Il 30 marzo 2025, Milano si prepara a inaugurare il Roseto di Bam, un progetto ambizioso che promette di arricchire la città con la più vasta collezione di rose mai vista. Situato all’interno della Biblioteca degli Alberi, questo spazio di 600 metri quadrati non è solo un omaggio alla bellezza dei fiori, ma anche un’importante iniziativa per la valorizzazione della biodiversità urbana. Con oltre 120 varietà di rose, il roseto si propone di diventare un punto di riferimento per i milanesi e non solo, offrendo un’esperienza sensoriale unica.
Un progetto che affonda le radici nel passato
Il Roseto di Bam è il risultato di un progetto avviato nel 2021, tre anni dopo l’apertura della Biblioteca degli Alberi. Francesca Colombo, direttrice generale culturale di Bam, sottolinea l’importanza di questo spazio come un regalo per la comunità . «La rosa ha radici profonde nella storia dell’umanità e nelle origini di ogni civiltà », afferma Colombo, evidenziando la varietà e la bellezza delle rose che saranno presenti nel giardino. Con circa 250 specie naturali di rose, la selezione per il roseto include 90 varietà , tutte scelte per adattarsi alle condizioni climatiche milanesi.
Un viaggio tra colori e profumi
Il Roseto non si limita a essere un semplice giardino, ma rappresenta un’opera d’arte vivente. Le rose sono disposte in otto aiuole, progettate dagli architetti paesaggisti Franco Giorgetta e Gloria Montini. Giorgetta, appassionato di rose e membro di giurie internazionali, ha curato la disposizione delle varietà in gruppi, puntando su quelle più rappresentative. La presenza di rose antiche, spesso dimenticate, si affianca a varietà moderne, come la Rosa di Bam, creata appositamente da Beatrice Barni del Vivaio Barni. Questo mix di storia e innovazione offre ai visitatori un’esperienza visiva e olfattiva senza precedenti.
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Biodiversità e educazione ambientale
Il Roseto di Bam non è solo un luogo di bellezza, ma anche un centro di educazione alla biodiversità . Colombo spiega che l’obiettivo è sensibilizzare i cittadini sull’importanza degli spazi verdi in città . La varietà di colori e forme delle rose trasforma il giardino in uno spazio affascinante e rilassante, ma è anche un elemento integrato nel progetto più ampio di valorizzazione della biodiversità del Parco. Attraverso attività educative, il roseto si propone di diventare un luogo di incontro e apprendimento per tutti.
Un ecosistema vivente
Il roseto ospita non solo rose, ma anche piante nutrici e nettarifere, essenziali per la sopravvivenza degli insetti impollinatori. Nel giardino si possono trovare piante come il cardo e il biancospino, che offrono rifugio e cibo per insetti come api e farfalle. Gustavo Gandini, docente di genetica animale, sottolinea l’importanza di creare un habitat ricco di biodiversità . «Un parco senza biodiversità non ha più senso», afferma, evidenziando che la varietà di piante e animali contribuisce a un ambiente urbano più sano.
Iniziative per l’inclusione
Il Roseto di Bam si distingue anche per il suo impegno verso l’inclusione sociale. Grazie alla collaborazione con diverse associazioni, il giardino sarà accessibile a tutti, comprese le persone con disabilità . Sono previsti percorsi tattili e rampe per facilitare l’accesso, rendendo il roseto un luogo fruibile per ogni visitatore. Colombo sottolinea l’importanza di questo progetto inclusivo, che mira a migliorare l’integrazione sociale e a garantire che tutti possano godere della bellezza della natura.
Un futuro fiorito per Milano
Con l’inaugurazione del Roseto di Bam, Milano si prepara a diventare un esempio di come la bellezza e la biodiversità possano convivere in un contesto urbano. Questo nuovo spazio non solo arricchisce il panorama cittadino, ma rappresenta anche un passo importante verso una maggiore consapevolezza ambientale. La città abbraccia così un futuro in cui la natura e la cultura si intrecciano, offrendo ai cittadini un luogo di bellezza, apprendimento e rispetto per l’ambiente.