Celebrazione dei 50 anni di sacerdozio di Don Julian Carrón al Santuario di Caravaggio

Il 22 marzo 2025, il Santuario di Caravaggio ospiterà la celebrazione dei 50 anni di sacerdozio di Don Julian Carrón, ex Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione.
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Celebrazione dei 50 anni di sacerdozio di Don Julian Carrón al Santuario di Caravaggio - unita.tv

Il 22 marzo 2025, il Santuario di Caravaggio, situato nella provincia di Bergamo, ospiterà una celebrazione speciale per commemorare i 50 anni di sacerdozio di Don Julian Carrón. Questo evento rappresenta un momento significativo non solo per il sacerdote spagnolo, ma anche per la Fraternità di Comunione e Liberazione, di cui Carrón è stato Presidente dal 2005 al 2021. La celebrazione, che avrà inizio alle ore 16 con una Santa Messa, segna un traguardo importante nella vita di un uomo che ha dedicato la sua esistenza alla guida spirituale e alla diffusione del carisma di Don Luigi Giussani.

La vita e il ministero di Don Julian Carrón

Don Julian Carrón è nato nel 1950, nei pressi di Cáceres, in Spagna. La sua ordinazione sacerdotale è avvenuta il 19 marzo 1975 a Madrid, un evento che ha segnato l’inizio di un lungo cammino di servizio nella Chiesa. Carrón è stato scelto personalmente da Don Luigi Giussani per guidare il movimento di Comunione e Liberazione, un compito che ha assunto con dedizione e passione, mantenendo viva la visione e il carisma del fondatore anche dopo la sua morte. La sua leadership è stata caratterizzata da un forte impegno nel promuovere la fede cristiana e nel sostenere i membri del movimento in un periodo di sfide per la Chiesa.

Durante il suo mandato, Carrón ha saputo coniugare la tradizione con le necessità contemporanee, portando avanti un messaggio di speranza e di unità. La sua capacità di comunicare e di relazionarsi con le persone ha reso il suo ministero particolarmente efficace, permettendo a molti di avvicinarsi alla fede e di vivere un’esperienza di comunità autentica. La celebrazione dei suoi 50 anni di sacerdozio non è solo un riconoscimento del suo operato, ma anche un momento di riflessione sull’importanza del sacerdozio nella vita della Chiesa.

Il messaggio di Comunione e Liberazione

In vista di questa importante celebrazione, Davide Prosperi, attuale Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, ha voluto esprimere la sua gratitudine e quella del movimento nei confronti di Don Carrón. Nel suo messaggio, Prosperi ha sottolineato il valore del sacerdozio e il significato che Carrón ha avuto per la comunità. Nonostante la sua assenza, essendo in viaggio in Brasile per l’Assemblea dei Responsabili di Comunione e Liberazione del Sud America, il suo pensiero è rivolto a chi parteciperà alla celebrazione, evidenziando l’importanza della figura di Carrón nel cammino di fede di molti.

Il messaggio di Prosperi si fa eco della grande vocazione di Carrón, che ha guidato Comunione e Liberazione con spirito di sacrificio e dedizione. La sua presenza ha rappresentato un dono per il movimento, contribuendo a formare una comunità coesa e impegnata. Prosperi ha anche ricordato le parole di Don Carrón riguardo all’incontro con Don Giussani, evidenziando come questo legame abbia influenzato profondamente la sua vita e la sua missione.

Riflessioni sul sacerdozio e la missione

Il sacerdozio, come sottolineato da Prosperi, è un dono straordinario che permette di servire la comunità e di portare la presenza di Dio tra gli uomini. Citando Benedetto XVI, il messaggio mette in luce l’importanza dell’umiltà nel servizio ecclesiale. Carrón ha incarnato questa umiltà, dimostrando come un sacerdote possa essere un canale attraverso cui Dio opera nella vita delle persone. La celebrazione dei suoi 50 anni di sacerdozio è quindi un’opportunità per riflettere sul significato profondo di questa vocazione e sull’impatto che ha avuto nella vita di molti.

La storia di Don Julian Carrón è un esempio di come la fede possa trasformare le vite e unire le persone in un cammino comune. La sua dedizione e il suo servizio hanno lasciato un segno indelebile nella Fraternità di Comunione e Liberazione e nella Chiesa, rendendo questa celebrazione non solo un momento di festa, ma anche un’occasione per rinnovare l’impegno verso la missione di evangelizzazione e di servizio.

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