Un attacco aereo ha colpito Kiev nella notte, causando tre morti e dieci feriti, tra cui una bambina di cinque anni e un bambino di undici mesi. Questo evento tragico si è verificato a poche ore dall’incontro previsto a Riad tra rappresentanti dell’Ucraina e degli Stati Uniti. Le esplosioni hanno provocato incendi in diversi edifici, mentre il sindaco Vitali Klitschko e l’amministratore militare Teymur Tkachenko hanno fornito aggiornamenti attraverso Telegram, segnalando un allerta aerea che ha durato oltre cinque ore.
Dettagli dell’attacco a Kiev
Nella notte tra il 23 e il 24 marzo, Kiev è stata teatro di un attacco aereo condotto dalla Russia, che ha utilizzato droni da combattimento. Le autorità locali hanno confermato che il bilancio è tragico: tre persone hanno perso la vita e dieci sono rimaste ferite. Tra le vittime, una bambina di soli cinque anni ha perso la vita, mentre un bambino di undici mesi è stato trasportato in ospedale con ferite. Il sindaco Klitschko ha descritto le scene di devastazione, con esplosioni che hanno scosso la capitale e incendi che hanno interessato i piani alti di vari edifici. Le sirene dell’allerta aerea hanno risuonato per un lungo periodo, creando panico tra i residenti. Questo attacco si inserisce in un contesto di crescente tensione, con la Russia che ha intensificato le sue operazioni militari contro obiettivi civili in Ucraina.
I colloqui in Arabia Saudita: un’opportunità di dialogo
Mentre la situazione a Kiev si fa sempre più critica, i colloqui tra Ucraina e Stati Uniti si svolgeranno a Riad il 24 marzo. Mosca aveva precedentemente promesso di ridurre gli attacchi contro le infrastrutture energetiche ucraine, ma gli eventi recenti sembrano contraddire tali affermazioni. Grigory Kasarin, ex diplomatico e attuale presidente della commissione Esteri del Consiglio della Federazione, ha dichiarato alla tv Zvezda che la delegazione russa si presenterà ai colloqui con un “spirito costruttivo e combattivo”. Nonostante ciò, le aspettative per un progresso concreto rimangono basse. Le dichiarazioni del consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, riguardo a un possibile cessate il fuoco nel Mar Nero, evidenziano la complessità della situazione. Le posizioni di Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky riguardo a questioni territoriali, in particolare l’annessione della Crimea, rimangono ferme e difficilmente negoziabili.
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La Cina e il possibile invio di peacekeeper
In un contesto di crescente instabilità , la Cina sta valutando l’invio di forze di peacekeeping in Ucraina. Secondo quanto riportato dal giornale tedesco Welt Am Sonntag, Pechino potrebbe unirsi a una coalizione europea di “volenterosi” nel caso venga raggiunto un accordo tra Kiev e Mosca per porre fine al conflitto. Questa mossa rappresenterebbe un significativo cambiamento nella posizione della Cina, che fino ad ora ha mantenuto una certa distanza dai conflitti internazionali. La possibilità di un intervento cinese potrebbe influenzare ulteriormente le dinamiche geopolitiche in gioco, rendendo ancora più complessa la ricerca di una soluzione pacifica alla guerra in Ucraina.
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