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I travel influencer ridisegnano i flussi turistici tra mete insolite e crisi di sovraffollamento nelle destinazioni

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La nuova era del turismo passa inevitabilmente attraverso i social media e i travel influencer, capaci di moltiplicare l’appeal di destinazioni alternative e spesso poco conosciute. Questo fenomeno modifica il modo con cui si scelgono le vacanze, spostando l’attenzione dai luoghi tradizionali verso mete sorprendenti, a volte con conseguenze difficili da gestire. Dalla nuova popolarità di roccaraso ai problemi causati dalle folle alle Baleari, esploriamo come i viaggi digitali influenzino la geografia del turismo globale.

Il potere dei travel influencer nel cambiare la geografia dei viaggi

Gli influencer di viaggio hanno trasformato il modo con cui si immagina una vacanza. Roccaraso, per esempio, è diventata improvvisamente la “nuova St. Moritz” grazie a contenuti spendibili e coinvolgenti diffusi in rete. Con un semplice video o un post, questi protagonisti della rete riscrivono le rotte dei desideri di milioni di follower. Nicolò Balini, con il suo Humansafari, ha portato oltre un milione di persone virtualmente a Dacca, in Bangladesh, raccontandone il caos, la sporcizia e le difficoltà, ma anche la convenienza economica, trasformando un’esperienza poco ambita in un sogno da realizzare.

Racconti senza filtri per un viaggio autentico

Il racconto diretto, privo di filtri e romanticherie, mette in luce aspetti poco piacevoli come la presenza incessante di mosche e l’umidità elevata, ma registra anche la felicità di chi vive un’esperienza autentica. Simile effetto hanno Rossella Bozza e Stefano Fera, che alternano viaggi in tenda con soggiorni a cinque stelle, mostrando che il viaggio non deve per forza essere estremo o raffinato, ma può essere qualsiasi esperienza fuori dall’ordinario. La funzione di questi influencer non è solo quella di mostrare posti, ma anche di guidare nelle abitudini locali o segnalare errori da evitare, come succede nella rubrica “Sei un pollo”.

Sovraffollamento e conseguenze: il caso delle baleari

L’esperienza delle Baleari rappresenta un esempio netto degli effetti collaterali di una promozione turistica non calibrata. Il governo regionale aveva puntato su influencer per spostare il turismo dalle classiche attrazioni a località meno visitate, ma la strategia ha generato un’affluenza eccessiva in posti impreparati ad accogliere così tante persone. La pressione ha raggiunto un livello tale da portare al licenziamento di alcuni professionisti del settore, proprio perché l’obiettivo di distribuire meglio i flussi turistici non è stato centrato.

Intervento della sindaca di santanyi

La sindaca di Santanyi, Maria Pons, è intervenuta pubblicamente per chiedere agli influencer di evitare di citare la sua piccola insenatura, addirittura rimuovendo le immagini dal sito ufficiale, per arginare il fenomeno del turismo di massa. Questi eventi testimoniano che il clamore digitale può mettere a rischio luoghi delicati, generando danni ambientali e sociali importanti. Il dibattito resta aperto sul come gestire e regolare questi flussi, specialmente quando influenzati da contenuti virali.

I nomi di chi guida il turismo social in italia e all’estero

Tra i blogger e influencer italiani più seguiti spiccano nomi come Francesca Giovinazzo e Tommaso Fogliata, che coprono mete lontane come le Maldive, la Thailandia o la Nuova Zelanda, prestando attenzione a dettagli giornalistici come il cibo e lo stile di vita. Gianluca Gotto porta migliaia di viaggiatori verso il Giappone, l’Islanda e l’Australia, con racconti zen e precisi basati sulle proprie esperienze dirette.

Anche Luca e Alessandro, de The Globbers, valorizzano destinazioni italiane meno note, come la Riviera ligure di Levante o le Langhe. Elisa e Luca, curatori di Mi prendo e mi porto via, adottano un approccio nomade “rock’n roll”, mentre Miki e Julien di Likemiljian si dedicano a chi viaggia in famiglia, soprattutto con bambini, arrivando a definire itinerari appositi per i più piccoli.

Le esperienze di questi viaggiatori digitali spaziano dall’avventura estrema al turismo sostenibile, considerando anche le esigenze di lusso grazie a collaborazioni dirette con hotel e brand prestigiosi. Ognuno con la propria visione contribuisce a modellare scelte e preferenze di pubblico internazionale.

Profili di viaggiatori che mettono in luce culture diverse e spingono verso mete estreme

Sul podio degli influencer viaggiatori ci sono anche persone come Gianluca Cocquio, amante dei viaggi lenti, e Patrizia Waz, che propone avventure femminili in luoghi remoti come la Groenlandia o l’Africa on the road.

Eliana, di Donnavagabonda, si definisce appassionata di storia, fotografia e natura e non manca di raccontare i suoi spostamenti: prossimamente sarà in luna di miele in Giappone, ad agosto in Uganda e a dicembre a Mauritius. Questi profili mostrano che il viaggio raccontato in modo sincero e dettagliato può aprire finestre su culture lontane, spesso dimenticate o non propriamente turistiche, mantenendo però un tono realistico che evidenzia difficoltà e bellezze autentiche.

In questo modo i contenuti vanno oltre la semplice promozione, proponendo riflessioni e un modo diverso di intendere lo spostamento, lontano dai circuiti tradizionali e sempre più influenzato da chi sa raccontare storie attraverso immagini e video capaci di catturare l’attenzione di molte persone.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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