Viareggio: un nuovo atto vandalico colpisce la comunità cattolica, arrestato il responsabile

Il 18 febbraio 2025, un marocchino irregolare ha imbrattato la Chiesa della Resurrezione a Viareggio con scritte religiose, suscitando indignazione e portando all’arresto del responsabile da parte delle autorità locali.
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Viareggio: un nuovo atto vandalico colpisce la comunità cattolica, arrestato il responsabile - unita.tv

Un episodio inquietante ha scosso la comunità cattolica di Viareggio, dove un uomo ha imbrattato le pareti della Chiesa della Resurrezione al Varignano con scritte inneggianti a Allah e Maometto. Questo atto vandalico, avvenuto il 18 febbraio, ha riacceso le tensioni dopo un recente furto di ostie alla Chiesa della Migliarina. Le autorità locali hanno avviato un’indagine approfondita, che ha portato all’arresto del responsabile, un marocchino irregolare già noto alle forze dell’ordine.

L’atto vandalico e l’immediata reazione delle autorità

Il 18 febbraio, le telecamere di sorveglianza della Chiesa della Resurrezione hanno immortalato un uomo, identificato successivamente come un cittadino marocchino, mentre entrava nella chiesa con un secchio di gesso. Senza destare sospetti, ha iniziato a scrivere frasi come “Allah Akbar” e “Maometto è il mio protettore” sulle pareti. Questo gesto ha suscitato sconcerto tra i membri della comunità e ha portato a una rapida mobilitazione delle forze dell’ordine.

Le autorità di Viareggio hanno avviato una caccia all’uomo, cercando di identificare il responsabile di questo atto di vandalismo. L’episodio, sebbene non violento, ha creato imbarazzo per il parroco don Luca Andolfi e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle strutture religiose nella zona. Dopo un’attenta analisi delle immagini di sorveglianza, il vandalo è stato finalmente identificato e denunciato per danneggiamento aggravato.

L’identità del vandalo e il suo passato

L’indagine ha rivelato che l’uomo arrestato è un marocchino irregolare, già noto alle autorità per precedenti reati. Prima dell’atto vandalico, era stato portato al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Potenza a causa di diverse denunce, tra cui lesioni e furti. Tuttavia, era stato rilasciato su indicazione dei medici, che lo avevano ritenuto non idoneo alla permanenza nella struttura per motivi di salute non specificati.

Questo caso ha messo in luce le difficoltà nel gestire la presenza di individui irregolari sul territorio e ha sollevato interrogativi sulla capacità delle autorità di garantire la sicurezza pubblica. La comunità di Viareggio, già colpita da un recente furto di ostie, si trova ora a dover affrontare un altro episodio di vandalismo che ha scosso profondamente la sua tranquillità.

Le conseguenze per la comunità e le autorità

L’atto vandalico ha avuto ripercussioni significative sulla comunità cattolica di Viareggio, che si è sentita nuovamente minacciata. La Chiesa della Resurrezione, simbolo di fede e unità, è stata oggetto di un attacco che ha suscitato indignazione e preoccupazione tra i fedeli. Le autorità locali sono ora chiamate a riflettere su come migliorare la sicurezza delle strutture religiose e a garantire che episodi simili non si ripetano in futuro.

In risposta a questo evento, la comunità ha espresso la necessità di un dialogo costruttivo e di iniziative che possano favorire la coesione sociale. Le autorità devono affrontare la questione della sicurezza in modo efficace, lavorando insieme alla comunità per prevenire ulteriori atti di vandalismo e garantire un ambiente di rispetto e tolleranza.