Arresti e interrogatori negli Stati Uniti: la nuova realtà per i viaggiatori europei e canadesi

A partire dal 2025, i viaggiatori europei e canadesi affrontano interrogatori e arresti negli aeroporti americani, con un calo previsto del 9% nel turismo verso gli Stati Uniti.
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Arresti e interrogatori negli Stati Uniti: la nuova realtà per i viaggiatori europei e canadesi - unita.tv

Negli ultimi mesi, le notizie provenienti dagli Stati Uniti hanno sollevato preoccupazioni tra i viaggiatori europei e canadesi. Sempre più frequentemente, cittadini di questi Paesi si trovano a dover affrontare interrogatori e arresti all’arrivo negli aeroporti americani, nonostante siano in possesso di documenti regolari. Questo fenomeno ha portato a un aumento delle espulsioni, talvolta dopo settimane di detenzione. Le autorità di Gran Bretagna e Germania hanno già avvisato i propri cittadini riguardo ai rischi connessi a tali situazioni, sottolineando l’importanza di rispettare le normative vigenti per evitare problemi.

L’aumento degli arresti e le conseguenze sul turismo

Il numero di storie di viaggiatori arrestati negli Stati Uniti è in crescita, e tra i casi più recenti si segnala quello di un’attrice canadese, che ha denunciato di essere stata detenuta per settimane in condizioni inaccettabili. Questo trend ha avuto un impatto diretto sul turismo verso gli Stati Uniti, con previsioni che indicano una diminuzione del 9% nel 2025, secondo le stime di Tourism Economics. Questo calo è attribuito alla retorica polarizzante dell’amministrazione Trump, in particolare riguardo alle politiche commerciali e ai dazi, mentre si prevedeva una crescita del 5% nel settore.

Noor Zafar, legale esperto in diritto dell’immigrazione presso l’American Civil Liberties Union, ha espresso preoccupazione per la situazione attuale, suggerendo che i viaggiatori debbano adottare misure di precauzione. Ha proposto un vademecum per informare i turisti sui loro diritti e sui poteri di controllo degli agenti di confine, sottolineando l’importanza di essere preparati.

I diritti dei viaggiatori e i poteri degli agenti di confine

È fondamentale che i viaggiatori stranieri comprendano i propri diritti all’arrivo negli Stati Uniti. Anche coloro che possiedono un visto di ingresso devono sapere che l’ingresso nel Paese è soggetto all’approvazione dei funzionari della Customs and Border Protection, noti anche come ICE. Per i possessori di green card, la situazione è differente, poiché il permesso di soggiorno permanente non può essere revocato senza un intervento giudiziario.

Zafar raccomanda ai viaggiatori non cittadini di avere a disposizione il numero di un avvocato specializzato in immigrazione o un contatto di emergenza, da utilizzare in caso di fermo. I cittadini americani e i possessori di green card, invece, sono tenuti a rispondere solo alle domande necessarie per accertare la loro identità, ma il rifiuto di rispondere ad altre domande potrebbe comportare ritardi nell’ingresso.

Controlli elettronici e privacy: cosa sapere

Un altro aspetto cruciale riguarda i controlli sui dispositivi elettronici. Esha Bhandari, vice direttore dell’ufficio Privacy e Tecnologia dell’ACLU, avverte che i contenuti di computer e cellulari possono essere esaminati dagli agenti di confine. Recentemente, il governo francese ha denunciato il caso di uno scienziato bloccato all’aeroporto di Houston e rimandato in Francia a causa di messaggi anti-Trump trovati nel suo cellulare.

Secondo il sito dell’ICE, tutti i viaggiatori possono essere soggetti a controlli delle loro apparecchiature elettroniche, anche se tali verifiche sono considerate rare. Nel 2024, meno dello 0,01% dei viaggiatori internazionali ha subito un controllo di questo tipo. Tuttavia, il rifiuto di sottoporsi a tali controlli può portare a un accesso negato negli Stati Uniti. I controlli possono essere sia di base, limitandosi a una semplice visione del dispositivo, sia avanzati, consentendo l’accesso ai file per un’analisi dettagliata dei contenuti. Per procedere con un controllo avanzato, è necessaria l’esistenza di un ragionevole sospetto e l’approvazione di un superiore.

Cosa fare in caso di fermo al confine

In caso di fermo da parte degli agenti di confine, Zafar consiglia di seguire tutte le richieste degli agenti e di cercare di contattare un avvocato il prima possibile. È essenziale mantenere la calma e cooperare, poiché questo può facilitare il processo e ridurre il rischio di ulteriori complicazioni. La situazione attuale richiede una maggiore consapevolezza da parte dei viaggiatori, che devono essere informati e pronti ad affrontare eventuali imprevisti durante il loro soggiorno negli Stati Uniti.

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