Nei giorni scorsi, Parma è stata teatro di una manifestazione di grande rilevanza, con la partecipazione di circa 20mila persone unite nella richiesta di maggiori controlli e sicurezza riguardo alla carne sintetica e agli alimenti coltivati in laboratorio. Questo evento, organizzato da Coldiretti, ha messo in luce le preoccupazioni di molti cittadini riguardo alla commercializzazione di questi prodotti, spesso considerati poco regolamentati. L’obiettivo della manifestazione era quello di giungere pacificamente presso la sede dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare per richiedere un confronto diretto su un tema che suscita un forte interesse tra la popolazione.
La mobilitazione di Coldiretti e il significato della manifestazione
Il corteo di Parma ha visto sventolare una miriade di bandiere gialle di Coldiretti, simbolo di una mobilitazione che non si oppone all’Unione Europea o all’EFSA, ma che si concentra sulla tutela della salute dei cittadini e sulla salvaguardia del vero Made in Italy. Tra le richieste avanzate dall’associazione, vi è la necessità di nuove tutele per la filiera alimentare italiana, al fine di proteggere i produttori locali dalle ingerenze estere. La manifestazione ha rappresentato un chiaro segnale di come la popolazione sia disposta a mobilitarsi per difendere i propri diritti e la qualità degli alimenti che consuma.
L’incontro tra Coldiretti e l’EFSA: un passo verso controlli più rigorosi
Durante l’incontro tra Coldiretti e l’EFSA, l’Autorità ha mostrato un’apertura significativa verso le istanze presentate. Coldiretti ha sottolineato che la carne sintetica non può essere considerata semplicemente un “nuovo alimento”, ma deve seguire un iter di commercializzazione simile a quello dei farmaci. Questo approccio mira a garantire che i prodotti siano sicuri per il consumo umano. Inoltre, è stata sollevata l’importanza di garantire la reciprocità delle importazioni e la tracciabilità dei prodotti, con l’implementazione di un nuovo codice doganale che impedisca la vendita di prodotti esteri spacciati per italiani.
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L’impegno dell’EFSA per una maggiore trasparenza alimentare
L’EFSA ha accolto con interesse le richieste di Coldiretti e dei manifestanti, impegnandosi a condurre analisi più approfondite sulla carne sintetica e sugli alimenti coltivati in laboratorio. Questo impegno include l’esecuzione di test clinici e pre-clinici per valutare la sicurezza di questi prodotti. Coldiretti ha annunciato che la propria battaglia non si fermerà a Parma, ma continuerà fino a Bruxelles, con l’obiettivo di promuovere una nuova regolamentazione comunitaria che garantisca maggiore trasparenza nel settore alimentare. La mobilitazione di Parma rappresenta quindi un passo significativo verso una maggiore consapevolezza e sicurezza alimentare in Europa.
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