Nel secondo trimestre del 2025, i clienti vulnerabili che beneficiano della maggior tutela vedranno una diminuzione del 2,4% sulla bolletta elettrica. Questa notizia, comunicata dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente , riguarda circa 3,4 milioni di utenti con consumi annuali di 2.000 kWh e una potenza impegnata di 3 kW. La riduzione è il risultato di un calo dei prezzi dell’energia elettrica, influenzato dalla diminuzione dei costi del gas naturale.
Motivi della riduzione delle bollette
Arera ha spiegato che la diminuzione dei costi dell’energia elettrica è dovuta a un prezzo atteso più basso, correlato a una flessione dei prezzi del gas naturale. Questo calo è previsto in relazione alla stagionalità dei consumi, che influisce direttamente sulle quotazioni all’ingrosso. Per i clienti in maggior tutela, la spesa per la materia energia subisce una riduzione del 2,1%, mentre gli oneri di sistema vedono una diminuzione dello 0,3%.
Questa situazione rappresenta un sollievo per i consumatori, che hanno affrontato aumenti significativi negli ultimi anni. La riduzione dei costi è un segnale positivo, anche se i prezzi attuali rimangono superiori rispetto ai livelli pre-crisi energetica. La speranza è che questa tendenza continui, portando a ulteriori abbassamenti delle tariffe nel prossimo futuro.
Leggi anche:
Spesa annuale per i clienti vulnerabili
Per il cliente tipo vulnerabile, la spesa annuale si attesterà a 563,75 euro nel periodo dal 1° luglio 2024 al 30 giugno 2025. Questo rappresenta un incremento dell’8,7% rispetto ai 518,44 euro del periodo precedente. A partire dal 1° aprile 2025, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica sarà di 30,54 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. Di questi, circa 16,05 centesimi, pari al 52,6% del totale, sono destinati ai costi di approvvigionamento dell’energia, con una riduzione del 3,5% rispetto al primo trimestre.
Questi dati evidenziano come, nonostante la riduzione percentuale, la spesa complessiva per i clienti vulnerabili rimanga elevata. La situazione economica di molte famiglie continua a essere difficile, e la bolletta della luce rappresenta una voce importante nel bilancio domestico.
Reazioni dei consumatori e prospettive future
Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha espresso soddisfazione per la notizia della riduzione, sottolineando come il calo dei prezzi sia stato influenzato dalle fluttuazioni del mercato. Tuttavia, ha anche evidenziato che la riduzione avrebbe potuto essere più significativa se il Governo avesse consentito ad Acquirente Unico di effettuare acquisti a lungo termine. Vignola ha messo in evidenza che il prezzo pagato dai clienti vulnerabili rimane mediamente inferiore rispetto a quello del mercato libero.
Secondo uno studio dell’Unione Nazionale Consumatori, il risparmio annuale per il cliente tipo si traduce in circa 15 euro in meno, portando la spesa totale per i vulnerabili a 611 euro. Tuttavia, rispetto ai costi del 2021, le nuove tariffe risultano più alte del 46,6%, con un incremento di 196 euro annui per nucleo. Anche considerando la spesa per il gas, il costo energetico totale per le famiglie vulnerabili raggiunge i 2.045,8 euro all’anno.
Il Codacons ha confermato che il risparmio per le famiglie vulnerabili è limitato, con una riduzione di 14,8 euro a nucleo. Nonostante ciò, la situazione rimane complessa, e le famiglie continuano a far fronte a spese elevate per l’energia, rendendo necessarie ulteriori misure per alleviare il peso economico sulle fasce più deboli della popolazione.