Il panorama degli investimenti in influencer marketing sta cambiando rapidamente e nel 2025 si prevede una crescita del 36% a livello globale. I marchi stanno destinando sempre più risorse a questa forma di comunicazione per raggiungere pubblici difficili da coinvolgere attraverso pubblicità tradizionale, soprattutto tra i più giovani.
L’ascesa degli investimenti nei rapporti con content creator
Diverse società multinazionali stanno rivedendo le proprie strategie di comunicazione per dare priorità alle collaborazioni con influencer. La scelta di puntare su creator nasce dal desiderio di connettersi con un pubblico che raggiungere attraverso i canali classici risulta sempre più complicato. L’aumento del budget dedicato all’influencer marketing è frutto della consapevolezza che i messaggi veicolati da queste figure risultano più efficaci e credibili.
Secondo i dati diffusi da Statista, entro la fine del 2025 questo mercato potrebbe superare i 33 miliardi di dollari a livello globale, mostrando un ritmo di crescita superiore rispetto ad altri strumenti di comunicazione digitali.
Le aziende stanno concentrando i loro sforzi su influencer in grado di instaurare relazioni autentiche con i follower, facendo leva su una comunicazione meno invasiva e più spontanea rispetto alla pubblicità tradizionale.
Come le multinazionali cambiano approccio con l’influencer marketing
Alcune grandi aziende hanno già annunciato cambiamenti sostanziali nelle proprie strategie. Unilever, ad esempio, ha dichiarato l’intenzione di collaborare con un numero di influencer venti volte superiore rispetto al passato, confermando un orientamento chiaro verso un modello “social-first” di comunicazione.
Parallelamente, importanti gruppi pubblicitari come Publicis hanno acquisito società specializzate nel settore, tra cui Influential negli Stati Uniti e BR Media Group in America Latina. Queste operazioni testimoniano una posizione sempre più centrale delle campagne con creator all’interno delle strategie di marketing.
L’acquisizione di realtà con ampie reti di influencer permette anche di avere accesso a competenze specifiche per realizzare campagne mirate su differenti mercati e comunità linguistiche.
Il ruolo degli influencer di nicchia e della creator economy
Non è più solo questione di nomi famosi su piattaforme come TikTok o YouTube. Il mercato sta mostrando una forte attenzione verso i creator che operano in nicchie molto precise. Questi influencer “di settore” vantano un pubblico più specializzato e un rapporto percepito come più autentico.
La creator economy dimostra così la sua capacità di offrire risultati concreti: influencer con meno follower ma con audience più coinvolte registrano spesso tassi di conversione più elevati rispetto a personalità più generaliste.
Le campagne mirate agli interessi specifici degli utenti consentono ai brand di costruire una presenza credibile e duratura, senza ricorrere a grandi numeri ma a profili con forte riconoscibilità nel proprio ambito.
Le motivazioni dei brand dietro l’aumento degli investimenti
Gli investimenti negli influencer non si limitano a cercare visibilità immediata. L’obiettivo si sposta verso una brand awareness più profonda e una presenza coerente nei trend culturali.
La generazione più giovane manifesta spesso diffidenza nelle comunicazioni provenienti da messaggi aziendali diretti. Invece, tende a fidarsi di figure con cui interagisce sulla quotidianità digitale: influencer e creator rappresentano così un ponte cruciale per dialogare con la Gen Z.
La fiducia costruita intorno ai contenuti condivisi dai creator permette alle aziende di inserirsi in un contesto comunicativo percepito come più sincero e meno costruito. Questo porta a una maggiore efficacia nelle campagne di marketing.
Come le campagne con creator si integrano nelle nuove tendenze social
Le piattaforme come TikTok, YouTube Shorts e Instagram Reels hanno fissato nuovi codici di comunicazione, dove la narrazione deve essere continua, fluida e aderente alle culture digitali dei diversi canali.
I creator conoscono bene questi linguaggi e utilizzano formati specifici per catturare l’attenzione e stimolare l’interazione. Dunque, una strategia che non includa influencer rischia di perdere terreno nella competizione per il coinvolgimento degli utenti.
Nel 2025 diventa fondamentale riconoscere il ruolo dell’influencer marketing come elemento chiave per costruire storie che si sviluppano attraverso contenuti brevi e ripetuti. Non è più possibile ignorare questo approccio per lavorare efficacemente nel marketing digitale.
Criteri per scegliere i creator più adatti a un brand
Non sempre il numero enorme di follower garantisce risultati efficaci. Le aziende devono valutare la qualità della community, la reale partecipazione e soprattutto l’affinità tra i valori del creator e quelli del marchio.
Per aiutare nella selezione, molte piattaforme hanno sviluppato strumenti specifici come TikTok Creator Marketplace, Meta’s Creator Marketplace e Snapchat Lens Creator Directory. Questi servizi semplificano la ricerca di profili compatibili con l’identità del brand e gli obiettivi della campagna.
L’allineamento tra il pubblico del creator e il target finale rappresenta uno dei fattori più rilevanti per ottenere ritorni concreti dagli investimenti in influencer marketing.
Perché nel 2025 le aziende non possono rinunciare all’influencer marketing
Ignorare l’influencer marketing significa perdere terreno sul terreno dove oggi si costruisce gran parte del valore percepito dei brand. Anche realtà di piccole dimensioni possono ottenere risultati interessanti, a patto che si pianifichi con attenzione e si stringano collaborazioni vere con i creator.
Non tutti devono associare il proprio nome agli influencer più costosi del mercato, ma serve una strategia mirata che tenga conto delle specificità aziendali e del pubblico a cui ci si rivolge.
L’influencer marketing resta un canale cruciale per stabilire un rapporto di fiducia e mantenere la presenza nei luoghi digitali frequentati da milioni di utenti. Ogni investimento che ignora questa componente rischia di perdere l’opportunità di dialogare con i consumatori di domani.