Trump minaccia dazi su UE e Canada: le reazioni delle istituzioni europee e dell’industria automobilistica

Donald Trump minaccia dazi del 25% su auto importate dall’Unione Europea e Canada, mentre Teresa Ribera esprime preoccupazione per l’impatto sulle economie globali e chiede condizioni di concorrenza eque.
Trump minaccia dazi su UE e Canada: le reazioni delle istituzioni europee e dell'industria automobilistica Trump minaccia dazi su UE e Canada: le reazioni delle istituzioni europee e dell'industria automobilistica
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Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e alleati si intensificano, con Donald Trump che ha avvertito l’Unione Europea e il Canada di possibili dazi doganali aggiuntivi. Questa mossa arriva in risposta a un potenziale coordinamento tra i due paesi per danneggiare l’economia americana. La situazione ha suscitato reazioni immediate da parte delle autorità europee e dell’industria automobilistica, preoccupate per le conseguenze di tali misure.

La minaccia di Trump e le sue implicazioni

Donald Trump ha utilizzato il suo profilo sul social media Truth per lanciare un avvertimento chiaro: se l’Unione Europea decidesse di collaborare con il Canada per danneggiare gli Stati Uniti, il governo americano imporrà tariffe elevate su entrambi i paesi. “Tariffe su larga scala, molto più grandi di quelle attualmente previste, verranno imposte ad entrambi per proteggere il migliore amico che ciascuno di questi due paesi abbia mai avuto!”, ha dichiarato Trump. Questa affermazione sottolinea la determinazione dell’ex presidente a difendere gli interessi economici americani, anche a costo di inasprire le relazioni con i partner commerciali.

La minaccia di dazi aggiuntivi, in particolare su beni come le automobili, potrebbe avere ripercussioni significative non solo sulle economie europee e canadesi, ma anche sulle aziende americane che operano a livello globale. Le tariffe potrebbero influenzare il prezzo dei veicoli importati, rendendo i prodotti meno competitivi sul mercato statunitense e potenzialmente riducendo le vendite.

La reazione di Teresa Ribera e le preoccupazioni europee

Teresa Ribera, vicepresidente esecutiva della Commissione Europea per la Transizione Industriale, ha commentato la situazione definendo i nuovi dazi del 25% sulle automobili come una “notizia molto negativa”. Ribera ha espresso preoccupazione per l’impatto che tali misure potrebbero avere sul mercato globale, sottolineando l’importanza di condizioni di concorrenza eque nel settore automobilistico. “Ci dispiace che l’amministrazione americana agisca contro il buon funzionamento del mercato globale”, ha affermato, evidenziando la necessità di stimoli all’innovazione.

Nonostante le preoccupazioni, Ribera non ha fornito dettagli sui prossimi passi da intraprendere in risposta ai dazi, indicando che sarà necessario valutare le azioni specifiche degli Stati Uniti prima di prendere decisioni. Ha anche evitato di commentare eventuali misure di sostegno per il settore automotive, limitandosi a sottolineare l’impegno della Commissione nel sostenere un’industria che rispetti elevati standard di sostenibilità e diritti del lavoro.

L’allerta delle case automobilistiche tedesche

Le case automobilistiche tedesche hanno immediatamente lanciato l’allerta riguardo alle conseguenze dei dazi sulle importazioni di veicoli. Il dazio del 25% entrerà in vigore il 2 aprile e colpirà tutte le auto non prodotte negli Stati Uniti, inclusi i modelli realizzati all’estero da produttori americani. L’Associazione Tedesca dell’Industria Automobilistica ha avvertito che tali misure rappresenterebbero un onere significativo per le aziende e le catene di fornitura globali.

Hildegard Muller, presidente della VDA, ha dichiarato che le conseguenze dei dazi si faranno sentire anche in Nord America, influenzando negativamente la crescita e la prosperità economica. La VDA ha chiesto avviare negoziati immediati tra Stati Uniti e Unione Europea per trovare un accordo bilaterale che possa includere anche altre aree di cooperazione. Secondo Muller, sarebbe vantaggioso discutere di normative legali e standard, contribuendo a migliorare l’efficienza per entrambe le parti.

L’importanza del mercato statunitense per l’industria tedesca

Il mercato statunitense riveste un’importanza cruciale per i produttori automobilistici tedeschi, assorbendo circa il 13,1% delle esportazioni di auto tedesche. Per alcuni marchi, come Porsche e BMW, la percentuale è ancora più alta, con quasi un’auto su tre e un’auto su sei vendute in Nord America nel 2024. Le nuove tariffe potrebbero quindi avere un impatto devastante, non solo per le case automobilistiche, ma anche per le piccole e medie imprese del settore, che si aspettano di essere colpite in modo significativo.

La situazione attuale mette in evidenza la fragilità delle relazioni commerciali internazionali e la necessità di un dialogo costruttivo per evitare escalation che possano danneggiare le economie di tutti i paesi coinvolti. Le prossime settimane saranno cruciali per capire come si evolverà questa crisi commerciale e quali misure verranno adottate per affrontarla.