La scomparsa delle doggy bag: perché gli avanzi non tornano più a casa dai ristoranti

A New York, il declino delle doggy bag nei ristoranti riflette un cambiamento nelle abitudini alimentari post-pandemia, con clienti sempre più riluttanti a portare a casa gli avanzi.
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La scomparsa delle doggy bag: perché gli avanzi non tornano più a casa dai ristoranti - unita.tv

Negli ultimi anni, il fenomeno delle doggy bag, ovvero le scatole utilizzate per portare a casa gli avanzi dai ristoranti, ha subito un notevole declino, specialmente negli Stati Uniti. Questo cambiamento è stato influenzato da vari fattori, tra cui il ritorno alla condivisione del cibo e un cambiamento nelle abitudini alimentari post-pandemia. L’analisi di questa tendenza rivela come le dinamiche sociali e logistiche stiano modificando il modo in cui i clienti vivono l’esperienza culinaria.

L’inversione di tendenza nelle abitudini alimentari

Negli ultimi tempi, i ristoratori di New York e di altre città americane hanno notato un cambiamento significativo nel comportamento dei clienti riguardo agli avanzi. Mentre in passato era comune chiedere una doggy bag per portare a casa il cibo non consumato, oggi sempre più persone sembrano riluttanti a farlo. Questo fenomeno è attribuito a diversi fattori, tra cui la crescente pressione sociale e la preferenza per ordinare cibo da asporto.

Secondo uno studio condotto da ReFED, un’organizzazione dedicata alla riduzione degli sprechi alimentari, l’americano medio lascia nel piatto circa 24 kg di cibo all’anno. Questo non solo rappresenta un problema per l’ambiente, ma solleva anche interrogativi pratici per i clienti: quanto cibo è rimasto? Quante scatole sono necessarie? E soprattutto, quanto tempo hanno per consumare gli avanzi? Queste domande possono rendere l’idea di portare a casa il cibo meno attraente.

La pandemia e il ritorno alla condivisione

Durante la pandemia, le abitudini alimentari sono cambiate drasticamente. I clienti si sono abituati a ordinare piatti individuali piuttosto che condividere il cibo. Con la ripresa delle attività sociali, però, si è assistito a un ritorno alla condivisione dei piatti, un comportamento che ha reso meno comune l’uso delle doggy bag. Un ristoratore di New York ha osservato che molti clienti preferiscono non portare a casa il cibo, optando invece per un’esperienza di ristorazione più sociale e interattiva.

La Gen Z, tuttavia, sembra essere un’eccezione a questa tendenza. I giovani adulti mostrano un interesse rinnovato per le doggy bag, forse come parte di un impegno più ampio verso la sostenibilità e la riduzione degli sprechi. Questo potrebbe rappresentare una possibilità per il futuro delle doggy bag, sebbene la maggior parte dei clienti adulti continui a rimanere scettica.

Fattori logistici e stile di vita

Un altro elemento che influisce sulla decisione di portare a casa gli avanzi è il modo in cui i clienti raggiungono i ristoranti. La maggior parte dei newyorkesi utilizza i mezzi pubblici, rendendo poco pratico trasportare cibo in scatole. Gli spostamenti lunghi e gli impegni sociali immediatamente dopo il pasto possono compromettere la qualità del cibo, rendendo poco attraente l’idea di portare a casa gli avanzi.

Questa serie di fattori contribuisce a un declino generale delle doggy bag, con molti clienti che preferiscono lasciare il cibo nel ristorante piuttosto che affrontare le complicazioni logistiche. La combinazione di pressioni sociali, cambiamenti nelle abitudini alimentari e considerazioni pratiche sembra delineare un futuro in cui le doggy bag potrebbero diventare sempre più rare nei ristoranti americani.