Ritorna il premio giornalistico dedicato ad Almerigo Grilz, simbolo del reportage di guerra in Italia

Il 31 marzo 2025, presso la Biblioteca Marzio Tremaglia di Milano, si terrà la conferenza stampa per il premio giornalistico intitolato ad Almerigo Grilz, con ospiti illustri e focus sul reportage in Mozambico.
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Ritorna il premio giornalistico dedicato ad Almerigo Grilz, simbolo del reportage di guerra in Italia - unita.tv

Il premio giornalistico intitolato ad Almerigo Grilz, primo reporter di guerra italiano caduto in azione dopo la Seconda Guerra Mondiale, torna a far parlare di sé. Lunedì 31 marzo 2025, alle ore 12.00, presso la Biblioteca Marzio Tremaglia, situata all’interno di Palazzo Lombardia a Milano, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa. A questo importante evento parteciperanno figure di spicco come il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, l’assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso, e Fabio Scoccimarro, assessore alla difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia.

Obiettivi del premio e significato per i giovani giornalisti

Il concorso ha come obiettivo principale quello di supportare e valorizzare i giovani giornalisti che desiderano realizzare reportage autentici e coinvolgenti. La nota ufficiale sottolinea l’importanza di cercare storie significative e di raccontare fatti che meritano di essere condivisi. Che si tratti di operare in zone di conflitto o di affrontare inchieste in contesti più tranquilli, il premio si propone di incentivare una nuova generazione di professionisti del settore, uomini e donne uniti dalla passione per l’informazione.

Il premio rappresenta un’opportunità per quei giornalisti che vogliono immergersi nella realtà delle notizie, portando alla luce storie vere e significative. Fausto Biloslavo e Gian Micalessin, colleghi di Grilz e fondatori dell’agenzia Albatross, sono citati come esempi di giornalisti che continuano a lavorare con coraggio e dedizione. Attualmente, stanno preparando un reportage in Mozambico, il Paese dove Grilz perse la vita il 19 maggio 1987.

Il reportage in Mozambico e il legame con Almerigo Grilz

Durante la conferenza stampa, Biloslavo e Micalessin presenteranno il loro viaggio in Mozambico, un Paese che ha vissuto profondi cambiamenti negli ultimi decenni. Questo reportage non solo intende esplorare la realtà attuale del Mozambico, ma anche rendere omaggio alla memoria di Almerigo Grilz. Infatti, i due giornalisti porteranno con sé una targa commemorativa da posare nel luogo dove riposa Grilz, sotto un albero di Mutongo nella regione di Caia. Questo gesto simbolico servirà a ricordare l’importanza del suo lavoro e a far sì che la sua figura non venga dimenticata.

Il viaggio di Biloslavo e Micalessin non è solo un atto di commemorazione, ma anche un modo per evidenziare l’importanza del Piano Mattei, che ha reso il Mozambico un Paese centrale per l’Italia. Attraverso il loro reportage, i giornalisti intendono raccontare la storia di una nazione in evoluzione, mettendo in luce le sfide e le opportunità che essa affronta oggi.

La conferenza stampa e i partecipanti

La conferenza stampa di lunedì 31 marzo rappresenta un’importante occasione di confronto e riflessione sul ruolo del giornalismo, soprattutto in contesti di crisi e conflitto. La presenza di figure istituzionali come Ignazio La Russa e Attilio Fontana sottolinea l’importanza di sostenere i giovani talenti nel campo dell’informazione. La manifestazione si propone di stimolare un dibattito sul valore del reportage e sulla necessità di raccontare storie che possano contribuire a una maggiore comprensione delle realtà globali.

In questo contesto, il premio intitolato ad Almerigo Grilz si configura come un faro per i giovani giornalisti, un incentivo a perseguire la verità e a raccontare storie che meritano di essere ascoltate. La conferenza non solo celebrerà il lavoro di Grilz, ma offrirà anche uno spazio per discutere le sfide attuali del giornalismo e il suo futuro.