Aggressione americana in Yemen: gli Houthi rispondono con fermezza

Il leader degli Houthi, Abdul Malik al-Houthi, risponde alle operazioni militari statunitensi in Yemen, sottolineando la resilienza del gruppo ribelle nonostante i raid aerei su Sana’a e altre località.
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Aggressione americana in Yemen: gli Houthi rispondono con fermezza - unita.tv

Il conflitto in Yemen continua a intensificarsi, con il leader degli Houthi, Abdul Malik al-Houthi, che ha rilasciato dichiarazioni forti in risposta alle recenti operazioni militari degli Stati Uniti. Queste azioni, mirate a fermare gli attacchi contro le navi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, non sembrano aver scosso la determinazione del gruppo ribelle, sostenuto dall’Iran. La situazione sul campo è complessa e le conseguenze delle operazioni americane potrebbero avere un impatto significativo sulla popolazione yemenita.

Le recenti operazioni militari americane

Nelle ultime ore, diversi raid aerei attribuiti agli Stati Uniti hanno colpito varie località in Yemen, inclusa la capitale Sana’a, sotto il controllo degli Houthi dal 2014. Secondo le fonti del gruppo ribelle, questi attacchi hanno causato feriti tra la popolazione civile. I bombardamenti si sono concentrati su infrastrutture militari e figure di comando degli Houthi, ma non hanno dissuaso il gruppo dal continuare le proprie operazioni. Il Wall Street Journal riporta che gli Houthi continuano a lanciare missili verso Israele, mentre molti mercantili evitano il Mar Rosso e il Canale di Suez per ragioni di sicurezza.

Le operazioni militari statunitensi sembrano focalizzarsi sulla leadership degli Houthi, con un numero significativo di attacchi diretti a Saa’da, la loro roccaforte nel nord del Paese. Questi raid avvengono in un contesto di crescente tensione, con rivelazioni su piani di attacco americani che sono emerse attraverso documenti trapelati. Nonostante la pressione militare, la leadership degli Houthi rimane salda, con Abdul Malik al-Houthi che ha ordinato ai membri del movimento di limitare l’uso di telefoni cellulari per evitare di essere localizzati.

Danni e conseguenze per la popolazione civile

Secondo la televisione al-Masirah, affiliata agli Houthi, i recenti attacchi americani hanno colpito non solo obiettivi militari, ma anche aree residenziali, causando danni a case e negozi. Le regioni di Amrane, Saa’da, Jaouf, Hodeida e Marib sono state interessate dai raid. Questi eventi seguono la rivendicazione da parte degli Houthi di un tentativo di attacco contro una portaerei americana e il lancio di missili verso l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.

Il Pentagono ha confermato che le operazioni contro gli Houthi sono in corso giorno e notte, ma i risultati sono stati variabili. Fonti yemenite e analisti ritengono che le azioni militari non porteranno a una sconfitta definitiva del gruppo ribelle. Un ufficiale del governo yemenita ha descritto gli attacchi come “buoni, ma non sufficienti” per fermare gli Houthi, che continuano a rivendicare successi nonostante le perdite.

La resilienza degli Houthi e le prospettive future

Gli Houthi sono noti per le loro affermazioni che tendono a minimizzare le perdite subite e a enfatizzare i successi ottenuti. Un ufficiale americano ha dichiarato al Wall Street Journal che le comunicazioni degli Houthi sono spesso basate su informazioni errate. Tuttavia, esperti come Mohammed al-Basha hanno osservato che gli attacchi americani stanno diventando più coordinati, colpendo simultaneamente più obiettivi in diverse aree.

Nonostante ciò, pochi analisti credono che gli Houthi possano essere dissuasi o sconfitti solo attraverso bombardamenti aerei, considerando che hanno già resistito a anni di attacchi da parte della coalizione araba a guida saudita, che è intervenuta nel 2015 a sostegno del governo yemenita riconosciuto a livello internazionale. Recenti articoli del New York Times hanno evidenziato la difficoltà di sconfiggere gli Houthi, suggerendo che la loro resilienza potrebbe continuare a rappresentare una sfida significativa per le forze americane e alleate.

Inoltre, i raid aerei americani hanno avuto ripercussioni sulla popolazione civile, con vittime tra i civili e danni a infrastrutture non militari. Questi eventi potrebbero rafforzare il sostegno popolare per gli Houthi e aumentare il risentimento nei confronti degli Stati Uniti. Abdul Malik al-Houthi ha affermato che il popolo yemenita non cambierà la propria posizione di fronte all’aggressione americana, indipendentemente dalla sua intensità.