Le tensioni in Medio Oriente continuano a intensificarsi, con Israele che ha effettuato nuovi bombardamenti nella Striscia di Gaza. Nella notte, le Forze di Difesa Israeliane hanno preso di mira le città di Khan Younis e Rafah, causando un bilancio provvisorio di almeno 16 morti. Questi attacchi si inseriscono in un contesto di violenza crescente, con obiettivi che includono anche le tende che ospitano migliaia di sfollati palestinesi.
Bombardamenti su Khan Younis e Rafah
Nella notte tra il 6 e il 7 dicembre 2025, le Forze di Difesa Israeliane hanno lanciato una serie di raid aerei su Khan Younis e Rafah. Queste operazioni hanno colpito non solo le infrastrutture militari, ma anche le aree civili, inclusi i campi profughi dove si trovano migliaia di palestinesi in cerca di sicurezza. Il bilancio attuale parla di almeno 16 vittime, tra cui donne e bambini, con numerosi feriti. Le autorità locali stanno ancora cercando di raccogliere informazioni sui danni e sulle persone coinvolte.
Le immagini e le testimonianze raccolte sul campo mostrano la devastazione causata dai bombardamenti, con edifici distrutti e famiglie in fuga. La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è già critica, e questi nuovi attacchi aggravano ulteriormente le condizioni di vita per la popolazione civile. Le organizzazioni internazionali stanno monitorando la situazione, ma l’accesso umanitario rimane limitato a causa del conflitto in corso.
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Raid sull’ospedale Nasser e vittime illustri
Un episodio particolarmente drammatico si è verificato durante un raid aereo che ha colpito l’ospedale Nasser di Khan Younis. Questo attacco ha suscitato indignazione a livello internazionale, poiché l’ospedale rappresenta un rifugio per i feriti e i malati. Tra le vittime dell’operazione, si segnala la morte di Ismail Barhoum, un leader di Hamas, il che ha sollevato interrogativi sulla strategia militare israeliana e sulle sue implicazioni per la sicurezza nella regione.
Le autorità israeliane giustificano le loro azioni come necessarie per contrastare le minacce provenienti da Hamas, ma le critiche internazionali si intensificano. Molti esperti di diritto internazionale sottolineano l’importanza di proteggere i civili e le strutture sanitarie durante i conflitti armati, richiamando l’attenzione sulle violazioni dei diritti umani che potrebbero derivare da tali attacchi.
Attacchi statunitensi in Yemen
Parallelamente alla situazione in Gaza, gli Stati Uniti hanno intensificato le loro operazioni militari in Yemen. Nella notte, sono stati effettuati bombardamenti nei distretti di Sahar e Saqin, nella provincia di Saada. Questi attacchi seguono un raid precedente sulla capitale Sanaa, dove un civile ha perso la vita e tre bambini sono rimasti feriti. La campagna militare statunitense in Yemen è stata oggetto di controversie, con critiche riguardo al numero crescente di vittime civili e alle conseguenze umanitarie.
Le operazioni statunitensi mirano a contrastare le forze Houthi, ma le conseguenze per la popolazione civile sono devastanti. Le organizzazioni umanitarie stanno lanciando appelli per una maggiore protezione dei civili e per l’accesso umanitario nelle aree colpite dai conflitti.
La situazione in Medio Oriente rimane complessa e in continua evoluzione, con le tensioni tra Israele e Hamas che si intensificano e le operazioni militari statunitensi che aggiungono un ulteriore strato di complessità al panorama geopolitico della regione.
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