William boffelli batte il record di salita e discesa del monte bianco con 4h43’24”
William Boffelli stabilisce un nuovo record per la salita e discesa del Monte Bianco, completando il percorso in 4h43’24”, riducendo di 11 minuti il precedente primato di Benjamin Védrines.

William Boffelli ha stabilito un nuovo record nella salita e discesa del Monte Bianco, completando il percorso in 4h43'24", migliorando di 11 minuti il primato precedente grazie a una combinazione di corsa e sci alpinismo. - Unita.tv
La performance di salita e discesa del monte bianco ha registrato un nuovo primato. A sole una settimana dal record stabilito da benjamin védrines, william boffelli ha ridotto il tempo di quasi un quarto d’ora. L’atleta bergamasco ha iniziato dalla partenza a chamonix per completare la scalata e la discesa della cima più alta delle alpi con un’andatura sostenuta e tempi serrati.
La preparazione e la partenza da chamonix per la sfida al tempo
Il tentativo di william boffelli è partito alle 5.45 della mattina, nel cuore di chamonix, località francese nota come punto di riferimento per le imprese sulle montagne. Lo sportivo, originario di roncobello, ha scelto di indossare scarpe da ginnastica già al via, portando sullo zaino gli sci, gli scarponi e l’attrezzatura necessaria per affrontare la scalata e la discesa con gli sci. Questa strategia ha permesso a boffelli di muoversi rapidamente nei primi chilometri del percorso, prima del cambio di assetto tecnico appena superati i 2.200 metri.
Il percorso prevedeva infatti una progressione iniziale di corsa fino al punto in cui ha calzato gli scarponi da sci e si è attaccato alle pelli su entrambi gli sci per guadagnare quota. L’innovativa combinazione di tecniche di corsa e sci alpinismo ha consentito all’atleta di mantenere una velocità elevata, sfruttando al meglio le caratteristiche del tracciato e il proprio allenamento specifico.
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La scalata alla vetta e la discesa veloce verso chamonix
Dopo aver raggiunto i 2.200 metri, boffelli ha cambiato equipaggiamento e ha affrontato la salita finale verso la vetta del monte bianco, che si trova a 4.810 metri. Il raggiungimento della cima è avvenuto intorno alle 9.30 del mattino, dopo circa quattro ore di attività intensa e continua. La quota elevata e le condizioni meteorologiche hanno rappresentato un banco di prova impegnativo, anche per un atleta abituato a lavorare in ambiente montano come tecnico ricercatore presso la fondazione montagna sicura a courmayeur.
Una volta raggiunta la sommità, l’atleta ha rimosso le pelli per poter scendere rapidamente con gli sci. La discesa, in cui boffelli ha raggiunto un ritmo sostenuto, si è sviluppata su un tracciato che si presta a una corsa veloce, grazie anche alle condizioni della neve nel momento della prova. Gli ultimi chilometri sono stati percorsi di nuovo di corsa, fino al centro di chamonix, dove l’atleta è arrivato intorno alle 10.30, completando una prova dai tempi eccezionali.
Il nuovo record e il profilo di william boffelli
L’impresa di william boffelli si è conclusa con il crono di 4h43’24”, ben 11 minuti in meno rispetto al precedente record stabilito da benjamin védrines solo sette giorni prima. Nato nel 1993, boffelli oltre a essere un atleta, svolge la professione di ingegnere e tecnico ricercatore presso la fondazione montagna sicura con sede a courmayeur. Questa doppia esperienza tra ricerca e pratica sportiva gli consente di approcciare le sfide montane con una conoscenza profonda degli aspetti tecnici e ambientali.
L’atleta del team crazy/kailas ha dimostrato ancora una volta la propria capacità di spingere i limiti fisici e tecnici in alta quota, privilegiando una combinazione di resistenza, tecnica di corsa e sci alpinismo. La velocità con cui ha completato la salita e la discesa del monte bianco ne conferma la preparazione e il controllo della montagna, elementi fondamentali per chi affronta percorsi così impegnativi.
Courmayeur tra sport e scienza
Questa prestazione ha messo in luce anche il ruolo di courmayeur come centro nevralgico per le attività sportive e di ricerca legate all’alpinismo, grazie anche alla presenza di figure professionali come william boffelli che si muovono tra sport e scienza, garantendo un legame stretto tra teoria e pratica in ambiente alpino.