Il crac della Cassa di Risparmio di Ferrara, avvenuto quasi dieci anni fa, ha lasciato un segno profondo su migliaia di risparmiatori e azionisti. Con l’approssimarsi della scadenza per la prescrizione dei diritti al risarcimento, fissata per il 22 novembre, i 32mila coinvolti hanno l’opportunità di interrompere il termine di prescrizione contattando la nuova banca subentrata, BPER. A Ferrara, dal 25 marzo, sarà attivo uno sportello dedicato per fornire assistenza a coloro che desiderano rivendicare i propri diritti.
La storia di Ivaldo Bruciaferri
Tra i risparmiatori colpiti c’è Ivaldo Bruciaferri, un pensionato di 76 anni originario di Goro, che ha visto svanire i suoi risparmi, ammontanti a 130mila euro, in un colpo solo. La comunicazione della perdita è avvenuta nel novembre 2015, un momento che ha segnato profondamente la sua vita. Ivaldo ricorda vividamente quel giorno: era quasi ora di pranzo quando ricevette la chiamata dalla banca, che lo invitava a recarsi in filiale. Inizialmente pensava di dover semplicemente rinnovare dei titoli in scadenza, ma la realtà si rivelò ben diversa.
La convocazione in banca
All’arrivo in banca, Ivaldo fu accolto dal direttore e da altre quattro persone. La conversazione iniziò con domande sul suo livello di informazione riguardo alla situazione finanziaria della banca. Ivaldo, che lavorava duramente e non seguiva le notizie, si sentì disorientato. Quando finalmente gli comunicarono la verità, la sua reazione fu di incredulità e smarrimento. Un particolare che lo colpì fu la frase di un impiegato, che cercò di rassicurarlo dicendo che la banca avrebbe avuto un occhio di riguardo per lui in futuro. Questa affermazione, per Ivaldo, suonò come un’offesa, considerando che aveva dedicato una vita intera a risparmiare.
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La reazione alla perdita
Ritornare a casa dopo quella comunicazione fu un’impresa difficile. Ivaldo ammette di non sapere nemmeno come riuscì a farlo. La notizia della perdita dei risparmi fu un colpo duro anche per sua moglie, che si era sempre fidata di lui per la gestione delle finanze. Entrambi non avevano mai avuto una formazione specifica in ambito finanziario e, per questo, si erano sempre sentiti tranquilli riguardo alla sicurezza dei loro risparmi. La fiducia riposta nella banca si rivelò infondata, lasciandoli in uno stato di confusione e impotenza.
L’esperienza nel mondo della pesca
Fino al 2018, Ivaldo ha lavorato come pescatore, un’attività che gli ha insegnato molte lezioni sulla vita e sull’incertezza. Racconta che, come il mare, la vita può riservare sorprese sia positive che negative. Negli ultimi anni della sua carriera, la situazione economica a Goro era migliorata grazie al mercato delle vongole, ma l’arrivo del granchio blu ha cambiato drasticamente le cose. Questa analogia con la sua esperienza personale evidenzia come eventi inaspettati possano stravolgere la vita di una persona.
La resilienza e la speranza di giustizia
Nonostante le difficoltà, Ivaldo ha scelto di non arrendersi. La sua determinazione è alimentata dal supporto della famiglia, anche se la vita con la pensione è diventata una sfida. La sua visione è chiara: affrontare le avversità è fondamentale. Riguardo alla possibilità di ottenere giustizia, Ivaldo esprime una certa rassegnazione, notando una mancanza di coinvolgimento tra i risparmiatori. Crede che sia cruciale far sentire la propria voce e partecipare attivamente per ottenere risultati, sottolineando che i progressi ottenuti sono merito di pochi, rispetto al numero totale di persone coinvolte.