Zibido San Giacomo, comune sotto i 7 mila abitanti alle porte di Milano, sta attirando sempre più visitatori grazie a un’offerta culturale e paesaggistica che coniuga storia e natura senza modificare il centro abitato. Il progetto che ha dato slancio al territorio è legato al Museo Salterio , un luogo che mescola ricerca storica e promozione delle eccellenze locali. Il Museo, insieme a nuovi itinerari ciclabili, ha trasformato questa realtà tranquilla in un punto di interesse per amanti delle due ruote, appassionati di cultura e turismo lento.
Museo salterio e la sua influenza sul turismo locale
Il Museo Salterio – Officina del Gusto e del Paesaggio, ubicato nella frazione di Moirago, rappresenta il fulcro delle iniziative che hanno rivitalizzato Zibido San Giacomo. La struttura non solo ospita collezioni legate alla tradizione agricola e storica del territorio, ma funge da punto di partenza per percorsi culturali e naturalistici. Qui si promuovono eventi e laboratori che valorizzano la memoria locale e le produzioni tipiche.
Questo museo ha saputo attrarre un flusso di visitatori senza alterare la vita quotidiana del paese. Non ha trasformato Zibido in un luogo di massa ma ha creato un equilibrio tra fruizione culturale e conservazione. Le sue attività si integrano con la natura circostante, favorendo un turismo rispettoso e sostenibile, spesso incentrato sul ciclismo e le camminate nel Parco Agricolo Sud Milano.
Leggi anche:
Un’offerta culturale a tutto tondo
L’offerta culturale del MUSA spazia dai ciclotour a laboratori sul gusto, legati anche alla produzione locale di riso, carne e formaggi. La struttura è dotata di servizi di noleggio bici, facilitando l’esplorazione del territorio. Così il museo contribuisce alla crescita economica della zona senza snaturarne l’identità rurale.
Il percorso ciclabile zigò: storia e natura da scoprire in bicicletta
Il fulcro dell’esperienza turistica ideata intorno al museo è il percorso ciclabile Zigò, un anello di circa 20 chilometri che unisce i punti più significativi della zona. Si snoda dentro il Parco Agricolo Sud Milano, un vero polmone verde alle porte della città, e collega cascine storiche, corsi d’acqua e zone di interesse naturalistico. Il punto di partenza è il MUSA, con possibilità di noleggio biciclette.
Il tragitto segue per circa due chilometri il Naviglio Pavese, poi raggiunge il piccolo borgo di Badile e si avventura nel centro di Zibido San Giacomo. Dopo si dirige verso i laghi Carcana, attraversando vie rurali che raccontano storie antiche di agricoltura e vita contadina. Segnaletica dedicata, con il logo Zigò, accompagna i ciclisti lungo il percorso indicandone i siti di interesse.
Le cascine: patrimonio e tradizione
Un aspetto centrale del paesaggio sono le cascine: dal passato come grandi nuclei produttivi autosufficienti, oggi sono 29 quelle rimaste. Alcune sono state restaurate e trasformate in fattorie didattiche o aziende agricole attive, altre ancora producono riso, carni e latticini. Questo permette di godere di un patrimonio che combina architettura rurale e attività economiche tradizionali.
Per approfondire la conoscenza del territorio, sono stati installati otto QR code lungo il tragitto. Utilizzando lo smartphone, i visitatori possono accedere a contenuti relativi alla storia, la cultura e la natura, arricchendo l’esperienza del viaggio in bicicletta.
La leggenda della tomba di san giacomo e il suo impatto culturale
Lungo il percorso del Zigò si trova un elemento che unisce fede e storia: la tradizione racconta che nella frazione di San Giacomo sarebbe sepolto San Giacomo il Maggiore. La leggenda vuole che Sant’Eustorgio, durante il trasporto delle reliquie dei Re Magi e del santo, si sia fermato qui per edificare una chiesa, resa celebre dal sarcofago presente. In origine erano due, ma uno è andato perduto.
Tuttavia, studi recenti hanno ridimensionato questo mito. Le analisi su due scheletri rinvenuti nella cassetta all’interno della chiesa risalgono al IV e V secolo e si è certo che uno apparteneva a una donna. Questi elementi hanno smentito l’attribuzione diretta al santo, facendo prevalere l’ipotesi storica rispetto al racconto popolare.
Un mito che non perde attrattiva
Nonostante ciò, la leggenda continua a essere un richiamo forte per visitatori e appassionati di storia religiosa. Questo intreccio fra fede, mito e scienza caratterizza il racconto di Zibido San Giacomo e si inserisce nell’ambito del progetto “Tra Navigli e Ticino. Percorsi di autenticità”.
Iniziative culturali ed enogastronomiche per promuovere il territorio tutto l’anno
L’iniziativa “Tra Navigli e Ticino. Percorsi di autenticità” comprende un calendario di eventi pensati per mettere in risalto la ricchezza paesaggistica e culturale dei Comuni coinvolti. L’obiettivo è mantenere un’attrazione costante durante i mesi, spostandosi al di là dei consueti picchi turistici stagionali.
Un filo comune a tutte le manifestazioni è l’enogastronomia locale, che valorizza la tradizione agricola di Zibido e delle aree limitrofe. Come spiega l’assessore alla Cultura Giovanni Navicello, questa scelta aiuta a far conoscere i prodotti tipici, richiamando visitatori anche da fuori Regione o dall’estero.
Eventi di richiamo e collaborazioni istituzionali
Fra gli eventi più importanti figura la Festa del riso, giunta alla 24ª edizione, che viene supportata con fondi pubblici per rafforzarne la visibilità. Questo appuntamento richiama appassionati e famiglie, contribuendo a un movimento economico diffuso e a una migliore conoscenza della cultura locale.
La sindaca Sonia Belloli sottolinea come molte iniziative siano nate dalla collaborazione con enti regionali ed europei. Questi legami permettono di progettare azioni mirate alla riscoperta di elementi storici e paesaggistici, senza snaturare il carattere autentico del comune.
Negli anni Zibido San Giacomo ha costruito un’identità che guarda avanti mantenendo ben radicate le sue tradizioni. Questo equilibrio crea occasioni di crescita e favorisce la partecipazione di residenti e visitatori alla vita del territorio.