La compagnia teatrale Ragazzi in Gamba: un viaggio nel mondo di Shakespeare con attori con disabilità

La compagnia teatrale Ragazzi in Gamba di Como, composta da 15 attori con sindrome di Down, celebra la Giornata mondiale della sindrome di Down portando in scena opere di Shakespeare, inclusa Amleto.
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La compagnia teatrale Ragazzi in Gamba: un viaggio nel mondo di Shakespeare con attori con disabilità - unita.tv

La Giornata mondiale della sindrome di Down offre l’occasione per mettere in luce storie significative e ispiratrici. Tra queste, spicca quella della compagnia teatrale Ragazzi in Gamba, attiva a Como dal 2001. Composta da 15 attori con sindrome di Down, la compagnia si distingue per il suo impegno nel portare in scena opere di Shakespeare, contribuendo a una visione inclusiva e innovativa del teatro.

La nascita e l’evoluzione della compagnia

Ragazzi in Gamba è stata fondata a Como nel 2001 con l’intento di creare uno spazio di espressione per attori con disabilità. Nel corso degli anni, la compagnia ha visto crescere il numero dei suoi membri e ha ampliato il proprio repertorio, affrontando diverse opere teatrali. Oggi, il gruppo è composto da attori di età compresa tra i 14 e i 44 anni, affiancati da due attrici e due registi senza disabilità. Questo mix di talenti ha permesso alla compagnia di sviluppare un linguaggio unico e riconoscibile.

Nel 2015, la compagnia ha intrapreso un percorso di maggiore professionalizzazione, grazie all’ingresso di Davide Marranchelli e Alice Pavan come registi. Da quel momento, il focus si è spostato su opere di Shakespeare, con titoli emblematici come “Giulietta e Romeo“, “Sogno di una mezza estate“, “La dodicesima notte” e, più recentemente, “Amleto“. Questo cambiamento ha segnato una svolta importante per la compagnia, che ha deciso di non essere più vista come un gruppo di attori con disabilità, ma come una compagnia teatrale a tutti gli effetti, capace di esprimere il proprio linguaggio artistico.

L’importanza di Shakespeare nel repertorio

La scelta di concentrarsi su Shakespeare non è casuale. Il regista Marranchelli spiega che il teatro shakespeariano è caratterizzato da una forte componente fisica, che richiede agli attori di lavorare intensamente sulla gestualità e sulla mimica. Questo approccio consente di esplorare una vasta gamma di emozioni e situazioni, rendendo l’esperienza teatrale ancora più coinvolgente.

Inoltre, portare in scena opere di Shakespeare rappresenta una sfida simbolica: si desidera contrastare l’idea che esista un “teatro per disabili” separato dal “teatro” in senso stretto. Attraverso la reinterpretazione di testi classici, Ragazzi in Gamba mira a riaffermare il valore del teatro come forma d’arte universale, capace di abbracciare ogni tipo di espressione e di attore.

La sfida di portare in scena Amleto

Dopo aver affrontato diverse commedie, la compagnia ha deciso di cimentarsi con “Amleto“, una delle tragedie più celebri di Shakespeare. Questo progetto, che ha richiesto tre anni di lavoro, ha rappresentato una vera e propria sfida per gli attori. Marranchelli sottolinea che il processo di preparazione ha messo alla prova le capacità emotive e interpretative di ciascun membro della compagnia.

Un aspetto interessante del lavoro svolto è la gestione delle emozioni legate ai personaggi. Alcuni attori hanno dovuto affrontare situazioni difficili, come interpretare ruoli che comportano conflitti o aggressività. Questo ha portato a momenti di crisi, in cui gli attori si sono trovati a dover distinguere tra la propria identità e quella del personaggio. Attraverso esercizi di gruppo e momenti di condivisione, la compagnia ha lavorato per superare queste difficoltà, creando un ambiente di supporto e comprensione.

L’approccio del regista e le dinamiche di gruppo

Lavorare con una compagnia di attori con disabilità presenta sfide uniche, ma anche opportunità straordinarie. Marranchelli evidenzia come il suo compito di regista richieda una continua adattabilità e una sensibilità particolare nei confronti delle diverse personalità e abilità degli attori. Ogni membro della compagnia porta con sé un bagaglio di esperienze e caratteristiche che possono arricchire la rappresentazione.

Le difficoltà tecniche, come la gestione della timidezza o l’adattamento alle luci del palco, sono aspetti che richiedono un’attenzione particolare. Il regista deve trovare modi creativi per incoraggiare gli attori a esprimersi, sia attraverso la comicità che attraverso momenti di profonda drammaticità. Questo approccio stimolante non solo arricchisce l’esperienza teatrale, ma contribuisce anche alla crescita personale di ciascun attore.

Ragazzi in Gamba rappresenta un esempio luminoso di come il teatro possa essere un mezzo potente per l’inclusione e l’espressione artistica, dimostrando che il talento non conosce barriere.

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