La tensione commerciale tra Stati Uniti e Cina continua a crescere, con il presidente Donald Trump che sostiene la sua strategia tariffaria mentre Pechino risponde con misure drastiche. Le recenti decisioni hanno scatenato una reazione a catena che coinvolge non solo le due potenze economiche, ma anche l’Europa e altri attori globali. In questo contesto, il mercato azionario ha subito forti scossoni, evidenziando l’incertezza che circonda le relazioni commerciali internazionali.
La reazione di Pechino ai dazi americani
A partire dal 10 aprile, la Cina ha deciso di imporre dazi doganali del 34% su tutte le importazioni di beni provenienti dagli Stati Uniti. Questa mossa colpirà in particolare il settore agricolo americano, un’area già vulnerabile a causa delle tensioni commerciali. Pechino ha anche presentato un ricorso all’Organizzazione Mondiale del Commercio , denunciando l’imposizione dei dazi come una violazione delle regole internazionali. Secondo il ministero del Commercio cinese, questa pratica rappresenta un esempio di “bullismo unilaterale” che mina la stabilità dell’ordine economico globale.
La reazione di Pechino non si limita solo a parole forti. Il governo cinese ha avviato una campagna per proteggere i propri interessi commerciali, sottolineando che le misure americane danneggiano non solo la Cina, ma anche il sistema commerciale multilaterale. La posizione di Pechino è chiara: non si piegherà alle pressioni americane e continuerà a difendere i propri diritti e interessi nel commercio internazionale.
Leggi anche:
Trump difende la sua strategia tariffaria
Dalla Florida, Donald Trump ha risposto alle azioni cinesi con una certa nonchalance, affermando che i dazi stanno già producendo risultati positivi per l’economia americana. Il presidente ha dichiarato che la Cina ha commesso un errore strategico e che le sue politiche non subiranno cambiamenti. Trump ha invitato gli investitori a considerare gli Stati Uniti come una terra di opportunità, sottolineando che il mercato del lavoro sta mostrando segnali di crescita, con 228.000 nuovi posti di lavoro creati nel mese di marzo.
Il presidente ha ribadito che i dazi sono uno strumento fondamentale per la crescita economica e ha esortato a mantenere il corso attuale. La sua retorica si concentra sull’idea che le politiche tariffarie stiano già avendo un impatto positivo sull’occupazione e sull’economia in generale. Trump ha anche invitato gli americani a rimanere fiduciosi, affermando che “non possiamo perdere” in questa battaglia commerciale.
Il dialogo con il Vietnam e le opportunità di negoziato
Un altro sviluppo significativo è il contatto diretto tra Trump e il segretario generale del partito comunista vietnamita, To Lam. Il Vietnam, colpito da dazi del 46%, è un importante partner commerciale per gli Stati Uniti, essendo la sesta fonte di importazioni. Durante la conversazione, Trump ha evidenziato la disponibilità del Vietnam a negoziare un accordo che potrebbe azzerare le tariffe. Questo approccio suggerisce che Trump è aperto a trattative con i partner commerciali, cercando di trovare soluzioni che possano beneficiare entrambe le parti.
Inoltre, la questione di TikTok rimane centrale nelle trattative con la Cina. La scadenza per la vendita dell’applicazione è stata prorogata di 75 giorni, dando tempo per negoziare un accordo che potrebbe evitare la chiusura della piattaforma. Trump ha espresso ottimismo riguardo ai progressi compiuti nella negoziazione e ha sottolineato l’importanza di mantenere attivo il dialogo con la Cina.
La posizione dell’Unione Europea e dell’Italia
Anche l’Unione Europea sta cercando di trovare una soluzione a questa crescente tensione commerciale. Il commissario europeo al commercio, Maros Sefcovic, ha dichiarato che l’UE è pronta a condurre negoziati significativi con gli Stati Uniti, ma è anche preparata a difendere i propri interessi. L’Unione considera i dazi imposti da Trump come dannosi e ingiustificati, sottolineando la necessità di avviare trattative per mitigare gli effetti negativi.
In Italia, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha affermato che la situazione attuale rappresenta un’opportunità per affrontare questioni trascurate dall’Unione Europea. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha chiarito che l’Italia deve muoversi all’interno del perimetro europeo e non può negoziare direttamente con gli Stati Uniti, poiché la competenza in materia di commercio internazionale è della Commissione Europea. Questo approccio evidenzia l’importanza della cooperazione tra gli stati membri dell’UE per affrontare le sfide globali.
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina continua a evolversi, con ripercussioni significative non solo per le due nazioni coinvolte, ma anche per l’intero panorama economico globale.