
L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma presenta una stagione musicale ricca e variegata, con un focus sul ciclo wagneriano, prime italiane, musica barocca e concerti da camera, sotto la direzione di Massimo Biscardi e Daniel Harding, con ospiti di rilievo e importanti tournée internazionali. - Unita.tv
L’accademia nazionale di santa cecilia a roma si prepara a lanciare una stagione di concerti intensa e ricca di eventi significativi sotto la guida di massimo biscardi. Questa edizione segna un cambiamento deciso nell’identità dell’istituzione, che si propone di rafforzare il suo legame con la città attraverso un’offerta musicale ampia e trasversale che coinvolge sinfonica, musica barocca e concerti da camera. L’auditorium di renzo piano sarà il cuore pulsante di una programmazione che guarda tanto alla tradizione quanto a progetti ambiziosi e prime assolute.
Apertura della stagione con la valchiria di wagner e l’anello del nibelungo
La stagione sinfonica partirà con un evento unico per santa cecilia: la messinscena di die walküre di richard wagner nella sala santa cecilia. L’allestimento, previsto con la direzione di daniel harding e la regia di vincent huguet, vedrà la trasformazione della sala grazie alle scenografie di pierre yovanovich. Questo progetto segna un passaggio storico poiché per la prima volta l’accademia affronta l’intero ciclo dell’anello del nibelungo in forma scenica.
Un ciclo wagneriano che guarda al futuro
Il ciclo wagneriano si svilupperà nell’arco di più stagioni sino al 2028/2029 e rappresenta un’offerta musicale che roma non vedeva dal 1961. La scelta di realizzare questo mastodontico allestimento indica l’intenzione di santa cecilia di rafforzare la propria vocazione lirica oltre all’impegno sinfonico. La sfida artistica sarà sostenuta dall’alta qualità degli interpreti coinvolti, a partire da harding, già elemento centrale della stagione con più apparizioni sul podio.
Daniel harding e la stagione sinfonica: mahler, prime italiane e tour asiatico
daniel harding conferma il suo ruolo di direttore musicale protagonista con una serie di appuntamenti di spessore. Pur mantenendo il ciclo dedicato a mahler con la terza e quarta sinfonia, l’artista arricchisce la stagione con debutti importanti: la prima italiana del concerto per violino n. 7 di alexey shor affidato a gil shaham rappresenta una novità rilevante per il pubblico romano.
Harding condurrà inoltre l’orchestra in un programma articolato che comprende musiche di verdi, rachmaninoff e il concerto in sol di ravél, dove si esibirà il giovane pianista yunchan lim, vincitore del premio van cliburn. Proprio con lim l’orchestra intraprenderà un tour in asia che toccherà città come seoul, taipei, pechino e shanghai, favorendo lo scambio culturale e la visibilità internazionale dell’accademia.
Appuntamenti di rilievo con harding
Altri momenti con harding in calendario includono l’esecuzione de la creazione di haydn e concerti solistici con pianisti di richiamo come daniil trifonov e igor levit. La continuità con il repertorio di brahms segna inoltre una linea artistica netta per la stagione sinfonica.
La presenza di antonio pappano e gli altri direttori ospiti
antonio pappano, direttore emerito dell’accademia, torna in scena con due appuntamenti di rilievo. Il primo è la direzione della “grosse messe” di anton bruckner, accompagnato dal coro guidato da andrea secchi, fissata per il debutto della stagione. Successivamente, a maggio, pappano condurrà il concerto per violino di šostakovič con leonidas kavakos solista.
La stagione ospiterà poi figure di spicco come myung-whun chung, tugan sokhiev, semyon bychkov, sir john eliot gardiner, daniele gatti, jakub hrusa, charles dutoit e teodor currentzis. Quest’ultimo proporrà a marzo la sinfonia n. 13 “babij jar” di šostakovič, un’opera non ascoltata a santa cecilia dal 1998, il che aggiunge valore storico all’evento.
Direttori che segnano la differenza
Questi direttori alimentano una programmazione variegata capace di coprire diversi stili e periodi, offrendo al pubblico occasioni di ascolto molto diverse tra loro.
Musica contemporanea e barocco: rinnovato spazio alle nuove composizioni e alla tradizione
Il cartellone di santa cecilia non dimentica la musica contemporanea, con il ritorno di john adams alla direzione dell’orchestra e con prime assolute come la nuova commissione affidata a fabio vacchi, intitolata il tutto in tutti, che sarà eseguita da daniel harding.
Per la musica barocca, è atteso il debutto del maestro romano rinaldo alessandrini sul podio dell’orchestra con un concerto dedicato a vivaldi e bach, previsto per i primi mesi della stagione. In aprile sarà eseguita la passione secondo matteo di bach sotto la guida di riccardo minasi, segno di un’attenzione precisa al repertorio sacro barocco.
L’importanza degli ensemble specializzati
Questi appuntamenti integrano la presenza di ensemble e direttori specializzati, che contribuiranno a mantenere alta la qualità e l’interesse verso stili musicali meno rappresentati nei grandi cartelloni sinfonici.
Concerti da camera e ritorni attesi: artisti di fama internazionale sul palco
La stagione da camera partirà il primo novembre con un trio formato da lisa batiashvili, gautier capuçon e jean-yves thibaudet. Il programma comprende capolavori di rachmaninoff, debussy e dvořák già apprezzati in contesti internazionali.
Tra le date di rilievo ci sarà il ritorno di les musiciens du louvre con marc minkowski, accompagnati dall’omaggio ad alessandro scarlatti curato dal coro dell’accademia e dall’ensemble accademia ghislieri. Il pianista andrea lucchesini dedicherà parte della sua esibizione a luciano berio, nel centenario della nascita.
Contributi barocchi e progetti speciali
Il barocco avrà inoltre il contributo di antonio florio con l’ensemble cappella neapolitana e la voce del soprano rosa feola per un concerto dedicato a niccolò piccinni. christophe rousset dirigerà il messiah di händel con le sue compagini english baroque soloists e monteverdi choir.
Un progetto speciale prende il via con l’integrale dei quartetti di beethoven, affidata al quatuor ébène, un ciclo che si concluderà nel 2027, anno del bicentenario della morte del compositore. L’attenzione per la vocalità sarà testimoniata dal recital di asmik grigorian centrato su čajkovskij e rachmaninoff. Sul palco si alterneranno poi nomi come isabelle faust, kian soltani, andrás schiff, beatrice rana, grigory sokolov, víkingur ólafsson, arcadi volodos e lang lang che chiuderà la stagione a fine maggio.