L’autorità garante della concorrenza e del mercato ha portato a termine sei indagini riguardanti influencer e youtuber coinvolti in pubblicità poco chiara sulle piattaforme social. Il focus dell’azione è stato il contrasto a messaggi che promuovono guadagni semplici senza fornire un’adeguata informazione ai consumatori. Questi interventi puniscono la diffusione di contenuti promozionali non identificati chiaramente come pubblicità, per tutelare il pubblico digitale.
Il ruolo dell’agcm nel controllo dell’influencer marketing in italia
Nei primi mesi del 2025, l’agenzia ha concentrato la propria attenzione su comportamenti che ritiene fuorvianti nel mondo dei social media. L’influencer marketing, sempre più diffuso come strumento pubblicitario, può nascondere messaggi pubblicitari non riconoscibili come tali dai follower. Per questo motivo, l’agcm ha avviato istruttorie contro i soggetti ritenuti responsabili di queste pratiche. L’obiettivo dell’autorità è garantire trasparenza nelle campagne promozionali, affinché chi segue gli influencer possa distinguere tra contenuto editoriale e contenuto sponsorizzato.
Il veicolo digitale permette una comunicazione diretta tra creator e pubblico, perciò le regole devono essere rispettate in modo stringente. L’agcm si è concentrata in particolare sulle affermazioni che promettono facili e sicuri guadagni, spesso usate per attirare consumatori meno esperti. La mancanza di chiarezza, in questi casi, può indurre a decisioni d’acquisto basate su informazioni incompleti o sbagliate. Lo scopo è evitare pratiche pubblicitarie ingannevoli che ledono i diritti dei consumatori e danneggiano la concorrenza leale.
Assistenza legale al caso dello youtuber alessandro berton
Nel procedimento concluso figura anche lo youtuber alessandro berton, difeso dallo studio orsingher ortu, con i senior partner silvia d’alberti e carlo edoardo cazzato e il senior associate enrico spagnolello. Grazie a questo supporto giuridico, berton ha ottenuto la chiusura del fascicolo senza che venissero accertate infrazioni. L’autorità ha infatti accolto i correttivi proposti dallo youtuber, ritenuti sufficienti a mettere in regola le sue attività promozionali.
La strategia difensiva è stata costruita attorno alla definizione di impegni concreti, che hanno adeguato i contenuti pubblicati agli standard previsti dalla normativa. In tal modo, berton ha evitato un’accusa formale grazie a una modifica tempestiva e funzionale delle sue pratiche di marketing online. L’intervento ha interessato la qualificazione degli spot e la chiarezza delle comunicazioni rivolte agli utenti.
Impegni richiesti dall’agcm e effetti sulle pratiche commerciali
L’autorità garante ha ritenuto che gli impegni proposti, senza passare a un’accertata violazione, fossero idonei a sanare le criticità riscontrate. Questi impegni prevedono una maggiore trasparenza nel presentare contenuti promozionali e un’informazione più precisa sui presunti guadagni garantiti dalle attività promosse dagli influencer. In pratica, si richiede che ogni messaggio pubblicitario venga chiaramente segnalato come tale e che non si creino aspettative irrealistiche nei consumatori.
Dettagli precisi sugli impegni includono la rimozione o modifica di affermazioni che potrebbero risultare ingannevoli, e l’adozione di comunicazioni rivolte a un pubblico adulto, con avvertenze chiare. L’agcm ha descritto queste misure come risolutive rispetto ai profili di illegittimità inizialmente ipotizzati. Grazie a questo approccio, si evita un lungo contenzioso amministrativo, garantendo subito una maggior tutela degli utenti.
Attenzione delle autorità verso la pubblicità online
Il caso sottolinea la crescente attenzione delle autorità verso la pubblicità online e il ruolo attivo degli influencer nella diffusione di messaggi commerciali. L’adeguamento delle attività promozionali alle regole aiuta a preservare la fiducia del pubblico e mantiene un clima di equità sul mercato digitale.