Scissione: la serie che esplora la dualità della vita lavorativa e personale

La serie “Scissione”, creata da Dan Erickson e disponibile su AppleTv+, esplora la separazione tra vita lavorativa e personale attraverso il protagonista Mark S. e l’alienante ambiente della multinazionale Lumon.
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Scissione: la serie che esplora la dualità della vita lavorativa e personale - unita.tv

La serie “Scissione”, disponibile su AppleTv+ e creata da Dan Erickson, ha catturato l’attenzione del pubblico con la sua intrigante esplorazione della separazione tra vita professionale e privata. Con una seconda stagione che ha riscosso un notevole successo, la produzione ha ricevuto riconoscimenti come due Emmy e un punteggio del 96% su Rotten Tomatoes. La trama, ambientata in un contesto aziendale alienante, riflette le esperienze quotidiane di molti, rendendo la serie un fenomeno di discussione sui social media.

La trama di scissione: un mondo di divisione

Il protagonista Mark S. si trova a gestire il Metadata Refinement Department dopo le dimissioni del collega Petey. Questo evento solleva interrogativi sul misterioso funzionamento della Lumon, una multinazionale farmaceutica. Qui, gli impiegati scissi vivono una realtà in cui la loro esistenza è limitata all’ambiente di lavoro, senza possibilità di comunicare con il mondo esterno. La scissione, in questo contesto, diventa una strategia per affrontare il dolore: Mark ha scelto di separare la sua vita lavorativa da quella personale per non dover affrontare il lutto per la morte della moglie. La sua vita esterna è caratterizzata da una lotta contro la solitudine e l’autoindulgenza, mentre il suo alter ego lavorativo vive in un limbo di ignoranza riguardo ai propri sentimenti.

La rappresentazione dell’ufficio: un ambiente alienante

La prima stagione di “Scissione”, lanciata nel 2022, ha colto l’attenzione del pubblico in un periodo in cui il lavoro da remoto era diventato la norma. La serie offre una visione distorta e satirica dell’ufficio, presentato come un luogo di desiderio e paura. I corridoi asettici della Lumon, pur essendo opprimenti, evocano una sensazione di familiarità. La rappresentazione del lavoro è ambigua: gli impiegati si occupano di compiti che sembrano privi di significato, come la selezione di numeri spaventosi, per poi scartarli. Questo solleva interrogativi sulla natura del lavoro stesso e sulla sua utilità nella vita quotidiana. La serie riesce a mettere in luce l’assurdità di molte professioni moderne, dove il riconoscimento avviene attraverso eventi come i waffle party, rendendo il tutto ancora più grottesco.

La critica alla cultura aziendale

“Scissione” non si limita a raccontare la vita di Mark e dei suoi colleghi, ma offre anche una critica incisiva alla cultura aziendale contemporanea. I dipendenti sono trattati come bambini, privati della loro autonomia e costretti a vivere in uno stato di soggiogazione. Frasi come “l’azienda è come una famiglia” risuonano in modo inquietante, evidenziando la manipolazione emotiva che molti lavoratori subiscono. La serie invita a riflettere su quanto sia reale il bilanciamento tra vita lavorativa e personale, mettendo in discussione la possibilità di una vera separazione tra le due dimensioni.

La connessione con il pubblico: riflessioni sulla vita moderna

La serie ha trovato un vasto pubblico, in parte grazie alla sua capacità di riflettere le esperienze quotidiane di molti spettatori. La routine di lavoro, le interazioni sociali e le difficoltà di conciliare vita personale e professionale sono temi universali che risuonano profondamente. La rappresentazione della vita da ufficio, con tutte le sue contraddizioni, ha generato un dialogo attivo sui social media, dove gli utenti condividono le proprie esperienze e riflessioni. La serie diventa così un mezzo per esplorare e discutere le sfide della vita moderna, invitando a una maggiore consapevolezza riguardo alla propria esistenza e alle dinamiche lavorative.

“Scissione” si conferma quindi non solo come un prodotto di intrattenimento, ma come un’importante riflessione sulla condizione umana e sulle sfide del mondo del lavoro contemporaneo.

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