Ville aperte a trezzo sull’adda: visite straordinarie tra arte, storia e architettura nel weekend

Scopri le meraviglie di Trezzo sull’Adda con Ville Aperte: un weekend dedicato a storia, arte e cultura, visitando luoghi iconici come il Santuario della Divina Maternità e Casa Bassi.
"Ville Aperte a Trezzo sull’Adda offre un weekend di visite guidate tra arte, storia e architettura, svelando tesori nascosti come il santuario seicentesco, la pinacoteca con opere leonardesche, la casa di Manzoni e la centrale idroelettrica in stile liberty." - Unita.tv

In questi primi giorni di primavera torna l’appuntamento con ville Aperte a trezzo sull’adda, che offre nuove possibilità per visitare alcuni tesori poco noti della città. Dal suggestivo santuario seicentesco alla centrale idroelettrica in stile liberty, la manifestazione propone un itinerario ricco di storia e cultura. La rassegna include anche interessanti dimore private con legami a grandi nomi della letteratura e della musica. Scopriamo insieme le proposte per il weekend, che si aggiungono alle aperture successive a quelle dei ponti festivi.

La pinacoteca di casa bassi e i capolavori della scuola di leonardo da vinci

A poca distanza si trova la pinacoteca di casa Bassi, dove si può ammirare la collezione Crivelli, che presenta opere di grande valore artistico. Tra queste spicca la Madonna con bambino di Bernardino de’ Conti, allievo diretto di Leonardo da Vinci. Quest’opera rappresenta uno dei pezzi più significativi della scuola leonardesca, riconosciuta per la sua delicatezza e la qualità pittorica.

La pinacoteca costituisce una tappa imperdibile per gli appassionati d’arte che cercano opere legate al Rinascimento lombardo. La presenza di questo dipinto fa di casa Bassi un punto di riferimento per lo studio e la valorizzazione di artisti vicini a Leonardo, spesso meno conosciuti ma altrettanto influenti nel panorama artistico locale.

Santuario della divina maternità: testimonianze di fede e arte barocca

Il santuario della divina maternità, costruito a metà del Seicento, offre un’esperienza diversa, improntata sulla spiritualità e sull’arte sacra. Gestito dai carmelitani scalzi, il complesso conserva numerosi reperti legati alla vita monastica e all’attività religiosa di cinque secoli. I visitatori possono esplorare spazi ricchi di testimonianze storiche, in un contesto che mantiene intatto il fascino barocco.

La visita al santuario permette anche di comprendere le trasformazioni culturali e sociali avvenute nel territorio, mettendo in luce il ruolo della Chiesa e delle comunità religiose nella vita di trezzo sull’adda. L’edificio si presenta con elementi architettonici caratteristici del periodo, che raccontano attraverso l’arte la devozione di intere generazioni.

Casa bassi: incontri con la storia e il manzoni intimo

Casa Bassi rappresenta una delle tappe più coinvolgenti del programma di ville Aperte a trezzo sull’adda. Questa dimora ha custodito la memoria di Alessandro Manzoni in un aspetto più personale e familiare. Nata come abitazione di Margherita Trotti, nipote dello scrittore, e di Enrichetta Blondel, figlia della loro quinta figlia, la casa conserva numerosi cimeli e ricordi che gli eredi illustrano durante le visite. Tra le stanze, gli ospiti possono approfondire il contesto familiare del romanziere e scoprire aneddoti poco noti.

Qui, inoltre, ha vissuto don Sandro Bassi, ultimo pronipote di Manzoni, scomparso nel 2015. La casa racchiude pure testimonianze legate alla musica: nella sala da musica si esibirono violinisti famosi come Randolphe Kreutzer e Alessandro Rolla, quest’ultimo noto come primo direttore d’orchestra della Scala di Milano. Il concerto più celebre registrato in quelle stanze è quello del compositore Johannes Brahms, che contribuì a rendere la casa un luogo di scambio culturale anche nel campo musicale.

La centrale taccani: architettura liberty e tecnologia d’inizio novecento

Tra gli attrattivi di ville Aperte figura anche la centrale idroelettrica Taccani, edificata fra il 1903 e il 1906 su progetto di Gaetano Moretti. La struttura, commissionata dall’industriale Cristoforo Benigno Crespi, rappresenta un esempio di architettura liberty applicata a un impianto tecnologico. È parte integrante del villaggio Crespi, noto sito Unesco.

La centrale conserva molti degli elementi originali, risultando affascinante per chi si interessa di storia industriale e di architettura tecnologica. Qui si incontrano i due aspetti della modernità all’inizio del Novecento: l’arte decorativa di Moretti e la nascente produzione energetica, destinata a sostenere le industrie del territorio, in primo luogo la cotoniera di Crespi.

Un circuito culturale che apre porte solitamente chiuse

Ville Aperte è un’iniziativa che da 23 anni permette al pubblico di visitare luoghi spesso chiusi e non accessibili, estendendo la conoscenza del patrimonio tra cinque province lombarde. Le aperture di trezzo sull’adda si inseriscono in questo contesto, offrendo anche per questo weekend occasioni di visita in grado di unire storia, arte e paesaggio.

Le prenotazioni sono obbligatorie sul sito ufficiale, per garantire una gestione ordinata degli accessi. L’evento si rivolge a tutti, dagli appassionati di arte ai turisti, dalle famiglie ai cittadini curiosi di riscoprire la propria città. L’iniziativa mostra come anche angoli meno noti possono raccontare storie vive di luoghi e persone.