Volontari recuperano 16 fusti di sostanze pericolose abbandonati nel parco agricolo sud milano

Un intervento delle Sentinelle del parco sud ha bonificato un’area contaminata da 16 fusti tossici nel parco agricolo sud Milano, evidenziando l’emergenza degli scarichi abusivi nei territori rurali.
Un gruppo di volontari ha bonificato un’area nel parco agricolo sud Milano da 16 fusti contenenti rifiuti chimici pericolosi, evidenziando il problema crescente delle discariche abusive e l’importanza della collaborazione tra cittadini e guardie ecologiche per la tutela ambientale. - Unita.tv

Nel cuore del parco agricolo sud milano, un intervento urgente ha evitato un grave danno ambientale. Un gruppo di volontari, noti come “Sentinelle del parco sud”, ha bonificato un’area contaminata da rifiuti chimici abbandonati, rimettendo in sicurezza una zona di grande valore naturale. La scoperta ha richiamato l’attenzione sulle continue minacce ambientali dovute allo smaltimento illecito di sostanze pericolose, mentre le guardie ecologiche volontarie hanno monitorato e supportato le operazioni. Questo episodio mette in luce la crescente emergenza di scarichi abusivi nei territori rurali attorno a milano.

La scoperta dei 16 fusti pericolosi nel parco agricolo sud milano

Il ritrovamento è avvenuto lungo la strada che collega basiglio a lacchiarella, una zona che, proprio a causa della sua posizione tra comuni, è spesso soggetta a scarichi illegali. I volontari delle sentinelle del parco sud si sono imbattuti in 16 fusti abbandonati all’interno di una scarpata, contenenti sostanze chimiche tossiche e altri rifiuti. Angelo Parisi, uno dei volontari impegnati, ha sottolineato la gravità della situazione: “questi contaminanti erano di una tossicità insolita per le bonifiche abituali.” I materiali abbandonati comprendevano in parte catrame e sostanze che richiedono smaltimenti speciali. La presenza di questi fusti rappresentava un pericolo serio per la flora, la fauna e chi frequenta l’area.

Il rischio ambientale e le conseguenze

L’incauto abbandono dei contenitori dimostra l’intento di chi li ha scaricati: evitare i costi legati allo smaltimento corretto. Un gesto che avrebbe potuto causare danni localizzati, ma di rilevante entità. L’area, parte del sistema agro-naturale del parco, rischiava così di finire compromessa da agenti tossici fortemente inquinanti. Questo ritrovamento ha richiesto un intervento rapido e mirato per impedire infiltrazioni nel terreno e potenziali incendi o contaminazioni delle falde acquifere.

L’azione concreta dei volontari e il ruolo delle guardie ecologiche volontarie

I volontari delle sentinelle del parco sud hanno effettuato il recupero dei 16 fusti durante una delle loro uscite mensili di controllo e pulizia. Alessandro Bertozzi, un altro membro attivo del gruppo, ha evidenziato come basti attenzione e determinazione per entrare a far parte della squadra: “Guardarsi intorno e darsi da fare per ripulire.” Il lavoro delle sentinelle si concentra proprio sulla prevenzione e sull’intervento diretto contro quelle che sono discariche abusive o rifiuti lasciati nell’ambiente.

Collaborazione con le guardie ecologiche

La collaborazione con le guardie ecologiche volontarie della città metropolitana è stata preziosa. Queste ultime hanno garantito la supervisione e il corretto svolgimento dell’operazione, intervenendo per assicurare il rispetto delle norme e gestire la sicurezza del sito. Il lavoro congiunto mostra come la presenza di volontari preparati sul territorio rappresenti un presidio efficace contro l’inquinamento e contribuisca a mantenere integrità ambientale nelle aree naturali.

La zona interessata e la problematica crescente delle discariche abusive

La discarica abusiva era collocata lungo la strada intercomunale tra basiglio e lacchiarella, vicino alla rotonda della sp40 binasca. Questa zona è nota per essere ripetutamente bersaglio di scarichi illeciti. Le caratteristiche territoriali – zone boscate e campagne isolate – la rendono vulnerabile a questi episodi, difficili da monitorare e controllare.

L’abbandono di rifiuti pericolosi è una questione che si ripete non solo qui ma anche in altre aree periurbane e rurali attorno a milano. Le numerosissime segnalazioni e interventi del gruppo sentinelle dimostrano come la pressione su questi territori resti alta. Il rischio ambientale e sanitario, in questi casi, è alto poiché tali materiali possono contaminare acque, suolo e aria.

Le azioni di pulizia e bonifica, seppur frequenti, spesso non bastano a bloccare il fenomeno che si alimenta della difficoltà di sorveglianza e del mancato rispetto delle regole. L’impegno costante di volontari, guardie ecologiche e autorità locali rimane quindi essenziale per cercare di contrastare l’inquinamento e tutelare questi luoghi. Il caso dei 16 fusti tossici ricorda quanto sia importante la presenza sul campo e la collaborazione tra cittadini e istituzioni per gestire emergenze di questo tipo.