Home Nel 2024 venduti un milione di libri cattolici, a torino l’assemblea uelci evidenzia il ruolo culturale e spirituale degli editori

Nel 2024 venduti un milione di libri cattolici, a torino l’assemblea uelci evidenzia il ruolo culturale e spirituale degli editori

Nel 2024, l’editoria cattolica in Italia registra un milione di volumi venduti, evidenziando il ruolo cruciale di UELCI e degli editori nel promuovere cultura e spiritualità nonostante le sfide del mercato.

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L’assemblea UELCI 2024 a Torino ha evidenziato la vitalità e le sfide dell’editoria cattolica in Italia, confermando un milione di volumi venduti e promuovendo strategie di sviluppo, formazione e dialogo istituzionale per rafforzare il settore. - Unita.tv

Il mondo dell’editoria cattolica gode di una particolare attenzione nel 2024, con un milione di volumi venduti secondo i dati comunicati dall’UELCI durante la recente assemblea annuale a torino. Questa cifra conferma la presenza significativa degli editori e librai impegnati nella diffusione di testi di ispirazione religiosa e culturale nel mercato italiano, nonostante le sfide che il settore attraversa. Le riflessioni sviluppate in questi giorni evidenziano l’importanza di preservare un patrimonio che supera il semplice aspetto commerciale, con un richiamo alla dimensione spirituale e formativa del libro cattolico.

La conferma del ruolo degli editori cattolici nel mercato dei libri religiosi

L’UELCI ha presentato dati precisi riguardo al sell out dei libri a tema religioso, basandosi sulle informazioni raccolte dal sistema arianna+, che monitora le vendite del settore editoriale in italia. Il tesoriere dell’associazione, rosario uccellatore, ha spiegato come questi numeri suggeriscano una continuità e persino la possibilità di ampliare la presenza culturale cattolica nel panorama editoriale. Gli editori cattolici rimangono punti di riferimento nella diffusione di opere che toccano tematiche spirituali, sociali e culturali, riuscendo a mantenere un pubblico fedele e attento ai contenuti proposti. È così che il settore mantiene un peso rilevante, anche in un contesto generale di trasformazioni e riduzione delle vendite nei libri tradizionali.

Vitalità dei libri di ispirazione cattolica

In effetti, i libri di ispirazione cattolica conservano una vitalità che non si limita al puro mercato. Si nota un interesse vivo per titoli che affrontano questioni di fede, morale, filosofia e storia del cristianesimo, che continuano ad attirare non solo lettori religiosi ma anche un pubblico più ampio, interessato al dialogo culturale e alla riflessione interiore. I dati suggeriscono che, contrariamente ad altre categorie editoriali, il settore cattolico può ancora contare su una rete di librerie dedicate e su un tessuto di appassionati lettori.

Le sfide e l’impegno di uelci fra cambiamenti e dialoghi istituzionali

Il presidente di uelci, crispino di girolamo, ha sottolineato come gli editori e i librai cattolici si trovino in un momento complesso: il mercato è segnato da molteplici difficoltà, dalla concorrenza digitale alle mutate abitudini di consumo. Eppure, il gruppo si definisce custode di un patrimonio storico e spirituale radicato in italia, con una missione che va oltre la mera produzione editoriale. La diffusione del messaggio cattolico attraverso i libri si traduce in una spinta a promuovere il dialogo e a seminare valori di speranza, fondamentali per una società che affronta incertezze.

Durante l’assemblea è stato evidenziato come uelci abbia avviato contatti importanti con l’associazione italiana editori , ottenendo un dialogo costruttivo che ha convinto l’aie a riconoscere il ruolo dell’associazione nel tavolo della filiera editoriale. Questo percorso continuerà con incontri programmati con il ministero guidato da alessandro giuli, nel tentativo di portare a una rappresentanza efficace degli editori cattolici in sede istituzionale. L’obiettivo è quello di avere un peso nella definizione delle politiche editoriali e salvaguardare gli interessi delle librerie specializzate che rappresentano un canale di vendita cruciale per il settore.

Strategie per la sopravvivenza e lo sviluppo

Questo dialogo non è solo formale ma riflette un tentativo concreto di inventare strategie di sopravvivenza e sviluppo, non affidandosi unicamente al mercato ma attivando collaborazioni e progetti condivisi. L’assemblea si è fatta dunque occasione di riflessione e confronto, dove le posizioni sono state messe a fattor comune per definire idee di lavoro e una direzione chiara. Gli editori si muovono con consapevolezza per non perdere un terreno faticosamente conquistato e per evitare che il catalogo culturale cattolico si riduca a un nucleo troppo ristretto.

Discussioni sul futuro delle librerie cattoliche e sulla formazione degli operatori

Al centro del dibattito sono finite anche le librerie cattoliche, rappresentate dal vicepresidente fabrizio cattaneo, che ha messo in luce le difficoltà nel mantenere aperti i punti vendita specializzati. La crisi dei piccoli negozi è un problema noto da anni, aggravato dal cambiamento delle abitudini d’acquisto e dal diffondersi degli acquisti online. Nonostante ciò, il comparto si mostra vivo e capace di adattamenti, soprattutto dove si sostiene una rete di relazioni con le comunità locali e con i consumatori attenti a temi specifici legati alla fede.

La vicepresidente monica pairone ha proposto nuove modalità di formazione e scambio fra i soci delle librerie e delle case editrici cattoliche. La necessità di preparare figure con competenze specifiche, non solo sul prodotto ma anche sulla capacità di comunicare la cultura cattolica, è stata ritenuta fondamentale. Pairone ha citato il cardinale mendonça, il quale ha invitato gli operatori a riflettere sulla propria identità: «essere cattolici editori e non editori cattolici». Questo monito gira attorno all’idea di mettere al centro il messaggio e non solo il marchio o la categoria produttiva.

Percorsi di formazione specifica

La formazione prevista prenderà in considerazione aspetti tecnici, editoriali e pastorali, per aiutare librerie e editori a interpretare meglio il proprio ruolo nei territori serviti. L’assemblea ha mostrato interesse su questo tema, pensando a workshop, incontri e momenti di scambio che facilitino la creazione di una comunità professionale più coesa e preparata ad affrontare i tempi in corso.

I momenti istituzionali e le nomine chiave dell’assemblea uelci

Non sono mancati i momenti di attenzione verso figure significative del mondo editoriale cattolico: la memoria di giorgio raccis, il compianto direttore del consorzio per l’editoria cattolica, ha aperto la giornata di lavori. È stato ricordato il suo impegno a favore della diffusione di libri di qualità e la sua figura ha rappresentato un punto di riferimento per molti associati.

Tra i saluti ufficiali è arrivato anche quello del cardinale matteo zuppi, presidente della conferenza episcopale italiana, che ha voluto sottolineare l’epoca sfidante che tutti vivono, richiedendo una maggiore profondità e riflessione nella produzione culturale e nella missione degli editori cattolici.

L’assemblea ha infine votato la nomina a presidente onorario di gianni cappelletto, già guida dell’associazione per 12 anni, riconoscendo il suo contributo alla crescita e al radicamento del gruppo. La chiusura dei lavori è stata affidata alla benedizione di don antonio rizzolo, recentemente entrato nel consiglio di presidenza dopo anni di direzione di famiglia cristiana. Un momento denso di senso per consolidare l’impegno nel campo editoriale ecclesiale, proiettandosi verso i prossimi anni del comparto.