il liceo scientifico nino cortese di maddaloni vince mad for science 2025 con progetto su microrganismi marini e biofertilizzanti
Il liceo scientifico Nino Cortese di Maddaloni vince il concorso Mad for Science con un progetto innovativo sui microrganismi marini, ricevendo un premio di 75 mila euro per potenziare il laboratorio.

Il liceo scientifico Nino Cortese di Maddaloni ha vinto la nona edizione di Mad for Science con un progetto su microrganismi marini come biofertilizzanti per il pomodoro riccio casertano, ottenendo un premio di 75 mila euro per potenziare il laboratorio di scienze. - Unita.tv
Il liceo scientifico Nino Cortese di Maddaloni, provincia di Caserta, ha conquistato il primo premio della nona edizione di Mad for Science, il concorso nazionale promosso dalla Fondazione Diasorin ETS. Il progetto presentato mira a isolare microrganismi dalle acque del mare per impiegarli come biofertilizzanti nella coltivazione del pomodoro riccio casertano, puntando a pratiche agricole più sostenibili e vicine alle realtà locali. La vittoria assegna alla scuola un contributo di 75 mila euro, destinato al potenziamento del laboratorio di scienze per l’anno scolastico in corso.
Dettagli sul progetto vincitore e il team che lo ha realizzato
Il progetto “le risorse invisibili del mare” ha focalizzato l’attenzione sullo studio di microrganismi marini, la cui presenza non è percepibile ad occhio nudo ma che possono svolgere un ruolo fondamentale nell’agricoltura. Gli studenti coinvolti – Giorgia Cirma, Elisabetta Di Nuzzo, Valentino Granatello, Gianluca Quintavalle e Salvatore Rossino – hanno lavorato sotto la guida della docente Emma Sanzari. L’idea si concentra sull’estrazione e l’analisi di questi microorganismi per trasformarli in biofertilizzanti capaci di supportare la crescita del pomodoro riccio tipico della zona di Caserta.
L’obiettivo è valorizzare le risorse naturali locali, limitando l’uso di sostanze chimiche dannose per l’ambiente. Il progetto combina ricerca scientifica e rispetto per l’agricoltura tradizionale, fornendo un modello replicabile per altre colture e realtà territoriali. Il premio di 75 mila euro ottenuto servirà ad attrezzare il laboratorio con strumenti e materiali utili a proseguire questa linea di indagine e sperimentazione.
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Premi e classifiche dal secondo al quinto posto
Al secondo posto si è piazzato il liceo scientifico Majorana-Corner di Mirano con un progetto dal titolo “DNA, piante e innovazione: la sfida per un’acqua pulita”, che ha ricevuto 45 mila euro. La sfida presentata ha riguardato soluzioni biotecnologiche per la depurazione dell’acqua, affrontata mediante un approccio genetico innovativo.
Il terzo premio è stato assegnato all’Istituto tecnico agrario Carlo Gallini di Voghera per il progetto “Foglie in fermento – dalla natura all’energia”, con un contributo di 30 mila euro. Dedicato alla trasformazione di risorse naturali in energia alternativa, questo lavoro ha messo a fuoco il potenziale delle fermentazioni biologiche.
Altri istituti sono stati riconosciuti con il premio finalisti, del valore di 10 mila euro ciascuno. Si tratta del liceo scientifico Piero Martinetti di Caluso , dell’Istituto tecnico tecnologico Luigi Dell’Erba di Castellana Grotte , del liceo scientifico Antonio Vallone di Galatina , del liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Jesi e dell’istituto tecnico tecnologico Da Vinci-De Giorgio di Lanciano . Queste scuole si sono distinte per la qualità dei lavori e per l’impegno dimostrato nella competizione.
Come si è svolta la nona edizione del concorso mad for science a torino
L’evento di quest’anno si è tenuto a Torino giovedì scorso e ha visto la partecipazione degli 8 migliori istituti selezionati su oltre 140 scuole provenienti da tutta Italia. Il concorso ha rivolto particolare attenzione al tema “risorse naturali e salute: come la ricerca biotecnologica ci aiuta a salvaguardare persone e ambiente”.
I team finalisti hanno superato selezioni rigorose, dimostrando originalità e rigore scientifico. Il premio totale messo in palio è stato di 200 mila euro, uno dei montepremi più consistenti in ambito scolastico per progetti dedicati alla scienza. La manifestazione costituisce uno spazio dove giovani studenti possono mettere alla prova conoscenze e creatività, confrontandosi su questioni di attualità e rilevanza sociale.
La giuria e i criteri di valutazione dei progetti finalisti
La valutazione dei progetti è stata affidata a una giuria d’eccezione composta da ricercatrici e professori universitari. Tra loro spiccava Francesca Pasinelli, presidente della Fondazione Diasorin e capo della giuria, insieme a figure come Irene Bozzoni, biologa molecolare dell’Università La Sapienza di Roma, e Raffaella Di Micco, esperta di terapia genica presso l’Istituto San Raffaele di Milano.
Il panel di esperti ha esaminato i lavori seguendo criteri di innovazione, applicabilità, rigore scientifico e chiarezza nella presentazione. La presidente Pasinelli ha evidenziato come l’impegno dei giovani e delle scuole dimostri il valore della cultura scientifica in Italia e sottolineato l’importanza di Mad for Science come trampolino verso una cittadinanza più consapevole sulle tematiche scientifiche.
Il ruolo di fondazione diasorin e il futuro del concorso mad for science
Fondazione Diasorin segue da anni questo concorso con l’obiettivo di incoraggiare lo studio scientifico e la ricerca tra gli studenti secondari, spingendoli a sviluppare idee concrete e progetti di livello. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito riconosce Mad for Science come iniziativa di valorizzazione delle eccellenze, conferendo al concorso un’importanza formale nel mondo scolastico.
L’ente è accreditato come formatore per il periodo 2025-2027, permettendo così di offrire percorsi dedicati sia agli alunni sia agli insegnanti. La decima edizione, prevista per il 2026, sarà un momento cruciale per celebrare un decennio di promozione della cultura scientifica, con eventi e attività che raccoglieranno i frutti del lavoro svolto finora.
Finora Mad for Science ha coinvolto oltre 600 scuole in tutta Italia e ha investito più di un milione e mezzo di euro nel sostegno alle idee scientifiche nate nelle aule, creando un legame tra ricerca e didattica concreta nel paese. Gli scorsi vincitori, come i licei di Olgiate Comasco, Catania e Napoli, confermano la portata nazionale di questa iniziativa.