La stagione estiva del teatro franco parenti di Milano ospita un nuovo allestimento con ambra angiolini protagonista de la reginetta di leenane, dramma di martin mc donagh. Lo spettacolo racconta una storia intensa ambientata in un villaggio rurale irlandese e si concentra su temi di solitudine e rapporti familiari tormentati. Sul palco, insieme ad angiolini, recitano anche ivana monti, stefano annoni ed edoardo rivoira, con la regia affidata a raphael tobia vogel.
La trama e l’ambientazione della reginetta di leenane
l’opera, scritta da martin mc donagh, arriva per la prima volta in Italia sul palco del teatro franco parenti, riproposta dopo anni dal primo successo internazionale. La vicenda si svolge negli anni novanta nel piccolo villaggio di leenane, nella contea di galway in Irlanda, uno scenario che racchiude un’atmosfera di isolamento e ristrettezza. La protagonista, maureen folan, ha quarant’anni e vive reclusa con la madre anziana, mag, in una casa ai margini del paese. La convivenza familiare si presenta come una relazione intrisa di tensioni, silenzi e sottili forme di ricatto emotivo.
Il ritorno di patrick dooley
Il ritorno nel villaggio di patrick dooley, una figura del passato di maureen, offre alla donna una possibilità di fuga dalla prigionia domestica. Tuttavia, mag oppone resistenza a questa prospettiva, rifugiandosi in azioni che sfociano in crudeltà calcolata. Una lettera nascosta e una verità taciuta innescano un progressivo peggioramento del rapporto, che si trasforma in un conflitto in cui amore e rancore si mescolano in modo doloroso. La narrazione esplora la fragilità dei legami familiari, mettendo a nudo una tensione psicologica forte, accompagnata da episodi di violenza non evidente ma palpabile.
Il ruolo di ambra angiolini e il contesto teatrale contemporaneo
Ambra angiolini torna a calcare le scene del teatro franco parenti dopo due precedenti esperienze con questo stesso teatro. Durante la presentazione, ha evidenziato come lo spettacolo declini tematiche attuali attraverso un quadro narrativo ambientato nel passato. L’obiettivo è mettere in luce la complessità delle emozioni, piuttosto che puntare solo a numeri o risultati commerciali. Angiolini ha sottolineato il senso di claustrofobia emotiva che lega le due protagoniste, un amore malato e psicologicamente abusivo che imprigiona entrambe. Secondo lei, la reginetta di leenane non tratta solo di un luogo fisico ma di uno stile di vita, incapace di evolvere ma carico di dolore interiore.
Ha ringraziato la direzione artistica del teatro e il personale, sottolineando l’impegno costante e il percorso di crescita personale ottenuto lavorando in questo ambiente. La compagnia si è trovata affiatata già dalle prime prove, creando un clima favorevole al lavoro intenso richiesto dallo spettacolo.
Qualche parola sulla regia di raphael tobia vogel
Raphael tobia vogel ha parlato della collaborazione con angiolini, definendola un’esperienza intensa. L’attrice si dedica profondamente al ruolo, esplorando le pieghe emotive più oscure del personaggio. Vogel ha descritto il testo di mc donagh come un intreccio che alterna momenti di ironia a un’atmosfera da thriller psicologico. La storia, pur ambientata negli anni novanta come omaggio all’autore, si rivela attuale nel linguaggio e nelle dinamiche relazionali proposte.
La regia punta a trasmettere allo spettatore sensazioni di tensione e disagio, con una rappresentazione dell’ambiente freddo, cupo e claustrofobico. La dinamica tra vittima e carnefice si incarna in scene che mettono in dice la relazione tra maureen e mag, in un continuo gioco di ruoli che accentua la crudezza dell’intreccio. L’intenzione è far sentire il pubblico coinvolto emotivamente, stretto in un’atmosfera carica di oppressione.
L’impegno del teatro franco parenti per gli artisti emergenti
Andrée ruth shammah, direttrice artistica del teatro franco parenti, ha spiegato la filosofia dietro la scelta dello spettacolo. Pur prediligendo testi più leggeri, ha affidato la direzione artistica proprio a suo figlio, raphael tobia vogel, e ad ambra angiolini, riconoscendo il valore della proposta teatrale. Il teatro punta a offrire un percorso graduale agli attori, partendo da spazi più piccoli fino a portarli a esibirsi nelle grandi sale della città.
Il metodo di crescita artistica
Il metodo si basa sulla tutela e sul tempo necessario per sviluppare un proprio stile artistico. L’obiettivo principale resta lavorare a stretto contatto col pubblico e coltivare una relazione che permetta agli attori di maturare di fronte a platee sempre più numerose. La scelta di allestire opere complesse e particolari come la reginetta di leenane riflette l’impegno del teatro franco parenti a promuovere produzioni che richiedono coraggio e profondità emotiva.