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Influencer italiani con laurea e chi non ha completato gli studi universitari

L’articolo esplora i percorsi scolastici degli influencer italiani, evidenziando chi ha conseguito una laurea e chi ha abbandonato gli studi, mostrando storie di successo diverse nel mondo dei social.

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L'articolo analizza i percorsi scolastici degli influencer italiani, evidenziando chi ha conseguito una laurea e chi ha abbandonato gli studi, mostrando la varietà di strade verso il successo nel mondo dei social. - Unita.tv

Molti influencer italiani attirano ogni giorno l’attenzione di milioni di follower sui social. Ma qual è il loro percorso scolastico? Alcuni hanno scelto di portare a termine gli studi universitari, altri si sono fermati lungo la strada, pur continuando la carriera online. Qui sotto una panoramica dei principali influencer che hanno conseguito una laurea, con i dettagli delle loro specializzazioni, e di quelli che invece non hanno completato il percorso universitario.

Influencer italiani con laurea: chi sono e cosa hanno studiato

Tra gli influencer più seguiti ci sono diversi nomi noti che hanno discusso una tesi e ottenuto il titolo universitario, spesso in ambiti molto diversi tra loro. Giulia Valentina, per esempio, ha frequentato la scuola americana a Torino e poi studiato a Parigi; ha concluso il suo percorso con una laurea in Economia e Gestione Aziendale all’Università Cattolica di Milano nel 2015. Riccardo Dose, noto content creator anche attore nel film “Un Natale al Sud”, ha una laurea in Fisioterapia conseguita all’Università di Padova.

Informazioni aggiuntive su alcuni influencer laureati

Lorenzo Ostuni, meglio conosciuto come Favij, è stato il primo youtuber italiano a superare il milione di iscritti; ha ottenuto un diploma in informatica all’ITIS Carlo Grassi di Torino, poi si è laureato in Scienze della Comunicazione. Giorgio Muratore, o xMurry, ha iniziato la sua carriera su YouTube giovanissimo, a 14 anni; ha finito gli studi universitari in Ingegneria nel 2020. Chiara Facchetti, molto seguita sui social, ha conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con 110 e lode.

Valentina Raso si è laureata in Linguaggi dei Media, sempre all’Università Cattolica di Milano, mentre Emanuele Ferrari, Emi’s Life sui social, ha un titolo in Economia Aziendale. Camilla Boniardi, nome d’arte Camihawke, ha ottenuto la laurea in Giurisprudenza dopo un percorso non sempre semplice, come ha raccontato. Il filosofo di YouTube Rick DuFer, cioè Riccardo Ferro, ha una laurea in Filosofia. Infine, il content creator e viaggiatore Giovanni Arena ha completato gli studi in Psicologia, laureandosi con successo.

Influencer italiani senza laurea: iscritti mai laureati e chi ha lasciato prima

Non mancano influencer molto popolari che non hanno portato a termine gli studi universitari, anche se alcuni si sono iscritti con buone intenzioni. Chiara Ferragni, forse la più famosa a livello globale, ha frequentato il liceo classico Daniele Manin a Cremona, poi si è iscritta alla Bocconi nello studio di Giurisprudenza, ma si è fermata a soli tre esami dalla laurea. Cecilia Cantarano invece, iscritta alla facoltà di Lingue, ha scelto di sospendere l’università piuttosto in fretta.

Altri influencer che hanno abbandonato gli studi

Altre celebrità del web hanno abbandonato definitivamente il percorso accademico. Chiara Nasti, influencer e blogger fashion di Napoli, non si è iscritta all’università dopo il liceo. Lo stesso ha fatto Khaby Lame, diventato uno dei più seguiti creatori di contenuti, noto per i suoi video di reazione; “la scuola non è mai stata un rapporto semplice per lui”, quindi non ha continuato gli studi universitari.

Formarsi o no, storie di successo diverse

Questo quadro dei percorsi accademici degli influencer italiani mostra come la loro formazione sia variegata. Alcuni hanno investito tempo e sforzi culminando in una laurea, altri hanno scelto strade diverse concentrandosi esclusivamente sui contenuti online e le opportunità del web. Il mondo dei social riflette quindi molte storie differenti anche dietro la popolarità.