Milano si appresta a vivere un’importante trasformazione con l’apertura di un nuovo parco termale, un progetto che promette di arricchire l’offerta di benessere della città . Situato nelle ex scuderie De Montel, il centro termale è frutto di un attento restauro e di un’innovativa riqualificazione, destinato a diventare un punto di riferimento per residenti e turisti. La struttura, che aprirà ufficialmente il 1 aprile, rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità e l’inclusione, con l’obiettivo di attrarre un numero crescente di visitatori.
La storia del restauro e la sorgente termale
Il progetto di riqualificazione ha avuto inizio con la scoperta di una sorgente termale a 396 metri di profondità , una risorsa preziosa che ha reso possibile la creazione di un parco termale unico a Milano. La storicità dell’architettura liberty progettata dall’architetto Vietti Violi, abbandonata nel secondo dopoguerra, ha richiesto un intervento conservativo di grande portata. Grazie al bando “Reinventing Cities” del 2017, Milano ha avviato un percorso di recupero di aree pubbliche dismesse, mirando a una maggiore efficienza e sostenibilità .
Il restauro ha riportato alla luce non solo la sorgente, ma anche l’eleganza degli spazi, trasformando le ex scuderie in un ambiente accogliente e rilassante. La presenza di una cascata all’ingresso accoglierà i visitatori, che potranno immergersi in un’atmosfera di benessere, lontana dai rumori e dagli odori del passato. La struttura è stata progettata per garantire un’esperienza sensoriale unica, con oli essenziali e ambienti curati nei minimi dettagli.
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Un centro termale all’avanguardia
Il nuovo parco termale si estende su una superficie totale di 16.000 metri quadri, di cui 6.000 interni e 10.000 dedicati al parco e alla corte. Gli spazi interni sono stati progettati per offrire una varietà di esperienze benessere, con dieci vasche termali, bagni turchi, hammam e cabine per trattamenti e massaggi. Ogni area è pensata per ricreare l’atmosfera dei convivi romani, con percorsi di galleggiamento simili a quelli del Mar Morto e una sauna in legno di pino cembro.
Massimo Caputi, presidente di Terme & Spa Italia, ha sottolineato l’importanza di un restauro filologico, realizzato sotto la supervisione della Sovrintendenza. La struttura è stata progettata per essere a zero emissioni, un aspetto fondamentale per il rispetto dell’ambiente. Il progetto ha richiesto un investimento di 57 milioni di euro, con l’obiettivo di creare un polo di attrazione per il turismo milanese.
Impatto economico e culturale
L’apertura del parco termale rappresenta un’opportunità significativa per la città di Milano, con l’intenzione di attrarre circa 300.000 visitatori all’anno. Questo nuovo polo del benessere non solo contribuirà alla destagionalizzazione del turismo, ma offrirà anche posti di lavoro a 150 persone, tra diretti e indiretti. Andrea Cornetti, amministratore delegato di Azimut sgr, ha evidenziato come il progetto unisca benessere, inclusione e sostenibilità , contribuendo alla rigenerazione di una zona fondamentale per Milano.
In aggiunta alle esperienze termali, il parco prevede l’allestimento di spettacoli e mostre d’arte negli spazi esterni, arricchendo ulteriormente l’offerta culturale della città . Con la piantumazione di 3.500 alberi e l’impegno a piantarne altrettanti nei prossimi dieci anni, il progetto si inserisce in un contesto di attenzione verso l’ambiente e la qualità della vita urbana.
Milano, da sempre simbolo di cultura, moda e ristorazione, si prepara a completare il suo mosaico con un nuovo spazio dedicato al benessere, rispondendo così a una domanda crescente di luoghi di relax e rigenerazione.
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