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Corona torna su Garlasco con la seconda parte di falsissimo e nuove rivelazioni sul santuario della bozzola

La puntata di Falsissimo esplora il caso di Garlasco, rivelando testimonianze inedite, legami familiari complessi e accuse gravi legate al Santuario della Bozzola e alla figura di don Gregorio Vitali.

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La nuova puntata di *Falsissimo* di Corona riapre il caso Garlasco con testimonianze inedite, intrecci familiari complessi e inquietanti accuse legate al Santuario della Bozzola, evidenziando un quadro ancora confuso e controverso. - Unita.tv

La nuova puntata di Falsissimo, a cura di Corona, riapre il caso di Garlasco con testimonianze inedite e collegamenti intriganti. Tra inseguimenti, vicende familiari complesse e accuse pesanti che riportano al Santuario della Bozzola, il racconto si fa ancora più fitto. Il protagonista cerca di far luce su elementi mai approfonditi, toccando anche argomenti delicati come gli esorcismi e presunti abusi.

Il supertestimone di garlasco e la confusione nelle strade del paese

Corona si presenta a Garlasco deciso a incontrare il cosiddetto “supertestimone”, un uomo che definisce tutt’altro che eccezionale. Lo descrive come una persona che passa il tempo in piazza, vestita con abiti trasandati, intenta a fumare e bere con calma, senza alcun impegno particolare. Questo personaggio fornisce versioni poco credibili, tanto che Corona si dissocia apertamente dalle sue parole, un gesto raro per lui. Nel racconto emerge una scena surreale: Corona si reca in un negozio di proprietà di Andrea Sempio, dove provoca un inseguimento fino a casa del testimone, interrotto solo dall’intervento dei carabinieri. L’episodio crea un clima di tensione palpabile e sottolinea la complicazione nel raccogliere testimonianze attendibili in un caso ancora aperto e controverso.

Chiara poggi e i legami familiari intrecciati tra accuse e sospetti

Un fulcro importante della narrazione riguarda Chiara Poggi, vittima del delitto di Garlasco, e la rete di rapporti familiari e telefonici confusi che la circondano. Corona ricorda un articolo uscito su Repubblica che parla di “due piccioni” e cinque numeri in rubrica, tutti collegati allo zio Ermanno Cappa. La figura delle sorelle Cappa si intreccia con varie ipotesi: il testimone sostiene, senza prove concrete, che la madre delle gemelle avrebbe avuto una relazione con il padre di Alberto Stasi; perfino Chiara Poggi, secondo questa versione, sarebbe stata coinvolta sentimentalmente con lo zio. Corona sottolinea che queste affermazioni sembrano frutto di invenzioni da chi cerca di diventare protagonista della vicenda. Tuttavia, conferma che Chiara utilizzava due telefoni e che considerava lo zio una figura centrale, quasi divina. Il clima familiare sembra essere segnato da tensioni, dato che le gemelle manifestavano disagio rispetto a quella relazione, anche se non emergono fatti certi a riguardo.

Il santuario della bozzola tra esorcismi, accuse di abusi e legami con le famiglie coinvolte

Il centro della seconda parte di Falsissimo si sposta sul Santuario della Bozzola e sul ruolo di don Gregorio Vitali, il prelato coinvolto. Attraverso l’avvocato Lovati – che ai tempi aveva difeso in primo grado due rumeni accusati di ricatto contro il sacerdote – Corona introduce nuove accuse pesanti. I due rumeni, secondo quanto riferito, avrebbero confessato che nel santuario si svolgevano non solo esorcismi, ma anche atti di pedofilia. Don Vitali si presentava come un terapeuta spirituale per persone con problemi come anoressia e tendenze suicide. Qui si collega la figura di Paola Cappa, sorella di Chiara, reduce da un tentativo di suicidio e malata di anoressia. La relazione tra prete e famiglia Cappa appare ambigua e carica di mistero. Inoltre, emerge una confessione spontanea di una delle gemelle durante un interrogatorio, che parla di un abuso subito. Questi dettagli gettano nuove ombre sul caso e aprono scenari inquietanti, che richiederanno ulteriori approfondimenti.

Corona e la sfida di ricostruire una storia complessa e ancora avvolta nel mistero

Attraverso questa seconda puntata, Corona prosegue il tentativo di mettere ordine in una vicenda che da anni coinvolge Garlasco e le sue figure più note. Le storie intrecciate di famiglie, testimoni dubbiosi e ambienti religiosi, confermano il quadro confuso che circonda il delitto Poggi. Il lavoro di documentazione si arricchisce di nuovi elementi, ma lascia spazio a molte domande aperte. La presenza costante di personaggi ambigui, accuse di comportamenti illeciti nel santuario e testimonianze contraddittorie rende chiaro quanto sia complicato distinguere tra fatti e supposizioni. Questa ricostruzione mantiene alta l’attenzione su un caso ancora lontano dalla sua chiusura.