Molenbeek: la chiesa di San Giovanni Battista ospita un iftar, scatenando polemiche e dibattiti
La chiesa di San Giovanni Battista a Molenbeek ha ospitato un Iftar per 500 persone, suscitando dibattiti sulla coesione culturale e l’inclusività in Belgio, mentre il comitato locale promuove la diversità.

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La decisione della chiesa di San Giovanni Battista a Molenbeek, in Belgio, di accogliere circa 500 persone per festeggiare l’Iftar, il pasto che segna la fine del digiuno del Ramadan, ha suscitato un acceso dibattito. L’evento, tenutosi domenica, è parte delle iniziative legate alla candidatura di Molenbeek come Capitale Europea della Cultura 2030, ma ha sollevato non poche critiche e discussioni.
Un evento significativo in un contesto culturale complesso
L’Iftar è un momento importante per i musulmani, segnando la rottura del digiuno durante il mese sacro del Ramadan. Questo evento ha visto la partecipazione di oltre 500 individui provenienti da diverse origini culturali e sociali, riuniti in un luogo che di solito non celebra tali occasioni, come una chiesa cattolica, specialmente durante il periodo di Quaresima. L’iniziativa è stata promossa dal comitato Molenbeek For Brussels 2030, con l’intento di dimostrare la solidarietà e l’inclusività della comunità locale.
Fatima Zibouh e Jan Goossens, co-leader del comitato, hanno evidenziato come lo slogan dell’evento, “Sadaka”, che significa generosità, rappresenti valori fondamentali per la comunità. L’obiettivo è quello di mostrare all’Europa la ricchezza della diversità culturale presente a Molenbeek, un’area che ha dovuto affrontare sfide significative negli ultimi anni, inclusi gli attacchi terroristici del 2016.
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Durante la celebrazione, sono stati serviti pasti caldi, bevande e dolci preparati dalla comunità locale, creando un’atmosfera di condivisione e convivialità. La musica suonata da membri delle comunità musulmane e cristiane ha ulteriormente arricchito l’evento, sottolineando l’importanza della coesione sociale.
Le reazioni dell’opinione pubblica e il dibattito online
Le immagini della chiesa di San Giovanni Battista, con tavole imbandite e sedie di legno, hanno rapidamente fatto il giro del web, generando reazioni contrastanti. Mentre alcuni hanno accolto con favore l’iniziativa, evidenziando il valore dell’inclusività e della solidarietà, altri hanno espresso forti critiche. Alcuni utenti sui social media hanno sottolineato che le chiese dovrebbero rimanere luoghi sacri per la fede cristiana, suggerendo che un evento simile non sarebbe accettabile in una moschea durante le festività cristiane.
Le opinioni si sono polarizzate, con alcuni commentatori che hanno lamentato una perdita di identità culturale, affermando che il Belgio stia perdendo la sua tradizione. Altri, invece, hanno sottolineato l’importanza di momenti di condivisione e dialogo tra culture diverse, evidenziando come la diversità possa arricchire la comunità.
Un passo verso la riconciliazione culturale
L’evento dell’Iftar nella chiesa di Molenbeek rappresenta un tentativo significativo di superare le divisioni e gli stereotipi che hanno caratterizzato la comunità negli ultimi anni. A nove anni dagli attacchi di Bruxelles e a dieci da quelli di Parigi, Molenbeek cerca di affermare la propria identità attraverso la celebrazione della diversità culturale. La speranza è che iniziative come questa possano contribuire a costruire un futuro più inclusivo e coeso, dove le differenze siano celebrate piuttosto che temute.
La chiesa di San Giovanni Battista, quindi, non è solo un luogo di culto, ma diventa un simbolo di un dialogo possibile tra fedi e culture diverse, un passo verso una maggiore comprensione e accettazione reciproca.