Giovanni Colavita: impatti dei dazi sulle scelte alimentari degli americani in tempi di crisi

Giovanni Colavita, amministratore delegato di Colavita Usa, analizza l’impatto dei dazi del 20% sulle merci europee nel settore agroalimentare americano, evidenziando le sfide per vino e prodotti freschi.
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Giovanni Colavita: impatti dei dazi sulle scelte alimentari degli americani in tempi di crisi - unita.tv

La recente decisione dell’amministrazione Trump di introdurre dazi del 20% sulle merci europee ha sollevato preoccupazioni nel settore agroalimentare. Giovanni Colavita, amministratore delegato di Colavita Usa e membro della National Italian American Foundation, ha condiviso le sue riflessioni sull’argomento, evidenziando come questi cambiamenti possano influenzare le scelte dei consumatori americani, specialmente in un contesto di crisi economica.

L’impatto dei dazi sulle categorie merceologiche

Giovanni Colavita ha sottolineato che l’impatto dei dazi varierà notevolmente a seconda delle categorie merceologiche. Secondo lui, il potere d’acquisto dei consumatori americani è in fase di trasformazione, poiché molti stanno entrando in una sorta di “crisi”. Questo cambiamento potrebbe non colpire uniformemente tutti i settori, ma avrà ripercussioni significative, in particolare nel segmento del lusso. Colavita ha osservato che anche i consumatori più abbienti tendono a ridurre le spese durante le crisi, il che potrebbe influenzare negativamente le vendite di prodotti di alta gamma.

Le categorie più vulnerabili, secondo Colavita, sono il vino e i prodotti freschi. I vini italiani, in particolare quelli nella fascia di prezzo compresa tra 15 e 50 dollari a bottiglia, potrebbero subire un duro colpo. Questo segmento è già stato penalizzato da politiche che mirano a ridurre il consumo di alcol e ora dovrà affrontare la concorrenza dei vini locali, che non sono soggetti ai dazi e risultano sempre più competitivi sul mercato. Anche il pomodoro europeo potrebbe risentire della situazione, poiché la produzione locale negli Stati Uniti sta crescendo e si sta dimostrando molto competitiva in termini di prezzo.

Olio e pasta: resistenza ai dazi

Nonostante le preoccupazioni, Colavita ha espresso un’opinione più ottimistica riguardo ad altri prodotti chiave dell’agroalimentare italiano, come l’olio d’oliva e la pasta. Ha affermato che l’effetto dei dazi su questi prodotti sarà minimo e non dirompente. L’olio d’oliva, in particolare, sta beneficiando di una campagna pubblicitaria forte contro l’uso di oli di semi, e si prevede una crescita significativa del consumo negli Stati Uniti. Anche se i dazi potrebbero influenzare questo trend, Colavita ritiene che la stabilità complessiva del mercato rimarrà intatta.

Un aspetto interessante è la possibilità di esenzioni dai dazi. Colavita ha menzionato che l’olio sfuso non è stato esentato, il che potrebbe avvantaggiare gli imbottigliatori americani. Tuttavia, la tassazione di questo prodotto potrebbe non avere senso, considerando la dipendenza degli Stati Uniti dalle importazioni. È plausibile che l’olio imbottigliato possa essere escluso dai dazi in futuro. Anche la pasta, secondo Colavita, non dovrebbe subire contraccolpi significativi, poiché negli Stati Uniti manca la capacità produttiva necessaria per soddisfare la domanda, e in periodi di crisi i consumi di beni di prima necessità come pasta e riso tendono ad aumentare.

La competizione internazionale e il valore del marchio

Colavita ha anche affrontato la questione della competizione internazionale, evidenziando che ci sono Paesi al di fuori dell’Unione Europea pronti a sfruttare la nuova situazione. Tuttavia, ha minimizzato i timori riguardo a questa concorrenza. Secondo lui, il marchio gioca un ruolo cruciale nel mercato americano. Sebbene la Turchia possa avere un potenziale d’export significativo, non ha una presenza rilevante negli Stati Uniti e non possiede le qualità necessarie per conquistare quote di mercato. Colavita ha affermato che gli scaffali dei supermercati americani sono dominati da aziende italiane e californiane, e non prevede cambiamenti significativi in questo scenario a breve termine.

In sintesi, Giovanni Colavita ha fornito un’analisi dettagliata delle sfide e delle opportunità che i dazi sulle merci europee presentano per il mercato agroalimentare americano. La sua esperienza e conoscenza del settore offrono spunti preziosi per comprendere come i consumatori americani potrebbero adattarsi a queste nuove dinamiche economiche.