Il primo giugno 2025 la Sagra delle Fragole promette spettacolo, passione e radici. E quest’anno c’è un motivo in più per non mancare
C’è un piccolo borgo, arroccato tra i boschi dei Castelli Romani, che ogni anno si trasforma in capitale del gusto. Si chiama Nemi ed è qui che, il 1° giugno 2025, andrà in scena l’edizione più attesa di sempre della leggendaria Sagra delle Fragole. Un evento che richiama ogni anno migliaia di visitatori, ma che quest’anno assume un significato ancora più potente: Nemi è stata proclamata Città Italiana del Vino 2025, un titolo che la consacra come simbolo dell’eccellenza agricola, culturale e identitaria del nostro Paese.
Non sarà una semplice festa. Sarà una celebrazione totale di ciò che rende l’Italia unica: il connubio tra terra e tradizione, tra innovazione e radici, tra gusto e bellezza.
L’Italia si ritrova a Nemi: la proclamazione ufficiale e l’inizio di un anno straordinario
Tutto è iniziato nel weekend tra il 28 e il 30 marzo 2025, quando Nemi e gli altri 10 Comuni del territorio hanno ospitato la cerimonia ufficiale di apertura dell’anno da Città Italiana del Vino. Un momento storico per l’intero comprensorio dei Castelli Romani, che ha visto la partecipazione di istituzioni, studiosi, produttori e rappresentanti del mondo accademico.
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Il cuore dell’evento è stato sabato 29 marzo, con la convention a Palazzo Ruspoli, dove il sindaco Alberto Bertucci ha sottolineato l’orgoglio di rappresentare un territorio che ha fatto del vino e della qualità della vita una vera e propria missione.
Alla giornata ha partecipato anche il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha preso parte al panel dedicato alla tutela delle produzioni vitivinicole italiane in Europa, sottolineando il valore strategico del vino per l’economia nazionale.
Non sono mancati gli approfondimenti culturali e scientifici, come il dibattito sul rapporto tra giovani e consumo responsabile, moderato dal professor Claudio Letizia dell’Università La Sapienza, o il focus sul turismo enologico e sulle nuove geografie del vino con il professor Simone Bozzato dell’Università Tor Vergata e il commissario del Parco dei Castelli Romani Ivan Boccali.
Un passaggio importante è stato anche l’intervento di Francesca Giubelli, la prima influencer italiana interamente generata da intelligenza artificiale e certificata Meta, che ha contribuito al panel “Tecnologia e vino” con una riflessione sull’uso dell’innovazione per la valorizzazione dei territori.
Il primo giugno a Nemi: non una festa, ma un rito collettivo
Tutto questo sarà il preludio a ciò che accadrà domenica 1° giugno, quando Nemi esploderà in una giornata che si preannuncia indimenticabile. La Sagra delle Fragole 2025 unirà il fascino del folclore alla celebrazione della qualità agricola italiana.
Le fragole, simbolo iconico di questo borgo, saranno servite in ogni declinazione: fresche, con panna, in dolci tradizionali, nelle torte artigianali, nei liquori, nei cocktail e persino abbinate ai vini locali in proposte enogastronomiche d’avanguardia.
L’intero paese sarà allestito con sfilate in costume, stand di prodotti tipici, musica dal vivo, laboratori per bambini, esposizioni artistiche e un grande concerto finale con spettacolo di luci.
Il vino protagonista: un anno di eventi nei Castelli Romani
La proclamazione di Nemi come Città Italiana del Vino non è solo simbolica. Da marzo 2025 si aprirà un intero anno di appuntamenti che toccheranno tutti i Comuni aderenti al progetto. Degustazioni, percorsi sensoriali, eventi culturali e iniziative per la promozione del turismo enologico faranno da cornice a un calendario fitto, pensato per raccontare la qualità della produzione vinicola e la sua connessione con il territorio.
I Castelli Romani, da Ariccia a Frascati, da Monte Porzio a Genzano, saranno protagonisti di una narrazione collettiva che parte dal bicchiere per arrivare all’anima di una comunità.
Una data da segnare: il 1° giugno tutti a Nemi
Nemi si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. La Sagra delle Fragole 2025 sarà molto più di un appuntamento gastronomico: sarà una dichiarazione d’amore per l’Italia, per la sua terra, per la sua gente e per la sua cultura.
Un invito aperto a tutti: famiglie, appassionati, curiosi, turisti e studiosi. Chiunque voglia vivere una giornata autentica, ricca di emozioni e immersa in un’atmosfera che mescola il passato con il futuro, troverà a Nemi il luogo ideale per riscoprire il senso del tempo e del gusto.