Una giovane influencer con milioni di follower su TikTok ha acceso un acceso dibattito dopo aver portato la figlia piccola a una seduta di abbronzatura spray. Il gesto, condiviso in video sui social, ha diviso il pubblico tra chi critica l’esposizione precoce agli standard estetici e chi difende la scelta come semplice gioco.
Il caso dell’abbronzatura spray per bambini: cosa è successo
Noel LaPalomento, 28 anni, nota per i suoi contenuti glamour che raccolgono milioni di visualizzazioni su TikTok, ha pubblicato una serie di video in cui mostra la figlia Giada mentre si sottopone a un trattamento di abbronzatura spray. La bambina ha solo 7 anni e l’episodio si è svolto nel salone Glow Lab a Sewell, New Jersey. Nei filmati si vede anche un’estetista esperta — zia della piccola — applicare lo spray sulla pelle della bimba.
Dettagli tecnici e prime reazioni
La content creator aveva scherzato sull’idea che Giada volesse seguirla in questa esperienza estetica. Il prodotto utilizzato era privo di parabeni, solfati, oli minerali e allergeni noti. Nonostante questo dettaglio tecnico abbia rassicurato alcuni utenti più attenti alla sicurezza cosmetica dei bambini, molti follower hanno espresso forte disappunto.
Le critiche sono state numerose e molto condivise online: «Non diciamo più di no?» recita uno dei commenti più apprezzati con oltre 50mila like. Il timore principale riguarda proprio il messaggio implicito dietro al gesto: spingere una bambina così giovane verso standard estetici spesso irraggiungibili o dannosi per la sua autostima futura.
Le reazioni del web tra critiche e difese
Il dibattito nato intorno all’abbronzatura spray infantile si è rapidamente polarizzato. Da un lato ci sono gli utenti preoccupati per i rischi psicologici ed educativi legati all’esposizione precoce ai canoni estetici socialmente imposti oggi giorno.
Molti commentatori sottolineano come sia fondamentale insegnare ai bambini ad accettarsi senza forzature esterne legate all’aspetto fisico. L’applicazione dello spray viene vista da loro come una forma prematura di pressione sociale sul corpo che potrebbe condizionare negativamente lo sviluppo emotivo della bambina.
Sostenitori e pareri favorevoli
Dall’altro lato però diversi genitori hanno preso posizione a favore dell’influencer ricordando momenti simili vissuti nella propria infanzia o adolescenza come occasioni spensierate senza conseguenze negative evidenti sulla crescita personale.
Un utente scriveva: «Preferisco uno spray che ore sotto il sole», mentre altri raccontavano episodi familiari dove trucchi o piccoli riti beauty erano parte del divertimento condiviso con le madri o amiche nei fine settimana o durante feste speciali.
Questi sostenitori ritengono che attività simili possano rappresentare semplicemente momenti creativi da vivere senza drammatizzare troppo ogni scelta legata al look temporaneo dei più piccoli.
La posizione dell’influencer dopo le polemiche
Noel LaPalomento non ha evitato le critiche ma anzi ha risposto direttamente agli attacchi ricevuti sui social media mantenendo fermezza nelle sue parole. Ha spiegato chiaramente che sua figlia sa distinguere tra gioco ed espressione creativa da qualcosa da prendere troppo sul serio oppure vedere come obbligo sociale imposto dall’esterno.
L’influencer sostiene infatti che trucco, manicure e trattamenti estetici siano strumenti per dare sfogo alla fantasia personale piuttosto che tentativi forzati d’adeguamento agli standard correnti della bellezza femminile soprattutto nell’età adulta futura delle persone coinvolte.
Eco tra i genitori e delicatezza della questione
La replica trova eco tra molti genitori presenti nei commenti sotto i post dove emerge anche una certa nostalgia verso pratiche simili vissute nelle generazioni precedenti senza conseguenze negative apparenti sul piano psicologico né educativo delle ragazze coinvolte.
Nel confronto online resta evidente però quanto sia delicata oggi giorno ogni decisione riguardante l’immagine corporea dei minori in contesti pubblici digitalizzati capaci d’amplificare giudizi immediatamente severi.