nelle collaborazioni tra influencer e marketplace. - Unita.tv
Il 6 maggio 2025 è stato rimosso da TikTok un video pubblicitario che pubblicizzava un tablet Teclast P30T a 25 euro usando un codice sconto ormai scaduto. Il contenuto proveniva dal profilo “Izmirmazic” e aveva sollevato l’allarme tra i consumatori. La segnalazione è stata inviata dal Codacons all’autorità garante della concorrenza e del mercato e alla polizia postale. Il caso sottolinea i rischi legati alla diffusione di offerte fuorvianti sulle piattaforme social e la necessità di intervenire per tutelare gli utenti.
La vicenda del video pubblicitario e la segnalazione alle autorità
Il video incriminato, apparso su TikTok, invitava gli utenti all’acquisto di un tablet Teclast P30T a un prezzo estremamente vantaggioso di 25 euro tramite un codice sconto, che però si trovava fuori validità. La promozione inesistente ha ingannato molti utenti spingendoli a credere in un’occasione reale. Il Codacons ha prontamente raccolto le segnalazioni e denunciato la pratica alle autorità competenti, evidenziando come questa violasse le norme contenute negli articoli 20 e seguenti del codice del consumo.
L’oscuramento del video è arrivato a seguito di tale intervento, indicazione chiara che la pubblicità era ingannevole e perseguibile. La polizia postale ha accertato la diffusione di messaggi potenzialmente dannosi per i consumatori, mentre l’AGCM ha valutato le implicazioni in materia di correttezza commerciale. Il fenomeno riguarda principalmente piattaforme digitali, che permettono una diffusione veloce e capillare di contenuti sponsorizzati.
Questo episodio rappresenta un campanello d’allarme sull’utilizzo di codici sconto scaduti o non validi per attrarre con false promesse gli utenti. La tutela dei consumatori passa anche attraverso il controllo rigoroso di contenuti e offerte che appaiono troppo convenienti e che nascondono condizioni poco chiare o inesistenti.
I rischi delle collaborazioni tra influencer e marketplace online
Negli ultimi anni le collaborazioni tra influencer e marketplace come Temu sono diventate molto diffuse. Queste partnership offrono ai creator la possibilità di accedere a risorse economiche più consistenti per finanziare la produzione di contenuti, impresa spesso costosa e complessa. A quel punto, con budget migliori, si possono realizzare video, foto e post più curati e articolati rispetto al semplice contenuto organico.
Eppure, questi accordi richiedono rigore e trasparenza. È fondamentale che ogni collaborazione venga dichiarata senza ambiguità, inserendo diciture come “post sponsorizzato” per informare in modo chiaro il pubblico su natura e limiti della promozione. Senza questa chiarezza, il rischio è quello di perdere la fiducia degli utenti, che si sentono ingannati e finiscono per non credere più ai contenuti che seguono.
Temu nel corso del tempo ha ricevuto diverse accuse per modalità promozionali poco trasparenti. Alcune offerte promettevano prodotti gratuiti o a prezzi estremamente bassi, ma erano subordinate all’acquisto minimo di importi elevati. Se non spiegate chiaramente, queste dinamiche confondono il consumatore che pensa di aver ricevuto un vantaggio reale, mentre invece si trova a dover affrontare condizioni complesse e costose. Anche gli influencer rischiano di diventare veicoli inconsapevoli di comunicazioni scorrette.
Il ruolo degli influencer nella verifica delle offerte promozionali
Gli influencer si trovano spesso al centro delle campagne promozionali e possiedono un pubblico attento e numeroso. Per questo ricoprono un ruolo importante nel difendere la correttezza delle promozioni che promuovono. Esercitare un controllo diretto sulle offerte prima di diffonderle diventa un passaggio indispensabile per evitare di fornire informazioni errate o incomplete ai propri follower.
Un influencer deve leggere attentamente i termini delle offerte, informarsi sulle condizioni, verificare se ci sono costi nascosti o limiti non dichiarati. In caso di dubbi il contenuto promozionale va accompagnato da avvertimenti e spiegazioni precise. Questo atteggiamento tutela la credibilità del creator sul lungo periodo e preserva la propria reputazione nel mondo digitale.
L’assenza di controlli può provocare danni gravi. Il pubblico si sente tradito quando scopre che le offerte pubblicizzate non corrispondono alla realtà. Si crea quindi un circolo vizioso che danneggia sia gli utenti sia i creator, che rischiano sanzioni da parte delle autorità. Il confronto permanente con chi propone le campagne pubblicitarie aiuta a segregare le offerte serie da quelle potenzialmente ingannevoli.
La necessità di una comunicazione trasparente per proteggere i consumatori
L’episodio legato al video oscurato su TikTok mostra con chiarezza quanto sia indispensabile costruire un ambiente comunicativo limpido e corretto sulle piattaforme digitali. Le autorità, i produttori di contenuti e i marketplace devono collaborare per evitare che messaggi pubblicitari ingannevoli trovino spazio tra gli utenti, soprattutto quelli più vulnerabili.
Solo attraverso regole condivise e il rispetto delle normative esistenti si può assicurare un’informazione chiara capace di tutelare gli utenti dalle promesse non mantenute. Le persone devono poter comprendere con semplicità i termini delle offerte e raggiungere così decisioni di acquisto consapevoli.
L’attenzione e la vigilanza sulle campagne promozionali devono restare elevate, così da scoraggiare pratiche commerciali scorrette e valorizzare chi lavora onestamente nel mondo del digital marketing. In questo modo si salvaguardano i diritti dei consumatori e si supporta la crescita di contenuti affidabili e rispettosi sulle piattaforme online.