Il ricordo della tragedia ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009 si rinnova ogni anno con una serie di iniziative che coinvolgono familiari, istituzioni e associazioni. Nel 2025 la cerimonia si è svolta nella cappella del cimitero della Misericordia, dove si sono radunate le persone legate a quel drammatico evento per onorare la memoria delle 32 vittime.
La celebrazione religiosa nella cappella del cimitero della Misericordia
La messa in suffragio delle vittime è stata presieduta da padre Elzeario Nowak, parroco della chiesa di Sant’Antonio. La funzione si è tenuta all’interno della cappella situata nel cimitero della Misericordia a Viareggio. Durante la cerimonia erano presenti i familiari dei deceduti insieme ai rappresentanti dell’associazione Il Mondo che Vorrei onlus, impegnata nel sostegno alle famiglie colpite dalla tragedia.
Tra gli ospiti ufficiali spiccavano il vicesindaco Valter Alberici e l’assessore Anna Graziani, accompagnati da diversi consiglieri comunali. Nonostante questo coinvolgimento istituzionale importante, rispetto agli anni precedenti si è notata una minore partecipazione da parte dei cittadini comuni al momento commemorativo.
La data scelta coincide anche con la festa religiosa dedicata a Pietro e Paolo; padre Nowak ha richiamato questa sovrapposizione evidenziando un parallelo tra i martiri cristiani e le persone morte durante l’incidente ferroviario. Questo riferimento ha dato alla funzione un significato più profondo legato al sacrificio e al dolore condiviso.
Il momento solenne della benedizione e il simbolismo degli elementi esposti
Al termine dell’ufficio religioso è arrivato uno dei passaggi più toccanti: la benedizione della cappella dove riposano molte delle vittime di quella notte fatale. Quest’anno sull’altare campeggiava una locandina de Il Tirreno contenente le parole chiave che hanno segnato la fine del processo giudiziario sulla strage.
Quel documento scritto rappresenta non solo un simbolo di giustizia raggiunta ma anche un monito per ricordare quanto accaduto senza dimenticare le responsabilità emerse durante il procedimento penale. La presenza visibile di quella locandina nell’edificio sacro ha sottolineato come memoria civile e fede religiosa possano intrecciarsi in questi momenti commemorativi.
A completare gli eventi ci sono state altre iniziative dedicate alla conservazione del ricordo: il professor Andrea Bemi ha creato una cartolina intitolata “Sempre nel cuore”, pensata per mantenere viva nella comunità l’immagine delle vittime; inoltre Giuliano Olivi, gestore dello stabilimento balneare ‘90° Minuto’ alle Focette, ha realizzato un video dedicato all’anniversario che documenta l’importanza storica ed emotiva dell’appuntamento annuale.
Il fischio dei treni come segno tangibile di memoria collettiva
Oltre alla messa in suffragio nelle ore successive dalla stazione ferroviaria locale è stato udibile il consueto fischio dei treni in transito lungo quel tratto teatro dell’incidente dieci anni fa. Questa tradizione sonora accompagna ogni anniversario dal giorno stesso della tragedia ed evoca immediatamente nei residenti quel dramma vissuto ormai troppo presto ma sempre presente nella coscienza cittadina.
Il suono acuto richiama chiunque passi vicino alla stazione a fermarsi mentalmente sul passato recente fatto di dolore ma anche impegno affinché simili eventi non abbiano più luogo sulle linee italiane o altrove.
Questa combinazione tra riti religiosi formali ed espressioni popolari contribuisce a mantenere vivo il ricordo senza lasciarlo sbiadire col tempo o relegarlo solo ai libri d storia locale.
