Rossella Brescia è conosciuta soprattutto come ballerina di Amici, speaker radiofonica e conduttrice televisiva. Dietro questa immagine pubblica si nasconde un percorso personale segnato da una spiritualità profonda che l’ha accompagnata fin dall’infanzia. Il suo rapporto con la fede ha influito sulle scelte di vita e sulla sua carriera nel mondo dello spettacolo, spesso difficile e competitivo.
Quando era bambina Rossella Brescia nutriva un desiderio insolito per chi poi avrebbe intrapreso la carriera artistica: voleva farsi suora. Questa aspirazione nasceva non tanto da un percorso canonico ma dal fascino esercitato dalle figure religiose che le erano vicine. In particolare, ricorda l’impatto che avevano avuto su di lei alcune donne della famiglia impegnate in ambito religioso e le suore incontrate durante visite familiari al cimitero.
Questi incontri lasciarono in lei una traccia profonda fatta di carisma e senso del sacro. Quel sentimento infantile rappresentava più uno slancio verso qualcosa di autentico e vero piuttosto che una scelta definitiva già delineata. La volontà della piccola Rossella era dettata dalla ricerca spontanea di un abbraccio spirituale capace di dare sicurezza e senso alla vita.
Col passare degli anni Rossella Brescia ha compreso che la sua strada non sarebbe stata quella religiosa ma artistica. Nonostante ciò non ha mai rinunciato alla dimensione spirituale coltivata fin dall’infanzia; anzi, la considera fondamentale per affrontare le sfide del suo lavoro nello spettacolo.
La fede le ha permesso di mantenere salde alcune priorità personali mentre affrontava i ritmi serrati della tv, della radio e delle performance sul palco. Spesso sottolinea quanto questo equilibrio sia stato indispensabile per evitare derive o compromessi legati a quel contesto molto esigente.
La consapevolezza del proprio rapporto con Dio si traduce anche nella capacità di trovare motivazioni profonde oltre al successo o alla notorietà mediatica, restando centrata sui valori importanti ai suoi occhi.
A fine aprile 2025 Rossella Brescia ha preso parte attivamente al Giubileo dedicato alle persone con disabilità tenutosi in piazza San Pietro a Roma. L’evento è stato caratterizzato da una grande partecipazione popolare ed emotiva che ha riempito lo spazio fisico ma anche quello interiore dei presenti.
Per lei quella giornata rappresenta molto più dell’impegno pubblico: è stata occasione per manifestare concretamente il valore dell’accoglienza cristiana verso chi vive condizioni difficili o marginalizzate dalla società comune.
Il bagno collettivo nella folla entusiasta ha confermato quanto possa essere potente l’unione tra fede vissuta intensamente ed esperienza umana condivisa senza barriere né distinzioni sociali o fisiche.
Chi vuole approfondire ulteriormente questo lato meno noto ma significativo della personalità pubblica può leggere l’intervista integrale uscita sul numero luglio 2025 del settimanale Credere. La rivista sarà disponibile nelle edicole italiane dal 3 luglio; nei giorni successivi arriverà anche nelle librerie specializzate in testi religiosi e nelle parrocchie selezionate dal 5 luglio in poi.
Per chi preferisce accedere ai contenuti digitali esiste inoltre la possibilità d’acquisto tramite il sito www.edicolasanpaolo.it dove si trova la versione elettronica della rivista pronta all’uso immediato via smartphone o computer.
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