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Valerie perrin e il successo di cambiare l’acqua ai fiori: tra romanzi, fede e radici italiane

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Il romanzo Cambiare l’acqua ai fiori ha segnato un punto di svolta nella carriera di valerie perrin, diventando un fenomeno editoriale in Francia e in Italia. Con oltre un milione e mezzo di copie vendute nel nostro paese, questo libro è stato il più richiesto nelle biblioteche italiane. L’autrice francese ha conquistato lettori con storie intense che intrecciano emozioni profonde, spiritualità e legami familiari. La sua presenza al Salone del libro di Torino ha richiamato folle paragonabili a quelle dei grandi eventi musicali, confermando la sua popolarità crescente.

Le origini a greugnon: infanzia in una comunità operaia

Valerie perrin è cresciuta a Greugnon, piccolo centro della Borgogna noto per la fabbrica che attirava lavoratori anche stranieri. Suo padre giocava nella squadra locale di calcio ed è proprio lì che lei ha vissuto gli anni dell’infanzia immersa in una realtà fatta di solidarietà tra vicini e storie tramandate dagli anziani del paese. Questi racconti sono rimasti impressi nella sua memoria tanto da ispirare il suo primo romanzo I quaderni dell’amore perduto. In quel contesto rurale ma aperto si sono formate le basi della sensibilità narrativa che caratterizza i suoi lavori.

Una carriera letteraria iniziata tardi ma con grande impatto

Nonostante l’amore per le storie fosse presente fin da piccola, valerie perrin ha esordito come scrittrice solo dopo aver dedicato molti anni alla famiglia. Prima della narrativa si era occupata infatti di fotografia e sceneggiatura cinematografica collaborando con suo marito claude lelouch. Solo quando i figli sono cresciuti ha trovato lo spazio necessario per completare il suo primo romanzo destinato a sorprendere critica e pubblico vincendo ben tredici premi letterari. Questo percorso dimostra come la scrittura sia arrivata al momento giusto della sua vita.

Donne protagoniste: personaggi ispirati alla vita reale

Le eroine dei suoi libri incarnano spesso esperienze personali o racconti raccolti durante ricerche sul campo condotte dall’autrice stessa prima della stesura definitiva dei testi. Per esempio si è immersa nel mondo poco conosciuto dei custodi cimiteriali indagandone drammi nascosti dietro silenzi apparenti; situazioni così forti da sembrare incredibili se non fossero vere testimonianze raccolte direttamente sul posto. Questa attenzione al dettaglio rende i suoi personaggi vivi ed autentici agli occhi del lettore.

Animali come fonte d’amore nei suoi romanzi

Gli animali ricoprono un ruolo importante soprattutto nel libro Tre, dove nina trova conforto dopo traumi profondi grazie all’affetto degli amici pelosi incontrati in canile. Valerie ricorda anche l’importanza attribuita dal papa francesco all’amore verso tutte le creature viventi citando la scelta simbolica del nome scelto dal pontefice stesso ispirato a san francesco d’assisi, patrono degli animali. L’attenzione verso questi temi riflette valori radicati nell’autrice sia personalmente sia attraverso riferimenti spirituali.

Fede e spiritualità nei libri: omaggio alla chiesa locale

In Tatà emerge forte il rapporto con la religione grazie alla figura centrale del sacerdote impegnato nella comunità parrocchiale; personaggio dedicato ad onorare il parroco dell’infanzia dell’autrice. Valerie mostra particolare devozione verso la madonna portando sempre con sé una medaglietta azzurra come segno tangibile della propria fede quotidiana. Il senso profondo delle sue opere sembra rispondere ad un bisogno diffuso oggi più che mai: quello di speranza, pace, fiducia nel futuro.

Legami familiari italiani: dalla borgogna alle radici lombarde

La famiglia materna affonda origini italiane nelle zone attorno al lago di como, dove il bisnonno emigrò in Francia partendo poverissimo su una bicicletta. Il nonno parlava italiano mantenendo vive tradizioni linguistiche mentre valerie frequenta regolarmente l’Italia apprezzandone cultura letteraria. Tra gli autori italiani preferiti cita martina angus autrice de Mal di pietra e viola ardone, riconoscendole meriti importanti nell’attuale panorama narrativo italiano.

Influenze letterarie francesi ottocentesche

Tra i grandi nomi amati ci sono emile zola, autore drammatico capace raccontare condizioni umane difficili ne Nanà o ne Germinal, ma soprattutto guy de maupassant cui deve molto dello stile narrativo basato su racconti brevi intensissimi. Questi riferimenti mostrano quanto valerie abbia costruito sulle fondamenta solide offerte dai classici senza rinunciare però ad uno sguardo personale contemporaneo.

Collaborazione cinematografica senza coinvolgimento diretto sulla sceneggiatura

Il film tratto da Cambiare l’acqua ai fiori, diretto da jean-pierre jeunet, ha visto partecipazione attiva dell’autrice durante tutto il processo produttivo ma senza firmarne direttamente la sceneggiatura. Jeunet infatti si è attenuto fedelmente ai dialoghi presenti nel testo originale, probabilmente facilitati dall’esperienza precedente acquisita dalla stessa Perrin come sceneggiatrice.

Rapporto intenso con lettori eterogenei

Valerie percepisce grande soddisfazione nello scoprire quanto diversificata sia stata finora la platea delle sue lettrici . Dai giovani adolescenti fino alle donne anziane molti hanno trovato nei suoi libri spunti emotivi capaci parlare a generazioni diverse. Le interazioni dirette tramite messaggi o incontri pubblici rafforzano questo legame speciale instauratosi negli anni.

Famiglia allargata come fulcro esistenziale

Al centro della vita privata resta sempre la famiglia estesa composta dal marito claude lelouch , dai propri due figli biologici oltre ai nipoti; insieme formano un nucleo coeso cui valerie attribuisce valore primario rispetto ad ogni altro aspetto personale o professionale. La gratitudine verso questa rete affettiva accompagna ogni parola pronunciata sull’equilibrio raggiunto oggi nella sua esistenza quotidiana.

Written by
Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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