Dopo più di un decennio di deviazioni su percorsi alternativi, le linee bus 63, 83 e 92 riprenderanno a circolare su via Po dal prossimo luglio. Il ritorno sui vecchi tragitti segna la fine di una lunga fase caratterizzata da disagi per gli utenti e problemi di traffico nel quartiere Pinciano. Le autorità hanno completato le verifiche tecniche necessarie per garantire la sicurezza della strada e autorizzare il transito dei mezzi pesanti.
La voragine del 2013 che ha cambiato il traffico nel quartiere pinciano
Nel settembre del 2013 una voragine si è aperta in via Po, all’altezza del civico numero dieci. I primi rilievi hanno individuato una cavità sotterranea che metteva a rischio la stabilità della strada. Per motivi di sicurezza è stato imposto il divieto ai mezzi pesanti con carichi superiori ai trentacinque quintali nel tratto compreso tra via Po, corso d’Italia e via Tevere.
Questa decisione ha costretto l’Atac a deviare le linee bus verso percorsi più lunghi attraverso corso d’Italia, via Puccini e largo Tartini. Il cambiamento ha allungato i tempi di percorrenza delle corse ed ha aggravato il traffico locale oltre ad aumentare l’inquinamento atmosferico nella zona. La conformazione stretta delle strade alternative non favoriva manovre semplici per i mezzi pubblici specialmente nelle svolte da corso d’Italia verso altre vie come quella Romagna.
Tre mesi dopo questo primo cedimento stradale un altro incidente simile si è verificato in via Sicilia coinvolgendo l’area tra via Piave e via Lucania sempre nel quartiere Pinciano. Anche qui sono state imposte limitazioni al passaggio dei veicoli pesanti creando ulteriori difficoltà alla viabilità urbana.
Interventi tecnici dal 2015 senza relazione finale fino alle indagini recenti
Nel corso del 2015 sono stati avviati lavori mirati a consolidare la struttura sottostante alle strade interessate dai cedimenti per eliminare i rischi evidenziati dalle cavità sotterranee emerse nei rilievi precedenti.
Nonostante gli interventi però non era stata prodotta una relazione finale dettagliata sulle condizioni strutturali aggiornate della pavimentazione né erano state rimosse formalmente le limitazioni al transito dei mezzi pesanti lungo quel tratto critico della viabilità cittadina.
Solo nel corso dell’anno scorso il dipartimento Lavori pubblici ha effettuato nuovi accertamenti sulla pavimentazione in base ai dati sul flusso potenziale del traffico forniti da Roma Servizi per la Mobilità. Questi esami hanno confermato che oggi la strada possiede una capacità portante adeguata al passaggio degli autobus previsti sulle linee coinvolte.
A marzo scorso Roma Servizi per la Mobilità ha dato parere favorevole temporaneo all’utilizzo delle fermate previste su via Po in attesa degli approfondimenti progettuali coordinati con il dipartimento Ambiente comunale.
Nuove fermate approvate e tempi stimati delle corse sulla tratta originale
Le fermate riattivate o regolarizzate sono situate in punti strategici lungo tutta Via Po: quella denominata po/salaria si trova trenta metri oltre incrocio con Via Salaria ed è destinata alla linea bus numero ottantatré diretta verso Corso Italia; mentre po/tevere si colloca venticinque metri dopo Via Tevere ed ospita diverse corse come quelle della linea sessantatre dirette verso Rossellini oppure quelle dell’ottantatré dirette verso Valsabbia così come quelle novantadue dirette a Marliana tutte in senso opposto rispetto alla precedente fermata citata.
Parallelamente viene sistematizzato anche l’itinerario della linea novantadue presso piazza dei Cinquecento legandolo agli intervento già realizzati nell’ambito della riqualificazione complessiva del Nodo Termini dove si prevede anche riorganizzazione generale dei servizi urbani correlati .
I tempi medi stimati prevedono circa dodici minuti sia sulle linee sessantatre che ottantatrè mentre salgono fino a quindici minuti sulla novantadue dovuti probabilmente ad alcune caratteristiche specifiche dell’itinerario o alla densità media prevista nelle ore di punta .
Pressione politica locale spingeva per riaprire subito il percorso originario
Il ritorno alle normali condizioni operative su Via Po era stato chiesto più volte dagli abitanti residenti soprattutto nella zona II Municipio. Questo gruppo aveva trovato appoggio concreto nei consiglieri capitolini appartenenti al Partito Democratico, particolarmente attivi durante lo scorso autunno.
A settembre infatti Giovanni Zannola, presidente commissione Mobilità, insieme alle colleghe Claudia Pappatà e Carla Fermariello aveva presentato una mozione specifica rivolta proprio alla rimozione definitiva dei divieti. Nel testo veniva sottolineata l’importanza degli intervento già eseguitii finalizzati proprio a riportare normalità sul fronte trasportistico pubblico urbano nell’area interessata dai disagi.
La mobilitazione politica rifletteva coś direttamente le esigenze espresse dalla popolazione colpita da oltre dieci anni consecutivi senza un servizio considerabile efficiente o comodo sui tradizionali percorsi cittadini.
Dichiarazioni ufficialii confermano fine disagi ambientali e miglioramento mobilità
Eugenio Patanè responsabile trasportii capitolino ha commentatto positivamente questa svolta sottolineando come sia frutto di collaborazione tra vari dipartimenti quali mobilità, Simu insieme appunto a Roma Servizi per la Mobilità. Ha ricordatto che finalmente sara possibile far transitare nuovamente gli autobus lungo tutto viale po superando coś dodici anni difficili segnatii dal peggioramento circolatorio ma soprattutto ambientale causatto dalle deviazioni forzose.
Anche Ornella Segnalini assessora ai Lavorii Pubblicci ne riconosce l’importanza pratica : grazie infatti alla riapertura sara restituito agli abitanti un servizio essenziale indispensabile specie considerando quanto conta poter contare su trasporto pubblico puntuale efficiente riducendo coś uso auto private nelle zone centrali urbanizzatte dove spesso sostano veicoli privatti contribuendo ulteriormente allo smog cittadino.