Claudia Adamo, meteorologa e climatologa apprezzata per il suo lavoro in Rai Meteo e Sky Meteo24, si è spenta improvvisamente a 51 anni. La notizia ha colpito i colleghi del mondo della comunicazione e i tanti che l’avevano seguita con attenzione, soprattutto per il suo impegno nella divulgazione dei temi climatici. In questo articolo si ricostruisce la sua carriera, il cordoglio manifestato dalle personalità del giornalismo e le prime informazioni sulla sua vita e formazione.
Il cordoglio dei colleghi e la reazione dei media dopo la scomparsa di Claudia Adamo
Alberto Matano, noto conduttore de “La Vita in Diretta”, ha espresso il suo dolore con un messaggio pubblicato su Instagram, accompagnato da una foto che lo ritrae accanto a Claudia Adamo. Le sue parole rivelano un rapporto di grande stima e affetto: ha ricordato il sorriso e l’energia con cui Claudia illuminava ogni diretta, anche nei momenti più difficili. Ha rivolto un abbraccio affettuoso ai familiari, sottolineando la tristezza che ha colpito l’intera squadra giornalistica.
Anche Roberto Sergio, direttore generale della Rai, ha voluto parlare di Claudia come di una professionista stimata per la competenza e la disponibilità, nonché una persona dalla grande delicatezza umana. Il settore mediatico e il pubblico hanno condiviso numerose testimonianze, evidenziando come Claudia fosse riuscita a rendere comprensibili questioni complesse come i cambiamenti del clima, avvicinando un pubblico più ampio al tema ambientale. Al momento le cause della morte non sono state rese pubbliche: la stampa nazionale parla di una scomparsa improvvisa e inattesa, che ha lasciato tutti sgomenti.
Chi era Claudia Adamo: formazione e carriera nella meteorologia italiana
Claudia Adamo nasce a Roma ed è figlia di Luciano Adamo, a sua volta meteorologo. La sua formazione si è concentrata sulla fisica dell’atmosfera, studi che ha approfondito all’Università di Tor Vergata, dove ha conseguito la laurea. Successivamente ha ottenuto il dottorato di ricerca all’Università di Ferrara. La sua carriera spazia dalla ricerca scientifica al lavoro mediatico: ha collaborato con istituti come il Consiglio Nazionale delle Ricerche , con la NASA e con associazioni come Legambiente, dedicandosi a progetti sulle dinamiche climatiche e ambientali italiane.
Il passaggio a Sky Meteo24 ha rappresentato per lei un momento di grande visibilità, mentre dal 2018 ha guidato la redazione di Rai Meteo con un approccio rigoroso e appassionato. Tra le sue iniziative più note c’è il progetto “Green Meteo” su Rai Gulp, un programma nato per spiegare ai giovani le tematiche ambientali in modo semplice e diretto. Questo impegno ha contribuito a definire il profilo di Claudia come veicolo di informazione e sensibilizzazione in un campo di crescente interesse per l’opinione pubblica.
Il lascito di Claudia Adamo nella divulgazione meteo e ambientale italiana
Claudia Adamo ha lasciato una traccia significativa nell’ambito della divulgazione meteorologica e climatica italiana. Il suo lavoro si è distinto per la capacità di coniugare l’accuratezza scientifica con un linguaggio accessibile a un pubblico molto vario. Nel corso degli anni ha consolidato il suo ruolo nel servizio pubblico e in tv, diventando un punto di riferimento per chi segue le previsioni meteo e si interessa di ambiente.
Il suo impegno nella comunicazione ha toccato soprattutto le nuove generazioni, con progetti pensati per stimolare attenzione verso i problemi climatici e ambientali con strumenti educativi e coinvolgenti. La comunità scientifica e giornalistica ha perso una figura che univa rigore e umanità, qualità rare in questo ambito. I funerali della meteorologa saranno annunciati nei prossimi giorni, organizzati dalla famiglia. Ai suoi cari vanno le condoglianze profonde di tutto il panorama mediatico nazionale.
Ultimo aggiornamento il 27 Luglio 2025 da Luca Moretti