
Sesto Quatrini debutta al Teatro dell’Opera di Roma dirigendo Rossini con una produzione scenografica ispirata a Emanuele Luzzati, valorizzando tradizione, giovani talenti e un cast d’eccellenza. - Unita.tv
La stagione operistica romana accoglie finalmente il debutto sul podio di sesto quatrini, maestro romano con una carriera internazionale che solo ora si esibisce nel teatro della sua città. Il direttore ha scelto un’opera di rossini, “l’italiana in algeri”, per aprire il 5 giugno questa nuova tappa della sua attività musicale. Il teatro costanzi ospita una produzione che rievoca il lavoro scenografico di emanuele luzzati, combinando musica, arte e tradizione.
Il debutto romano di sesto quatrini e il valore simbolico del teatro costanzi
sesto quatrini, nato e cresciuto a roma e alla soglia dei quarant’anni, arriva sul podio romano dopo aver diretto con successo in teatri di rilievo mondiale come il bolshoi di mosca e il covent garden di londra. La sua attesa per dirigere al teatro dell’opera di roma ha un valore personale forte: qui infatti sua nonna era abbonata da decenni e l’aveva spesso accompagnato agli spettacoli. Tra le persone coinvolte nella produzione figurano anche amici e familiari, come il cugino fotografo e la moglie, étoile del corpo di ballo, sottolineando il legame stretto con la città.
Quatrini ha espresso entusiasmo per questa occasione, definendola “il risultato di anni di esperienza accumulata in vari contesti internazionali”. Il suo approccio alla musica di rossini nasce da un amore specifico per il compositore, accompagnato da un lavoro attento per rendere la rappresentazione quanto più fedele possibile alle intenzioni originali, tanto da includere strumenti raramente usati in scena come il sistro.
La scena e la regia: l’eredità di emanuele luzzati e maurizio scaparro
Il teatro dell’opera di roma rende omaggio a emanuele luzzati, grande artista italiano scomparso nel 2007, che ha firmato le scene di questa produzione ripresa dal 2000, anno in cui l’opera fu allestita a palermo. Luzzati ha creato un mondo visivo fatto di colori intensi e una certa ironia, trasformando “l’italiana in algeri” in una fiaba moderna.
La regia originale di maurizio scaparro, recentemente scomparso nel 2023, è stata ripresa da orlando forioso, che ha mantenuto lo spirito e l’equilibrio del lavoro teatrale. Questa versione scenica ha un carattere riconoscibile e rende l’opera ancora attuale, grazie al forte legame con l’arte visiva oltre che con la musica.
I costumi e l’atmosfera creata da santuzza calì
Accanto alle scene, i costumi di santuzza calì, collaboratrice storica di luzzati, contribuiscono a delineare un ambiente sospeso tra commedia e immaginazione, creando un universo teatrale che continua a coinvolgere il pubblico con il suo stile particolare.
Il cast vocale e la formazione di giovani talenti nel progetto
Per la rappresentazione al teatro dell’opera di roma sono stati coinvolti due cast vocali in alternanza per i principali ruoli. Isabella sarà interpretata da chiara amarù e laura verrecchia, mentre mustafà da paolo bordogna e adolfo corrado. Altri interpreti principali saranno dave monaco e giorgio misseri nei panni di lindoro, misha kiria e vincenzo taormina in quelli di taddeo.
Il progetto valorizza anche i giovani artisti legati al programma ‘fabbrica’ del teatro dell’opera di roma, che porteranno in scena figure come elvira, zulma e haly. Il coro della fondazione capitolina, diretto da ciro visco, e le luci firmate da vinicio cheli completano questa rappresentazione. Il lavoro corale di tutte queste componenti garantisce un allestimento ricco e articolato, capace di rispettare le aspettative di un pubblico ampio.
Gli impegni futuri di sesto quatrini dopo il debutto romano
Dopo questa prima apparizione al teatro costanzi, sesto quatrini è atteso a martina franca per il festival della valle d’itria, dove dirigerà “tancredi” di rossini. Il legame con questo festival è personale e professionale, visto che Quatrini qui aveva cominciato la sua carriera operistica e ha incontrato la moglie, con cui si è sposato.
In autunno trasferirà la sua attività a zurigo per la “manon” di massenet con lisette oropesa e benjamin barheim. Nei mesi successivi tornerà a dirigere concerti sinfonici in città come belgrado, bucarest e vilnius. Infine, nella primavera del 2026 è prevista una “manon lescaut” di puccini a lione, con la regia di emma dante. Questa agenda internazionale conferma il ruolo consolidato di Quatrini nel panorama della musica lirica contemporanea.