
Milano ospita il torneo "Villapizzone senza frontiere", un’iniziativa sportiva che coinvolge oltre cento minori stranieri non accompagnati di 30 Paesi, promuovendo inclusione e integrazione attraverso il calcio. - Unita.tv
Milano ospita un torneo di calcio dedicato ai minori stranieri non accompagnati, un’iniziativa sociale che coinvolge oltre cento ragazzi provenienti da più di 30 Paesi. L’evento si svolge al centro sportivo di via Perin del Vaga e mira a facilitare l’inclusione e la coesione attraverso lo sport. Il progetto vede la collaborazione di realtà locali, istituzioni e fondazioni, in una partita che unisce persone di diversa provenienza e cultura.
Il torneo e la sua genesi: il gioco come strumento di inclusione
Il torneo “villapizzone senza frontiere” nasce dall’osservazione diretta della voglia di giocare a calcio dei minori stranieri non accompagnati, spesso impossibilitati a partecipare alle competizioni ufficiali per motivi burocratici. Giancarlo Marini, ideatore del progetto, racconta che questi giovani trovano nello sport un momento di normalità e di felicità semplice, come aveva sottolineato la teologa Dorothee Solle: “se vuoi spiegare cos’è la felicità, dai un pallone a un bambino”.
L’organizzazione ha dovuto fare i conti con regolamenti associativi e tempi lunghi di tesseramento, ma ha deciso di partire comunque con un torneo non ufficiale aperto alle comunità che ospitano i minori. Le squadre sono composte da oltre cento ragazzi, provenienti da 30 paesi diversi, che giocano fino al 21 giugno al centro sportivo di via Perin del Vaga 11, a Milano. Il torneo intende creare un’opportunità concreta di socialità e integrazione, facendo affidamento sulle emozioni e sul gioco.
La comunità oltre il campo: educatori, volontari e ex ospiti partecipano attivamente
Il torneo non coinvolge solo i ragazzi ospitati nelle comunità, ma anche educatori, volontari e ex ospiti che hanno mantenuto un legame con il loro primo luogo d’accoglienza. Questa scelta allarga la partecipazione e rafforza il senso di comunità, elemento cruciale nel percorso di integrazione. Gli organizzatori spiegano che questa formula vuole riconoscere il ruolo di tutti coloro che prendono parte alla crescita dei giovani, non solo sul piano sportivo ma anche umano e sociale.
Il Villapizzone, storico club sportivo nato nel 1927 in un quartiere periferico di Milano, si pone come punto di riferimento per il torneo. Il presidente Ennio Belvedere ricorda che la missione originale del club è sempre stata offrire ai giovani spazi di aggregazione sicuri e lontani dalla strada. Oggi, a quasi cento anni di distanza, il villapizzone coinvolge 360 ragazzi e ragazze di 19 nazionalità differenti, confermando il valore sociale e culturale del calcio.
Il ruolo di progetto fr-agile! e le istituzioni nel sostegno all’iniziativa
Il progetto “villapizzone senza frontiere” si inserisce in un quadro più ampio di accoglienza e supporto ai giovani vulnerabili promosso da Progetto Fr-Agile!. Nicoletta Stefanelli, coordinatrice generale dell’associazione, sottolinea come l’esperienza del torneo rappresenti un passo importante per far conoscere i valori dello sport a ragazzi spesso marginalizzati. Dopo il successo di iniziative analoghe, come il torneo organizzato nel centro diurno a Figino, si è deciso di ampliare la sfera di partecipazione e coinvolgimento.
Il torneo è organizzato dal Cda Villapizzone 1927 e Progetto Fr-Agile!, con il supporto del Municipio 8 del Comune di Milano e di Repower. A livello finanziario, l’iniziativa riceve sostegno da “Con i Bambini”, Fondazione Peppino Vismara e Fondazione Cariplo. Questo intreccio di forze rappresenta un modello di collaborazione tra enti pubblici, privati e associazioni, finalizzato a creare occasioni di incontri positivi intorno al gioco e all’inclusione sociale.