L’azienda Snam, leader nel settore energetico, ha annunciato un piano industriale ambizioso che prevede investimenti per 12,5 miliardi di euro. Questo progetto si inserisce in un contesto globale in continua evoluzione, influenzato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che ha modificato radicalmente le dinamiche del mercato energetico. L’amministratore delegato Stefano Venier ha delineato le strategie per garantire la sicurezza energetica dell’Italia e il ruolo cruciale che Snam intende svolgere nel panorama europeo.
La trasformazione del mercato energetico italiano
L’invasione dell’Ucraina ha costretto Snam a rivedere le proprie strategie per garantire la sicurezza energetica del Paese. Venier ha sottolineato che, per affrontare le nuove sfide, sono stati necessari interventi sia temporanei che strutturali. In particolare, l’azienda ha investito nell’acquisto di due navi rigassificatrici a Piombino e Ravenna, aumentando così la capacità di ricezione del gas liquefatto. Attualmente, il gas liquefatto rappresenta oltre il 40% della domanda energetica italiana, un dato che evidenzia l’importanza di questa fonte per il sistema energetico nazionale.
La nave di Ravenna, recentemente ormeggiata, ha portato la capacità annuale a 28 miliardi di metri cubi, posizionando Snam tra i principali operatori europei nel settore. Venier ha evidenziato che, grazie all’acquisizione di Edison Stoccaggio, Snam ora detiene il 30% della domanda italiana di gas, un sesto di quella europea, consolidando così la propria leadership nel mercato.
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Investimenti strategici e obiettivi di sostenibilità
Il piano industriale di Snam prevede investimenti significativi, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 40% entro il 2030. Venier ha spiegato che per aumentare la sicurezza energetica è fondamentale diversificare le fonti e sviluppare un sistema energetico europeo integrato. A tal fine, Snam ha incrementato del 50% la capacità di esportazione verso l’Austria e l’Est, con l’intenzione di ampliare ulteriormente questa capacità grazie ai progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza .
Un altro progetto chiave è la Dorsale Adriatica, che, una volta completata entro il 2027, renderà l’Italia un hub strategico per il gas in Europa. Venier ha sottolineato l’importanza di questi investimenti non solo per la sicurezza energetica, ma anche per la transizione verso fonti rinnovabili, che richiedono infrastrutture adeguate per gestire l’imprevedibilità delle fonti rinnovabili.
La sfida della transizione energetica
La transizione energetica rappresenta una sfida complessa, accelerata da eventi recenti come la caduta della produzione rinnovabile nel 2024. Venier ha evidenziato che la maggiore imprevedibilità delle fonti rinnovabili richiede un aumento della sicurezza energetica, definita come una “security premium”. Snam ha già investito 8 miliardi di euro tra il 2022 e il 2024 e prevede ulteriori 12,5 miliardi nel piano industriale fino al 2029.
Tra le operazioni significative, l’acquisto delle navi rigassificatrici e delle condotte dall’Algeria, così come la costruzione della più grande piattaforma italiana per il biometano, evidenziano l’impegno di Snam per una presenza internazionale sempre più forte.
Snam come protagonista europeo nel settore energetico
Snam si posiziona come il principale operatore europeo nel settore energetico, puntando su diversificazione e integrazione. Venier ha sottolineato l’importanza della presenza strategica dell’azienda nel corridoio mediterraneo, attraverso partecipazioni in progetti come il Tap e Desfa in Grecia. Questi progetti sono fondamentali per garantire un flusso costante di gas dall’Africa verso i mercati europei, in particolare la Germania.
L’azienda ha registrato risultati positivi, con un utile di 1,29 miliardi di euro e un incremento del dividendo del 3%. Venier ha dichiarato che l’obiettivo è aumentare il dividendo del 4% all’anno, confermando la solidità finanziaria di Snam.
Prospettive future e nuove iniziative
Con la possibilità di una pace in Ucraina, si è aperto un dibattito sulla riattivazione delle forniture di gas russo. Venier ha chiarito che, sebbene ci possa essere una riapertura dei flussi, l’Europa non intende tornare a una dipendenza totale come nel 2021. La situazione attuale ha visto un riempimento del vuoto lasciato dalle forniture russe con gas liquefatto proveniente da Stati Uniti, Qatar e Algeria.
Inoltre, Snam sta lavorando su progetti innovativi come il SouthH2Corridor, volto a trasportare idrogeno dal Nord Africa verso il Centro Europa, e sulla cattura della CO2 in collaborazione con Eni. Queste iniziative rappresentano passi significativi verso un futuro energetico più sostenibile.
Un piano di azionariato per i dipendenti
Un’importante novità è l’introduzione di un piano di azionariato diffuso, approvato dal consiglio di amministrazione. Questo piano mira a coinvolgere maggiormente i dipendenti nei risultati aziendali, consentendo loro di acquisire azioni in base al numero di sottoscrizioni effettuate. Venier ha sottolineato che l’azione Snam offre buoni rendimenti, rendendo l’iniziativa attraente per i lavoratori, che potranno così sentirsi parte integrante della vita aziendale.