Vittorio brumotti torna a denunciare lo spaccio a Settala, nuovi video in onda su Striscia la notizia
Vittorio Brumotti continua la sua inchiesta sul traffico di droga a Settala, Milano, documentando attività illecite e affrontando minacce da parte degli spacciatori nella sua lotta contro questo fenomeno.

Vittorio Brumotti prosegue la sua lotta contro lo spaccio di droga nell’area di Milano, documentando attività illegali a Settala e denunciando minacce ricevute durante le sue inchieste trasmesse su Canale 5. - Unita.tv
L’inviato di Striscia la notizia Vittorio Brumotti continua la sua battaglia sul campo contro il traffico di droga nella zona di Milano. L’ultimo intervento ha riguardato Settala, un comune alle porte del capoluogo lombardo noto per un punto di spaccio molto frequentato. I dettagli della sua inchiesta saranno trasmessi in prima serata su Canale 5, evidenziando scene e testimonianze raccolte direttamente sul territorio.
Il punto di spaccio noto come il cancello a Settala
A Settala, Brumotti ha documentato spostamenti e attività che mostrano la frequenza quasi quotidiana degli scambi di droga. Il posto soprannominato “il cancello” funge da centro per la compravendita di sostanze stupefacenti, quasi come un piccolo negozio a cielo aperto. Gli abitanti della zona avevano già segnalato ripetuti episodi che attirano un viavai incessante di persone.
Durante la sua visita, l’inviato ha cercato di inseguire alcuni spacciatori, ma questi sono riusciti a scappare rapidamente. Non si è fermato e ha girato nei dintorni, controllando cespugli e zone nascoste. E proprio lì ha trovato diversi involucri contenenti dosi di droga pronte alla vendita e un borsello con una quantità significativa di cocaina. Questi ritrovamenti confermano la presenza attiva e strutturata di questo mercato illegale in un’area che resta sotto osservazione.
Leggi anche:
Precedenti interventi sul territorio lombardo contro il traffico di droga
Non si tratta di un’azione isolata. A febbraio, Brumotti aveva già documentato una situazione analoga nelle campagne di Parona, in Lomellina, provincia di Pavia. In quella occasione, aveva notato un pusher e lo aveva inseguito invano. Tuttavia, lo spacciatore, fuggendo, aveva lasciato cadere una borsa con mezzo chilo di droga, tra cocaina ed eroina.
Quel ritrovamento aveva dato un’idea precisa della quantità di droga che transita nella zona e di come questi spacciatori operino con una certa disinvoltura. Brumotti, nonostante i rischi, continua a monitorare e segnalare queste aree, offrendo prove fotografiche e video che permettono di capire la reale portata del problema.
Minacce e aggressioni, il prezzo della denuncia pubblica
Questo impegno rischioso ha portato l’inviato ad affrontare pericoli concreti. Nel corso degli anni ha subito diverse aggressioni fisiche e minacce di varie entità. Nei primi giorni di marzo, proprio in seguito a nuove indagini, si è svolto un incontro con due grossi pusher egiziani proprio per approfondire il funzionamento della loro rete.
Durante la conversazione, i due spacciatori hanno raccontato di una voce che circolerebbe tra gli ambienti dello spaccio milanese: alcuni, per denaro, si sono proposti di sparare alle gambe di Brumotti. Hanno anche rivelato che circolavano foto sue distribuite tra i pusher, un chiaro segnale dell’attenzione che suscitano i suoi servizi d’inchiesta. Queste rivelazioni sottolineano l’entità della tensione e delle minacce con cui l’inviato convive ogni volta che va sul posto a denunciare.
Un impegno senza sosta nel territorio lombardo
Brumotti insiste nella sua azione sul territorio lombardo, mostrando senza sosta l’attività di spaccio che continua a tenere in ostaggio le comunità locali. Nuovi contenuti e immagini di questo lavoro verranno messi in onda nelle prossime ore, mostrando una realtà che sfugge spesso ai radar delle autorità.