Paolo Sorrentino e Margherita Palli: un’installazione evocativa al Salone del Mobile 2025

Al Salone del Mobile di Milano 2025, Paolo Sorrentino e Margherita Palli presentano l’installazione “La dolce attesa”, un’esperienza sensoriale che esplora il significato dell’attesa nella vita.
Paolo Sorrentino e Margherita Palli: un'installazione evocativa al Salone del Mobile 2025 Paolo Sorrentino e Margherita Palli: un'installazione evocativa al Salone del Mobile 2025
Paolo Sorrentino e Margherita Palli: un'installazione evocativa al Salone del Mobile 2025 - unita.tv

Il Salone del Mobile di Milano 2025 ha visto la presentazione di un’installazione unica, frutto della collaborazione tra il regista Premio Oscar Paolo Sorrentino e la scenografa Margherita Palli. Questo progetto, intitolato “La dolce attesa“, si propone di esplorare il concetto di attesa, trasformandolo in un’esperienza sensoriale e riflessiva per i visitatori.

La dolce attesa: un viaggio tra presente e futuro

L’installazione “La dolce attesa” si presenta come uno spazio atemporale, un luogo in cui il desiderio e la paura di affrontare il destino si intrecciano. Secondo il comunicato ufficiale del Salone, questo progetto invita a riflettere su un “vuoto da riempire” o su un’opportunità da accogliere. Sorrentino stesso ha spiegato il significato del titolo, sottolineando come l’attesa possa essere fonte di angoscia, ma anche un viaggio che stordisce e ipnotizza.

Questa installazione rappresenta una metafora dell’esistenza, in cui il tempo sembra sospeso, ma in realtà tutto continua a muoversi. I visitatori sono invitati a fermarsi e ascoltare il proprio respiro, riscoprendo la bellezza di un tempo che scorre lentamente. L’opera di Sorrentino e Palli si propone di insegnare il valore della pazienza, trasformando l’attesa in un momento di introspezione e contemplazione.

Riflessioni di Sorrentino sull’attesa

Paolo Sorrentino ha condiviso le sue riflessioni sull’attesa, descrivendola come una delle peggiori sventure della vita. Ha citato situazioni comuni, come l’attesa di un referto medico, per illustrare l’angoscia che spesso accompagna questi momenti. “Quando il nostro futuro dipende da un medico, rimaniamo appesi e angosciati”, ha affermato il regista.

Tuttavia, Sorrentino propone di ripensare l’attesa, suggerendo che essa possa diventare meno pesante se affrontata in modo diverso. La sua installazione non costringe i visitatori a rimanere fermi, ma offre la possibilità di intraprendere un piccolo viaggio, simile a quello vissuto da bambini su giostre rassicuranti. Questo approccio mira a trasformare l’attesa in un’esperienza più leggera e positiva.

Margherita Palli: un talento riconosciuto nel panorama scenografico

Per realizzare “La dolce attesa“, Sorrentino ha scelto di collaborare con Margherita Palli, una scenografa con un’esperienza di oltre quarant’anni. Palli ha iniziato la sua carriera lavorando con il regista Luca Ronconi, per il quale ha progettato scenografie per più di sessanta spettacoli, sia in Italia che all’estero. La sua esperienza spazia da eventi prestigiosi come la Biennale di Venezia al Piccolo Teatro di Milano, fino alla Scala e al Teatro di Roma.

La scenografa è stata insignita di numerosi premi, tra cui sei Premi UBU, e ha collaborato con registi di fama come Liliana Cavani, Mario Martone e Alexander Sokurov. La sua abilità nel creare ambienti evocativi e significativi ha reso il suo contributo fondamentale per l’installazione di Sorrentino.

Un futuro cinematografico per Sorrentino

Attualmente, Paolo Sorrentino è impegnato nelle riprese del suo nuovo film, “La grazia“, che vede come protagonista Toni Servillo. Questo progetto si aggiunge alla già ricca filmografia del regista, noto per la sua capacità di esplorare temi complessi attraverso una narrazione visivamente affascinante. Con “La dolce attesa“, Sorrentino continua a dimostrare il suo talento nel trasformare esperienze quotidiane in opere d’arte che invitano alla riflessione e all’introspezione.