Meno del 20% delle famiglie italiane saranno coppie con figli entro il 2040, cresce la popolazione sola
L’Italia affronta una trasformazione familiare con un calo delle coppie eterosessuali con figli e un aumento di persone sole, richiedendo nuove risposte pastorali e sociali per le famiglie moderne.

L’articolo analizza la trasformazione delle famiglie in Italia, evidenziando il calo delle coppie con figli e l’aumento delle persone sole, e sottolinea l’urgenza di una pastorale più inclusiva e realistica, capace di rispondere alle nuove sfide sociali e familiari. - Unita.tv
Il quadro delle famiglie in Italia sta cambiando drasticamente: secondo i dati più recenti solo il 28,2% sono coppie eterosessuali con figli. La quota di persone che vivono sole supera il 40%, con una prevalenza di donne anziane. Le previsioni parlano di un’ulteriore diminuzione delle coppie con figli entro il 2040, che scenderanno sotto il 20%, mentre quasi la metà degli italiani vivrà da sola. Questi dati danno il via a un dibattito sulla complessità delle forme familiari nella società contemporanea e sulle risposte necessarie da parte della pastorale e delle istituzioni, come emerso durante un incontro all’Istituto Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e della famiglia.
L’evoluzione della famiglia e le nuove sfide sociali in italia
L’Italia si avvicina a una trasformazione radicale nel profilo delle famiglie. Le tradizionali coppie eterosessuali con figli non rappresentano più la maggioranza, mentre aumenta il numero di persone sole, soprattutto donne anziane. Questa tendenza è documentata anche da istituti di ricerca e previsioni demografiche che indicano un calo sotto il 20% per le coppie con figli entro il 2040. Questa realtà induce a riflettere sul fatto che i modelli familiari si fanno sempre più diversificati: ci sono famiglie allargate, ricostituite, senza figli, omogenitoriali.
Pluralità di modelli familiari e problemi sociali
La pluralità di questi modelli rende difficile applicare categorie uniche e normative rigide. Si deve quindi partire da una valutazione realistica e non idealizzata della famiglia contemporanea. I numeri mettono anche in evidenza problemi sociali significativi: 90 mila minori sono affidati ai servizi sociali, e oltre 8 mila ogni anno vengono allontanati dalle famiglie soprattutto per motivi legati all’educazione. In questi casi spesso mancano percorsi di accompagnamento da parte delle comunità cristiane, che sono chiamate a ripensare il loro ruolo.
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La pastorale cattolica e l’accompagnamento delle famiglie moderne
Il contesto attuale sollecita un cambiamento nel modo di affrontare le esigenze e difficoltà delle famiglie. Il cardinale Baldo Reina e altri esperti intervenuti al convegno hanno sottolineato la necessità di superare la «retorica della famiglia ideale» che fino ad oggi ha dominato l’approccio pastorale. Questo ideale spesso ignora le fratture e le crisi che molte famiglie vivono, come separazioni, conflitti o situazioni di difficoltà educativa.
L’esempio portato riguarda anche i figli che non si identificano in un genere preciso: il portale del governo italiano segnala 95 gruppi di supporto, ma nessuno giunge da associazioni cattoliche. La mancanza di presenze della Chiesa in certi ambiti di sostegno sottolinea l’urgenza di sviluppare nuovi modelli di accompagnamento e ascolto. Papa Francesco, già nel numero 36 di Amoris Laetitia, ha invitato a una pastorale che accolga la famiglia così com’è, senza inseguire un modello astratto e astratto di matrimonio perfetto.
Nuovi modelli di pastorale famigliare
La mancanza di presenza in alcuni ambiti evidenzia la necessità di una pastorale più inclusiva e consapevole delle diversità e complessità della famiglia moderna.
Il family global compact e il ruolo delle università cattoliche
Tra le iniziative per far fronte alle sfide emergenti figura il Family Global Compact, presentato dalla sottosegretaria Gabriella Gambino durante l’incontro all’Istituto Giovanni Paolo II. Questo progetto mira a costruire un pensiero cristiano più concreto e attuale sulla famiglia. Cerca di spingere a un dibattito più aperto, fondato su dati reali, e di inserire questa riflessione nella formazione offerta dalle università cattoliche. L’obiettivo è superare visioni rigide e offrire strumenti utili per la pastorale e per gli ambiti educativi.
Il dialogo tra esperti come Luciano Moia, Andrea Grillo e Filippo Orden mette in evidenza che è necessario un cambio di prospettiva, che tenga conto della complessità delle situazioni familiari. La collaborazione multidisciplinare risulta fondamentale per smontare stereotipi e riconoscere la varietà dei legami affettivi e sociali che oggi si configurano attorno alla famiglia.
Il contributo del libro di vincenzo rosito alla riflessione sulla famiglia
Il volume “Famiglia e apprendimento sociale” di Vincenzo Rosito offre un contributo importante in questo senso. L’autore propone di abbandonare il mito della famiglia perfetta, tipico di approcci più tradizionali, per adottare una prospettiva che guarda alla famiglia nel contesto storico, sociologico e antropologico. Si tratta di rivedere le categorie con cui si studia la famiglia, ampliando il dialogo tra discipline e rielaborando la storia delle relazioni familiari.
Evoluzione educativa e mutamenti sociali
Il libro affronta anche l’evoluzione educativa che interessa le famiglie, soffermandosi sulle implicazioni sociali di questo mutamento. Rosito invita a riconoscere la mutevolezza e la creatività che caratterizzano le forme di alleanza e convivenza oggi, sollecitando una lettura della realtà che non rinchiuda la famiglia in schemi rigidi. I risultati della ricerca permettono di guardare alle famiglie con nuovi occhi, più attenti alle differenze e alle necessità reali.
Nel dibattito che si è svolto all’Istituto Giovanni Paolo II viene evidenziato che occorre mettere in conto una pluralità di modelli e approcci, per accompagnare con maggiore consapevolezza e concretezza le trasformazioni sociali in atto. Sullo sfondo resta la sfida di offrire risposte educative e pastorali puntuali, capaci di dialogare con le famiglie così come la società italiana le presenta oggi.