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Villa alari a cernusco sul naviglio, un restauro per riconsegnare il gioiello settecentesco alla comunità

Il restauro di Villa Alari a Cernusco sul Naviglio, finanziato da Regione Lombardia e Comune, mira a valorizzare il patrimonio culturale locale attraverso interventi mirati e coinvolgimento della comunità.

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Il restauro di Villa Alari a Cernusco sul Naviglio, finanziato da Regione Lombardia e Comune, mira a recuperare e valorizzare questa storica dimora settecentesca come polo culturale aperto alla comunità. - Unita.tv

Villa Alari, luogo simbolo della cultura e della storia settecentesca a Cernusco sul Naviglio, vive una fase decisiva grazie a un progetto di restauro avviato negli ultimi anni. Il recupero di questa dimora rococò mira a riportare la villa al suo aspetto originario, integrandola nel tessuto culturale e sociale della città. L’intervento coinvolge enti pubblici e associazioni, con un investimento consistente e una visione rivolta al futuro.

Dettagli e scala del progetto di restauro

Il progetto di recupero è frutto di un accordo tra Regione Lombardia e Comune di Cernusco sul Naviglio, che hanno destinato complessivamente 900.000 euro distribuiti over tre anni per interventi mirati al consolidamento della struttura e al restauro degli spazi interni ed esterni. L’obiettivo è quello di salvaguardare la villa, che versava in condizioni di degrado, e di valorizzare il sito in chiave culturale.

Nel 2025, l’affidamento di un nuovo appalto per 215.000 euro ha riguardato il restauro della galleria interna, una delle aree di maggior pregio artistico e architettonico. Questo intervento si inserisce in un percorso più ampio di manutenzione e riqualificazione, sostenuto da ulteriori finanziamenti previsti per i prossimi anni. Lavori come il rifacimento delle superfici, la sistemazione degli affreschi e il recupero degli arredi sono al centro dei cantieri aperti.

Sono stati impegnati professionisti con esperienza nel recupero di beni storici per assicurare un intervento rispettoso delle caratteristiche originarie della villa e conforme alle normative sulla tutela dei beni culturali. La collaborazione tra enti pubblici e associazioni ha permesso di definire le priorità, concentrandosi su elementi che maggiormente rischiavano il deterioramento.

Storia e caratteristiche architettoniche di villa alari

La villa, nota anche come Villa Visconti di Saliceto, sorge a ridosso del Naviglio Martesana, in provincia di Milano, e rappresenta un esempio importante di architettura settecentesca lombarda. Costruita come residenza di delizia, la dimora riflette lo stile rococò diffuso nel periodo, con ornamenti raffinati e spazi pensati per il relax e le attività mondane delle famiglie nobiliari.

La famiglia Alari ne fu proprietaria storica, contribuendo a modellarne la funzione e l’aspetto attraverso i secoli. La cappella gentilizia, anch’essa tutelata dal FAI dopo un recente intervento di restauro, testimonia l’importanza religiosa e sociale della proprietà nella comunità. La posizione della villa, vicino al naviglio, ne ha favorito in passato il ruolo di punto di incontro e di riferimento per gli abitanti della zona.

Questa struttura conserva elementi tipici del settecento, tra cui decorazioni interne, affreschi e dettagli architettonici che richiedono cura particolare per combattere l’usura del tempo. La villa è un esempio rilevante del patrimonio artistico lombardo, che ha attirato nei decenni l’attenzione di enti e appassionati.

Impatto sulla comunità e rilancio culturale

Il restauro di Villa Alari nasce non solo come tutela di un bene storico, ma anche come volano per la vita culturale del territorio. La villa, recuperata, potrà ospitare eventi artistici, mostre e iniziative rivolte sia ai cittadini che ai turisti, offrendo uno spazio nuovo e suggestivo per la socialità e la cultura.

Il Comune di Cernusco e la Regione puntano a creare un polo che unisca conservazione e attività culturali, stimolando la partecipazione della comunità e attirando visitatori. Il progetto si inserisce in contesti territoriali più ampi che prevedono la valorizzazione del Naviglio Martesana e delle aree storiche limitrofe.

Non mancano però discussioni tra la popolazione. Alcuni gruppi hanno sollevato dubbi sulla gestione dei fondi e sulla tempistica dei lavori, evidenziando la necessità di trasparenza e chiarezza nei prossimi passi. Altri suggeriscono di aprire la villa al pubblico già in parte restaurata per visite guidate e iniziative culturali, così da mantenere vivo l’interesse durante le fasi di recupero.

Soggetti coinvolti e ruolo delle istituzioni

Nel progetto spiccano il ruolo del Comune di Cernusco e della Regione Lombardia, che hanno firmato l’accordo di programma e coordinato le fasi di finanziamento e controllo. Entrambi gli enti si sono dimostrati desiderosi di rispettare i tempi previsti e di far diventare Villa Alari un punto di riferimento per la cultura locale.

Il FAI ha avuto un ruolo centrale nella manutenzione della cappella gentilizia, garantendo un intervento di restauro di qualità. La presenza di questo soggetto ha portato competenze specifiche nella conservazione, con l’obiettivo di mantenere l’autenticità storica degli ambienti.

Le dichiarazioni ufficiali di assessori e rappresentanti istituzionali hanno sottolineato l’intento “salvaguardare un simbolo della città e di dare nuova vita a un luogo con potenzialità comunicative e sociali importanti”. Al contempo, sono previsti controlli rigorosi per assicurare un uso corretto delle risorse e monitorare lo stato di avanzamento dei lavori.

Cronologia degli interventi e tappe principali

I lavori sul complesso sono iniziati con la ristrutturazione della cappella gentilizia, conclusa nel 2019 grazie al contributo del FAI. Da allora, si sono susseguite diverse fasi di monitoraggio e progettazione, culminate nel 2025 con l’affidamento del restauro della galleria interna.

Le recensioni di viaggiatori e visitatori riportate sui portali online, già nel 2016, segnalavano l’esigenza di un intervento per preservare la villa e promuoverne l’uso pubblico. Il percorso fino ad oggi mostra una volontà costante di rilancio, con un piano articolato che copre tre anni di lavori per un investimento complessivo superiore al milione di euro.

La collaborazione tra istituzioni ed enti è stata fondamentale per evitare interruzioni e garantire continuità. Il progetto resta aperto a nuove fasi, con l’intenzione di completare il restauro entro le scadenze previste e di incrementare l’offerta culturale legata alla villa e al suo territorio.

Criticità sollevate durante il percorso e questioni aperte

Non sono mancati momenti di confronto acceso attorno al progetto, soprattutto riguardo all’allocazione delle risorse economiche e alla tempistica degli interventi. Alcuni cittadini hanno espresso preoccupazione che i fondi stanziati possano non bastare, facendo rischiare ritardi o compromissioni nella qualità dei restauri.

Inoltre, il futuro utilizzo della villa resta oggetto di discussione. Diverse idee sono state proposte: destinare gli spazi a mostre permanenti, sala per eventi culturali o aprire al pubblico con visite guidate innovative. Questi suggerimenti mettono in luce la necessità di un piano di gestione chiaro, condiviso e funzionale.

Il dibattito pubblico riflette un’attenzione crescente verso la tutela del patrimonio e la cura del paesaggio culturale, temi in primo piano anche nelle politiche regionali. Il progetto di Villa Alari dovrà rispondere a queste aspettative per poter consolidarsi negli anni come punto di riferimento locale.