Il recente lancio del Btp Più ha suscitato grande interesse tra gli investitori italiani, grazie a una cedola lorda del 2,85% per i primi quattro anni e del 3,70% per i successivi quattro. Con l’arrivo della stagione dei dividendi a Piazza Affari, si pone la questione: quali aziende offriranno rendimenti superiori a questo titolo di Stato? In questo articolo, esploreremo le opportunità di investimento nel mercato azionario, confrontando i rendimenti delle blue chip con quelli dei titoli di Stato, tenendo conto delle diverse tassazioni applicabili.
Il contesto del mercato azionario italiano
Il 2025 si apre con un Ftse Mib in crescita, posizionandosi tra i migliori indici a livello globale. Le prospettive di una distribuzione generosa dei dividendi sono alimentate da un comparto finanziario che ha beneficiato di margini di interesse elevati nel 2024. Le stime degli analisti suggeriscono che le società bancarie, in particolare Mps, Banco Bpm, Bper Banca e Banca Popolare di Sondrio, potrebbero offrire rendimenti netti superiori al 5%. Mps, in particolare, si distingue con una possibile cedola che supera il 10%.
Queste aspettative si basano su fondamentali solidi e su un contesto di mercato favorevole, dove le aziende stanno iniziando a comunicare le loro previsioni di dividendi. Gli investitori sono particolarmente attenti a questi sviluppi, poiché la differenza tra i rendimenti azionari e quelli dei titoli di Stato può influenzare le decisioni di investimento.
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L’impatto dei titoli bancari
La diminuzione dei tassi di interesse rispetto all’anno precedente ha portato i rendimenti obbligazionari a livelli più bassi, rendendo le blue chip azionarie ancora più attraenti. Ad esempio, il Btp a 50 anni offre un rendimento del 3,5%, mentre il Btp decennale si attesta al 3,2%. In questo scenario, molte azioni superano questi rendimenti, anche considerando la differente tassazione.
Monte dei Paschi di Siena e Banco Bpm sono al centro dell’attenzione non solo per le cedole generose, ma anche per il loro ruolo nel consolidamento del settore bancario in Italia. Le prospettive di crescita di Banco Bpm sono state recentemente confermate da Deutsche Bank, che ha alzato il target price da 8,6 a 10,5 euro, mantenendo la raccomandazione di acquisto. Questo è supportato da un piano industriale che prevede un ritorno sul capitale superiore all’11% annuo e la distribuzione di circa 6 miliardi di euro in dividendi. Inoltre, l’approvazione del Danish Compromise da parte della Bce potrebbe portare un valore aggiuntivo significativo alla banca.
Settore industriale e opportunità di investimento
Oltre al settore bancario, l’industria automobilistica sta attirando l’attenzione degli investitori. Stellantis, ad esempio, si conferma tra le aziende più generose, con una cedola stimata intorno al 4%. Tuttavia, il gruppo è attualmente esposto a incertezze, come dimostra la recente decisione di interrompere la produzione della nuova Jeep Compass e chiudere temporaneamente uno stabilimento in Canada. Secondo gli analisti di Mediobanca Research, questa mossa potrebbe rientrare in una strategia per aumentare la capacità produttiva negli Stati Uniti e mitigare i rischi legati ai dazi.
Il settore energetico, infine, continua a rappresentare un pilastro per la stagione dei dividendi. Aziende come Eni, Italgas, Snam ed Enel offrono rendimenti elevati, con Eni favorita dal recente recupero del prezzo del petrolio. Gli analisti di Jefferies hanno confermato la raccomandazione di acquisto su Eni, fissando un target price a 17 euro. La stagione dei dividendi in arrivo potrebbe quindi rafforzare ulteriormente la crescita dell’indice Ftse Mib, già aumentato del 12,4% dall’inizio dell’anno.
Con l’ufficializzazione delle cedole prevista nei prossimi mesi, l’attenzione degli investitori rimane alta, in attesa di conferme sulle stime di rendimento. La stagione dei dividendi del 2025 si preannuncia come una delle più generose degli ultimi anni, con opportunità significative per chi cerca rendimenti superiori a quelli offerti dai titoli di Stato.